NARDO' - Il primo a chiarire la propria posizione è il consigliere comunale Pippi Mellone. Lasciamo ai lettori il giudizio sulle sue parole.
In relazione ad alcune ricostruzioni apparse in data odierna sui principali mezzi d'informazione locale riguardo all'incompatibilità presunta del consigliere Sergio Vaglio e alla seduta del Consiglio comunale del 27 febbraio mi preme precisare che:
- ho espresso la mia totale stima e apprezzamento per l'esclusa, l'avv. Ronzino, richiamando le parole del presidente della Consulta comunale dell'Ambiente, Graziano De Tuglie;
- ho sottolineato come la minoranza avesse scelto una personalità di altrettanto valore quale quella di Mino Natalizio;
- ho ricordato come l'esponente di Sel sia stata vittima di una congiura della maggioranza;
- ho sottolineato come sia in atto una guerra in maggioranza tra forze progressiste e movimenti di altra natura a cui è estranea la minoranza;
- ho ricordato i precedenti dei consiglieri Fracella, Leuzzi e Frasca eletti nell'Area Marina protetta o quello più recente di Losavio nel Gac, sottolineando come in passato nessuno ebbe da eccepire;
- ho precisato come al tempo stesso il fatto che in passato si sia fatto così non vuol dire che si sia sempre fatto bene;
- ho ricordato come le questioni giuridiche, per la seconda volta in poche ore (dopo il caso Sabr), siano state portate in un'aula consiliare;
- ho consigliato alla maggioranza di scegliere persone esterne al consiglio evitando di caricare di ulteriori responsabilità e cariche un consigliere comunale;
- ho espresso voto di "astensione" rispetto al ritiro della delibera, distinguendomi, anche in questo, dalla quasi totalità dei presenti più impegnata in guerre personalistiche;
- ho invitato chi si sentisse leso ad adire le competenti vie legali e ho ribadito come la questione oggetto di dibattito fosse appannaggio delle aule di giustizia e non delle aule consiliari;
Ho inoltre invitato il consigliere Vaglio, nel corso della competente commissione consiliare tenutasi nel corso della mattinata, a rassegnare le dimissioni da tale incarico ponendo fine ad uno stucchevole batti e ribatti. La città credo abbia altre emergenze da affrontare.
In sintesi credo che una questione "giuridica" così delicata debba essere approfondita nelle competenti aule. Nessuno può dare al sottoscritto e al suo gruppo lezioni di Legalità e Trasparenza avendo sempre tutelato le stesse al di là delle appartenenze e degli interessi contingenti legati all'elezione o meno di propri aderenti
Pippi Mellone
Consigliere comunale
Comunità Militante
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