NARDO' - Marcello De Pace racconta tutti i retroscena del voto in Consiglio per il Bilancio e non solo: avevano proposto, ad esempio, ai consiglieri comunali di non candidarsi ad alcuna carica. Detto fatto? Non diremmo proprio.
Con l’approvazione del Bilancio di previsione, (ormai Consuntivo), i prossimi debiti fuori bilancio (con la ricerca e l’attribuzione delle responsabilità) riteniamo di aver posto fine ad una stagione amministrativa, il 2012: intrisa di disordine, di elusione dei problemi principali, di storture che vengono dal passato, di slanci contratti per non disturbare il conducente di turno.
Molti sono i problemi sospesi e per i quali l’UDC intende porre con forza la soluzione; dall’Ospedale al Poliambulatorio, dal PUG alla infrastrutturazione turistica, dalla condotta sottomarina al Parco di Portoselvaggio, dalla riorganizzazione delle deleghe assessorili alle rappresentanze negli Enti, dalle proroghe dei servizi agli incarichi compiacenti, dalle prepotenze di qualche sigla al rispetto della maggioranza e dell’attuazione del Programma sottoposto agli elettori; per queste tematiche proponiamo maggiore chiarezza, responsabilità e trasparenza.
Tutto ciò non ci esime dal rinnovare tutta la nostra stima nei confronti dei Consiglieri comunali UDC Francesco Personè e Totuccio Calabrese, capogruppo del Partito, e del consigliere Antonazzo, per la costanza, la disponibilità e l’intelligenza che li ha caratterizzati negli ultimi eventi amministrativi.
Hanno dimostrato, ancora una volta, lealtà ma soprattutto grande senso di responsabilità soprattutto in seno al Consiglio Comunale, del 27 Novembre scorso, che rivestiva un’importanza politica dal momento che, tra i diversi punti all’ordine del giorno, spiccava l’elezione di un organismo fondamentale in tema di controlli, la nomina dei Revisori dei Conti, e quella dei componenti nel Consiglio di amministrazione dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e Nardò.
L’UDC, vista la delicatezza degli incarichi, nell’occasione, aveva ribadito la necessità di adottare un criterio di cautela e di prudenza tendente a salvaguardare il merito, la professionalità e le competenze dei nominandi.
E’ stata una sgradita sorpresa, uno schiaffo alle decisioni, ritrovare in consiglio comunale, tra le indicazioni escluse per motivi politici, (a proposito dei Revisori) e per evidente incompatibilità reiterata di incarico, una nomina non prevista né condivisa. Proprio in base agli accordi raggiunti sui nominativi con il sindaco, dai quali l’UDC pur escluso aveva convenuto, prevedendo modifiche all’ultima ora da parte del capo dell’amministrazione, era stato disposto al capogruppo Calabrese che, dinanzi a qualsiasi modifica all’ultimo istante dei nomi concordati, i consiglieri UDC sarebbero stati autorizzati a non partecipare alle votazioni.
Il capogruppo, che da tempo aveva avvertito i consiglieri comunali di tale possibile evenienza, verificatisi la temuta opzione prevista dal segretario De Pace, pubblicamente ed in totale trasparenza, avvertiva il gruppo UDC di non prendere parte alla votazione, in quanto violazione degli accordi assunti e stravolgimento della metodologia di scelta che doveva tener conto del e dei valori personali di coloro che aspiravano a tale incarico.
Per amore di chiarezza sulle nomine al Parco Marino nel mentre l’UDC proponeva che da tali incarichi fossero esclusi i consiglieri comunali, venivano fuori le aspirazioni del consigliere comunale Sergio Vaglio e una indicazione da parte di Sel, (che, a quanto pare, “solo” quando le nomine non vengono corrisposte diventano il vituperato manuale Cencelli), non accolta dalla maggioranza.
Altro aspetto politico da riguardare è la partecipazione dell’esponente dell’Italia dei Valori, che ha sempre sostenuto la sua partecipazione alla maggioranza senza nulla chiedere in cambio come visibilità”, e ha ottenuto una imprevista postazione nell’Area Marina Protetta. Ai due, comunque, vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro.
Chiarita, ancora una volta la linea politica dell’UDC, che poco si interessa del piccolo cabotaggio fatto di nomine e di incarichi, ribadiamo al sindaco che c’è un solo modo di fare e intendere la Politica: atti coraggiosi, responsabili, chiari e trasparenti.
Ciò si realizza perseguendo obiettivi generali di sviluppo e di emancipazione e non invece dicendo sempre si a chi senza senso di responsabilità e richieste a volte bislacche ed al limite della legalità, continua a proporsi come “aspirante burattinaio” ormai sul viale del tramonto.
Occorre riprendere subito la strada maestra nell’interesse della Città e dei suoi cittadini.
Marcello De Pace