NARDO' - Lo stemma di Papa Francesco sulla basilica cattedrale di Nardò: lo stesso artista, da trent’anni, riproduce gli stemmi di papi e vescovi.
E' stato già apposto sulla Basilica Cattedrale di Nardò lo stemma del nuovo Papa, a meno di due mesi dall’elezione dell’Arcivescovo di Buenos Aires a 266° successore di Pietro, col nome di Papa Francesco.
Gli stemmi di Papi e Vescovi, rinnovati ad ogni cambio di Titolare, non sono realizzati in serie dalla Santa Sede ma sono riprodotti, almeno a Nardò, da un artista appositamente individuato dalla Curia Vescovile, lo stesso da trent'anni a questa parte. L'uomo degli stemmi è Giovanni Potenza, che di mestiere fa il maresciallo della Polizia Locale.
E’un lavoro delicato, il suo, che richiede, oltre alla “necessaria competenza, pazienza e un buon rapporto con l’araldica. Le regole sono dettate dal rispetto delle proporzioni e dalle scelte cromatiche.
L’attenzione al dettaglio e la ricerca della perfezione accompagnano tutte le fasi del lavoro ma, alla fine, non è un lavoro qualunque che si è portato a termine, ma un compito importante e la soddisfazione ti resta dentro a lungo.”
Questo dice del suo lavoro il Maresciallo della Polizia Locale Giovanni Potenza, l’artista che ha riprodotto lo stemma di Papa Francesco per la Basilica Cattedrale, che, in più di trent’anni, ha collezionato un piccolo e molto esclusivo record: ha riprodotto gli stemmi di tre Papi e tre Vescovi, ma ha anche “ritoccato” lo stemma del Vescovo Mennonna, in occasione della riapertura della Cattedrale al culto, dopo la sua elevazione a Basilica Pontificia minore.
E’ firmato Potenza lo stemma del Vescovo Garzia, che l’artista – Maresciallo disegnò e realizzò su indicazioni del presule, primo Vescovo della Diocesi Nardò - Gallipoli.
Di questa sua attività Potenza conserva numerosi bozzetti e foto, ormai documenti storici che lo immortalano immerso nel lavoro sugli stemmi degli ultimi Papi e Vescovi.
La riproduzione del nuovo stemma petrino ha creato, nei ristretti ambienti di artisti araldici, molte riflessioni e anche qualche difficoltà. La descrizione araldica dello stemma del nuovo Papa, sicuramente suggestiva, presenta la novità assoluta di un motto (miserando atque eligendo) e del fiore di nardo (pianta della famiglia delle Valerianaceae che cresce nell'Himalaia in Cina, India e Nepal) inserito nello stemma ed inizialmente scambiato con un grappolo d’uva. I successivi chiarimenti della Santa Sede hanno consentito di specificare come la scelta del fiore di nardo fosse in omaggio a San Giuseppe, e di svelare il mistero (ristretto ai soli artisti di araldica) delle tonalità cromatiche definitive.
Il modello ufficiale dello stemma, in effetti, è stato praticamente presentato due volte dalle autorità vaticane.
Gli esperti del settore, come Giovanni Potenza, dopo i nuovi indirizzi e chiarimenti, hanno così potuto mettersi all'opera e ridisegnare lo stemma di Papa Francesco, impegno a cui erano pronti fin dalla sera del 13 marzo 2013. Per il maresciallo artista, a breve, anche un impegno supplementare: lo stemma del nuovo Vescovo della Diocesi Nardò - Gallipoli.