NARDO' - A Roma si verificano fatti strani e, probabilmente favoriti dal senatore Roberto Marti, due politici di lungo corso si incontrano.
Il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, stringe la mano al ministro Matteo Salvini. L'incontro è stato pubblicizzato dallo stesso sindaco con l'immancabile post su Facebook che rappresenta, ormai, la vera vita reale del politico neritino. Lo si vede, infatti, quasi esclusivamente lì sopra e sempre meno in giro o tra la gente.
Anche l'incontro con Salvini ha l'odore di stantio, di una situazione ammuffita.
Solo fino a poche settimane fa, queste fotografie con "sponde" politiche autorevoli avvenivano con uomini del centrosinistra, in primis con Michele Emiliano o qualcuno dei suoi colonnelli. Anche se prova a tirare per la giacchetta il presidente della Provincia, Stefano Minerva.
Ora Mellone ha bisogno di qualcuno che lo ascolti per mettere in cantiere il suo tentativon di continuare a fare politica dopo la fine, ormai prossima, del suo secondo mandato.
E non va dal ministro Raffaele Fitto, che dovrebbe essere il "suo" ministro, quello attento al Sud ed al Pnrr. No, va dal leghista Salvini che, storicamente, non si è mai mostrato attento e benevolo nei confronti del Mezzogiorno.
Ma Mellone non ha alternative. Va da Salvini perché sia Emiliano che Fitto, probabilmente, oggi non lo riceverebbero.
Oggi Mellone "è" della Lega Nord, vi piaccia o no, ed a quel partito deve chiedere una candidatura per il rinnovo del prossimo Consiglio regionale della Puglia.
Allora, ci sia consentita la freddura, nella foto ci sono sì due politici, di cui uno in caduta libera a livello di idee e di identità e consenso. L'altro è Matteo Salvini.
DA LORENZO SICILIANO, CONSIGLIERE COMUNALE PD