NARDO' - La salute dei neritini è a rischio ma la politica se ne frega.
Gli ospedali non hanno il certificato di agibilità!
Non si sa più bene cosa stia accadendo all'interno del servizio sanitario regionale ed in particolare in quello della nostra Provincia, visto che ogni giorno gli organi di informazione mettono in risalto disfunzioni, carenze e guasti nell'organizzazione del servizio sanitario pubblico. E' sotto gli occhi di tutti il fallimento del Piano di Riordino sanitario del 2010 del presidente Vendola.
Negli ultimi giorni, anche l'Ordine provinciale degli Ingegneri ha reso pubblica la sua denuncia per la mancanza di una seria e preventiva Valutazione dei Rischi nelle Strutture esistenti. Finalmente ci stiamo accorgendo di questo aspetto importantissimo che sta alla base di ogni piano di riorganizzazione e che personalmente vado denunciando già dal 2002, cioè da quando fu pubblicato il primo Piano regionale di Riordino sanitario, quello del presidente Fitto. Anche allora si preferì dimezzare i posti letto dell'Ospedale di Nardò (rispondente alle varie esigenze) per favorire politicamente altre strutture esistenti fatiscenti e non rispondenti alle norme vigenti.
Questo non è campanilismo, ma la certezza che la politica fino ad oggi ha fatto solo gravi danni, in termini economici sperperando il denaro dei cittadini ed in termini di ingiustizia sociale preferendo soluzioni clientelari e senza giustificazione tecnica.
La salute dei cittadini di Nardò, il più popoloso e più esteso centro della provincia, dopo il capoluogo, è a rischio. Non si può chiudere un ospedale, quasi a norma, che si trova in un punto di massima concentrazione della popolazione (Nardò e Galatone sommano circa 50.000 abitanti residenti).
Nei giorni scorsi si sono verificati diversi casi di emergenza sanitaria, da codice rosso, che presso l'ospedale di Nardò non hanno trovato il servizio rispondente alle minime reali necessità e che in extremis hanno avuto la disponibilità di ambulanze (giunte da fuori) senza il medico a bordo!
Anche quando si ha la fortuna di essere trasportati e di giungere in vita in un altro ospedale, questo non ha il certificato di Prevenzione Incendi, né il certificato di Agibilità.
Sono rimasto esterrefatto quando ho letto sul sito telematico della ASL di Lecce, in data 20 febbraio scorso, che presso l'Ospedale di Copertino veniva inaugurato il nuovo Pronto Soccorso. Qualche giorno prima delle elezioni politiche nazionali, si dava corso a questa iniziativa con la presenza del Sindaco di quella città e del Direttore Generale della ASL !!!
Il problema grave, però, non è questo, bensì il fatto che si è ufficializzato con cerimonia pubblica l'inaugurazione di una struttura priva di certificati di prevenzione incendi e di agibilità. Il colmo sta nel fatto che quel certificato lo rilascia la stessa Amministrazione comunale di concerto con la ASL, se tutto sta nel rispetto delle leggi vigenti.
Se si fosse trattato di un bar, di un'officina, di un negozio o di altra attività privata, sarebbero piovute dozzine di denunce e l'inaugurazione non sarebbe mai stata fatta!
Questa è l'impunità nei pubblici servizi e la connivenza dei potentati pubblici!
Intanto gli amministratori pubblici ed i politici della nostra città (maggioranza ed opposizione) non si muovono, non rispondono alle numerose richieste ormai pendenti da molto tempo sulla questione dell'Ospedale "S. Giuseppe - Sambiasi" di Nardò e fanno finta di non sentire. Invece di dimostrare un pizzico di orgoglio, dimettendosi dalle cariche ricoperte, fanno i balletti, cambiando casacca e rinunciando ad una delega per poi averne un'altra. Inconcludenti ed inefficienti!
E’ un fatto gravissimo che certifica come la politica cittadina sia più vicina agli interessi del singolo che a quelli della collettività.
DIFENDIAMO IL NOSTRO TERRITORIO
Francesco Antico