NARDO' - La maggioranza di governo, con il supporto logistico dell'opposizione, vota contro il procedimento di verifica per la presunta incompatibilità di Sergio Vaglio. Il consigliere, ricordiamo, nel novembre scorso venne eletto nel consiglio di amministrazione dell'Area Marina protetta "Porto Cesareo". Manovra per insabbiare il "caso" riuscita?
In questo modo, ovvero rifiutando di fare chiarezza, il primo ad essere penalizzato è proprio il consigliere Vaglio. La cecità indotta dalla totale avversione nei confronti di Sel, però, non ha permesso una valutazione serena e razionale. Su questa storia rimarrà il grande dubbio della presunta incompatibilità. A rendersene conto è Rocco Luci (Pd): "se continuiamo così sarà la gente a cacciarci. Il ritiro della delibera potrebbe essere visto come un tentativo di insabbiamento del problema. E sarebbe un errore imperdonabile lasciar credere questo. Noi del Pd siamo favorevoli ad avviare un procedimento di verifica, anche e soprattutto nell'interesse del consigliere comunale Vaglio".
Il resto della maggioranza, però, non ritiene opportuno verificare la presunta incompatibilità e vota per il ritiro della delibera. In quattro si opponongono e votano per procedere (Antonietta Coppola, Rocco Luci, Daniele Parisi e Antonio Tiene). Due si astengono, il sindaco Marcello Risi e Pippi Mellone.
Il paladino della trasparenzagiustiziaelegalitàatuttiicosti, il consigliere Oronzo Capoti, si scaglia contro Sel e la sua proposta di verifica. Pippi Mellone si astiene un po' a sorpresa: "per una questione di buon senso e opportunità, in futuro, si potrebbe evitare di concentrare più cariche su una persona. Potevano scegliere una persona vicina alla loro lista civica evitando di eleggere un consigliere comunale". Nonostante il suo intervento, la sua astensione ha deluso le aspettative.
Il sindaco Risi non prende posizione netta e rimanda all'ufficio di presidenza l'incombenza di trovare una procedura chiara per dirimere casi del genere. Pochi minuti prima, però, il presidente del consiglio Antonio Tiene aveva ricordato a tutti i presenti (il sindaco forse era distratto) la presenza dell'articolo 69 nel Tuel.
Ieri, del resto, si doveva votare solo l'avvio della procedura di verifica di una presunta incompatibilità. Tra dieci giorni, dopo aver ascoltato la tesi difensiva del consigliere comunale, si sarebbe votato per rigettare o accogliere l'istanza di Sel, a firma del segretario Angelo Cleopazzo.
Mancanza di coraggio nel fare chiarezza? Furia cieca contro Sel? Non sappiamo e non lo vogliamo sapere.
Chi prende delle decisioni (ma anche chi non ne prende) si assume delle responsabilità. L'unica cosa certa sembra essere la totale mancanza di buon senso, uscito da Palazzo Personé e non più rientrato.