NARDO' - Finalmente è arrivata la convocazione per il Consiglio comunale di dopodomani, 18 maggio. I consiglieri comunali si dovranno prendere una responsabilità importantissima: alzare la mano ed approvare il bilancio consuntivo, l'atto in assoluto più importante della gestione di un ente territoriale. Ecco il *PDF* da scaricare ma, soprattutto, il racconto di quello che è successo qualche ora fa nella saletta di una bar della città. Si tratta di informazioni che è meglio che i consiglieri comunali non conoscano nei dettagli?
Innanzitutto i protagonisti della riunione, svoltasi lontano da occhi e orecchi indiscreti: il sindaco Pippi Mellone, l'assessore Sara D'Ostuni, il segretario particolare Agostino Indennitate, il dirigente comunale Giancarlo Erroi e due dipendenti del settore economico finanziario del Comune.
Inoltre, e lo mettiamo per ultimo proprio per la sua importanza in questo discorso, il presidente del collegio dei revisori dei conti, Alessandro Sanasi, ed una ottava persona non identificata.
Lontane dalle mura che ascoltano e parlano, queste personalità hanno tenuto una vera e propria riunione strategica ed organizzativa in vista della celebrazione del consiglio comunale più importante dell'anno. Il bilancio, quest'anno, è veramente molto particolare: non c'è più l'assessore "storico" dell'Amministrazione Mellone, quel Gianpiero Lupo recentamente sostituito dal sindaco. E poi ci sono voci che vanno indagate come l'assenza del gerontocomio (ormai in via di abbattimento e non più voce attiva da una vendita sempre messa in conto e mai avvenuta) ma anche debniti da gestione che qualcuno quantifica in sei milioni di euro.
Quello che però di più interessa non è la questione tecnica ma squisitamente politica: il primo cittadino ha imposto il silenzio assoluto sui temi che sono stati discussi.
Niente deve trapelare su quello che si è detto.
Perché questa segretezza? E' meglio che i consiglieri comunali alzino la mano senza farsi troppe domande?
Non sono interrogativi peregrini anche alla luce di una nuova frangia di consiglieri (i Fratelli d'Italia) che si è sganciata dalla morsa della maggioranza ed è libera di votare contro questo bilancio. O di astenersi. O di uscire dall'aula per evitare problemi futuri.
Atteggiamenti che i consiglieri fedelissimi a Mellone non possono permettersi: devono alzare la mano e basta.
Ecco perché la riunione deve restare riservata, così come quello che si è detto.
Ma, del resto, i consiglieri comunali hanno dimostrato di sapersi prendere i rischi del proprio comportamento. Ci sono recentissimi episodi che testimoniano come l'opposizione abbia fatto valere le proprie prerogative e ci siano atti amministrativi approvati e posti sotto la lente di chi deve vigilare e controllarne la legittimità.
In conclusione va sottolineata la discussione, appartata e molto accesa, del sindaco Mellone con presidente del collegio dei revisori. Sarà interessante capire su che cosa non parevano d'accordo. E anche se gli altri componenti del collegio dei revisori dei conti sanno bene di che cosa si è discusso in questo bar di periferia.