NARDO' - Gliela mandano gli ex dipendenti ancora senza occupazione.
Al sig. Sindaco del Comune di Nardò
Avv. Marcello Risi
Oggetto: Ex dipendenti Tributi Italia
A seguito delle ben note vicende giudiziarie di questi giorni, riguardanti la Tributi Italia ( già San Giorgio S.p.A.), Le inviamo la presente con l’intento di far emergere il punto di vista degli ex dipendenti. Un’opinione utile, a nostro avviso, per ripercorrere storicamente il rapporto intercorso tra la suddetta società e l’Amministrazione comunale di Nardò e per pensare ad una ottimizzazione della futura gestione dei tributi locali.
Abbiamo operato nell’ambito della riscossione tributaria, maturando una indubbia esperienza e professionalità da luglio 2005 a marzo 2010, mese in cui il nostro rapporto di lavoro v
Abbiamo affrontato con dignità la situazione venutasi a creare rimanendo sempre nel silenzio, fiduciosi nella tutela delle istituzioni.
Com’è noto, a seguito della intervenuta risoluzione contrattuale con Tributi Italia, veniva dal Comune indetto un bando di gara per l’affidamento delle attività a supporto dell’Ufficio Tributi.
Da una disamina del bando, neppure tanto attenta, si apprendeva con grande sgomento come non vi fosse alcuna tutela o “clausola sociale” - a differenza dei bandi indetti da molti altri comuni per servizi analoghi - a favore delle figure professionali già esistenti. Ad oggi, il personale in servizio presso la società aggiudicataria (CERIN) è sottodimensionato rispetto a quanto indicato nello stesso bando: sono solo tre le unità part-time, assunte secondo criteri alquanto discutibili.
Senza entrare nel merito del bando, che potrebbe essere oggetto di valutazione da parte degli organi competenti, i servizi indicati nello stesso risultano in larga parte non erogati, a danno della cittadinanza. Le risorse economiche destinate dall’Ente appaiono insufficienti a garantire la gestione di un servizio così complesso: manca un’attività di censimento dei contribuenti e accertamento dei tributi, un’attività di front-office completa, l’aggiornamento della banca dati. In altre parole, sono palesemente carenti le operazioni necessarie ad assicurare una gestione dei tributi corretta almeno quanto quella garantita da noi ex dipendenti in cinque anni di lavoro, apprezzato dalla cittadinanza per gli elevati standards qualitativi che eravamo in grado di offrire, grazie anche ad una banca dati ricostruita partendo dalle macerie della precedente gestione tributaria e che oggi si sta rivelando ancora più preziosa del previsto.
Inoltre, non essendoci alcuna attività di controllo e monitoraggio dei pagamenti, il versamento dei tributi è effettuato soltanto da chi ha l’onestà e la volontà di farlo! Come se non bastasse intere annualità sono andate prescritte: nello specifico il 2006 si è già prescritto mentre il 2007 si prescriverà alla fine del corrente anno. Inutile sottolineare il danno che si è venuto a creare per le già provate casse comunali. Vi è di più! Se non si procederà alla notifica tempestiva degli avvisi di accertamento e liquidazione dei tributi, si perderà anche la possibilità di dare corso ai successivi procedimenti di recupero: ingiunzione, fermo amministrativo, ipoteca, verbale di pignoramento.
Abbiamo cercato in queste poche righe di presentare un’analisi obiettiva della situazione attuale. A ciò va aggiunto che nel prossimo futuro, sempre in materia tributaria, tutti i Comuni dovranno affrontare e risolvere l’uscita di scena di Equitalia. Nella fattispecie, il Comune di Nardò dovrà decidere come gestire la riscossione della TIA e delle sanzioni amministrative.
Alla luce di quanto detto in merito all’attuale gestione CERIN e alla pressoché conclusa riscossione Equitalia, il Comune dovrà sicuramente affrontare una serie di problematiche, con conseguente variazione negli assetti organizzativi ed eventuali e auspicate proroghe e/o allargamenti dei servizi esistenti. E’ per questo motivo, e in ragione degli aspetti umani e professionali sopra descritti, che Vi chiediamo di voler tener conto in futuro delle professionalità e dell’esperienza maturate in un settore specifico che noi ex dipendenti Tributi Italia potremmo mettere a servizio della cittadinanza nel settore delle entrate locali e/o altri ambiti similari. La nostra speranza è dunque quella di avere precedenza rispetto a chi non ha maturato alcuna esperienza e, quindi, non è in possesso delle conoscenze necessarie per operare in un settore così delicato e complesso quale è la gestione delle entrate locali.
A tale scopo, attendiamo da Lei, Signor Sindaco, la giusta attenzione nei confronti di noi lavoratori, nella speranza di essere parte in futuro di un più serio e corposo progetto per le entrate locali a servizio della cittadinanza.
Voglia, pertanto, estendere a chi di competenza il nostro appello.
Restiamo in fiduciosa attesa di poter conferire con Lei in merito all'oggetto.
Firmata a nome degli ex dipendenti ancora senza lavoro.