PdM - Quel solco scavato nella società.
Attentato terroristico, mafioso,
evento assai delittuoso
avvenuto nella quiete pomeridiana
una domenica estiva siciliana.
Domenica passata alla storia,
di grave tragedia è memoria:
il giudice PAOLO BORSELLINO,
come fumo violento dal camino,
perde la vita in un’esplosione
insieme ad altre cinque persone.
Agenti di scorta i caduti,
in un attimo si sono perduti.
Tra loro una donna presente
anch’ella volata via istantaneamente:
EMANUELA LOI, ragazza benvoluta,
ventiquattrenne, gentile e risoluta,
prima donna ad una scorta appartenere,
prima poliziotta di Stato in servizio a cadere.
Fatale quel diciannove luglio,
gli animi di tutti in subbuglio,
già sconvolti per la strage di Capaci
le cui ferite erano ancor vivaci.
Dalla madre si era recato il magistrato
in Via D’Amelio e…l’ATTENTATO!
Era lì con la scorta, vicino al portone
e subito l’inferno: un’esplosione!
Una Fiat centoventisei rubata,
in Via D’Amelio parcheggiata,
di esplosivo caricata
e a distanza telecomandata,
esplode sotto l’abitazione
della madre del giudice. Disperazione!
In pochi attimi sei vite spezzate,
sei persone dalla terra cancellate
ma vive nel cuore dei familiari,
vive in noi tutti e nei loro cari,
vive e presenti nella storia
che oggi a lor dedica memoria.
Il mondo ha vissuto quell’evento:
rabbia, tristezza in quel momento
e tanto, tanto dolore,
profonda sofferenza nel cuore.
La mafia in ogni dove infiltrata,
senza scampo per chi l’ha sfidata:
“Tutto è inutile, non c’è speranza
per chi vuol lottare ad oltranza!”
Pensieri di resa nella mente,
impotenza, nessuno può far niente
senza il rischio di lasciare la pelle,
è il prezzo di essere “ribelle”.
Il giudice Borsellino ha lottato
e la propria vita ha lasciato
ma un gran tesoro ci ha donato:
ideali, valori, ciò che ha insegnato,
un solco hanno scavato nella società
divenendo esempi per tutte le età.
Da quel dì nulla è perduto,
testimonianza per il nostro vissuto.
Gloria all’Italia e onore
per l’illustre uomo lottatore,
caduto a difesa della verità,
giustizia, equità, onestà.
Gloria all’Italia e onore
per gli agenti al lavoro col cuore,
caduti per il servizio al Paese
che con la vita ne han fatto le spese.
Il sacrificio del giudice e degli agenti
è simbolo di un popolo di combattenti,
è simbolo di un’Italia che non si arrende,
che crede ancora, lotta e attende…
Ornella De Benedittis