PdM - I sindaci non ce la fanno, anche se sono giovani, ben nutriti e nerboruti. Forse occorrerebbe una... troika. Tanti gli episodi che schizzano. E buoni bagni!
TROPPI SINDACI SOTTO … STRESS
Regaliamogli una vacanza. Vera!
Vorremmo un’estate finalmente un po’ più tranquilla. Pare non sia possibile. Ho fatto in tempo a pranzare, bene , a Gallipoli (mero egoismo) quando, a qualche ora di distanza, alcuni malintenzionati hanno pensato bene di piazzare quattro molotov incendiarie in quel ristorante procurandogli danni ingenti. Cosa che conferma la capacità estorsiva di tanti malavitosi. E’ certo che il sindaco Stefano Minerva ha tanto da fare nella sua città per poi potersi concentrare con quanto avviene a Lecce, nella sua veste di Presidente di quella Provincia (cumulo di cariche che si poteva evitare). Gli toccherà svuotare dalle auto il Palazzo dei Celestini, al centro di una tesissima disputa durata mesi durante i quali ci si era convinti che quel luogo non poteva essere un immenso e immondo parcheggio.
Si era al tempo di Gabellone e dopo tante pene finalmente si era giunti a una soluzione. Dopo qualche mese, punto e daccapo tanto da far perdere la pazienza al sindacato Adoc che si è rivolto al ministro dei Beni Culturali Bonisoli (speriamo che riesca a leggere la missiva), affinchè intervenga. Il sindaco di Gallipoli e Presidente della Provincia Minerva ha detto che qualcosa farà (ma perché per fare qualcosa bisogna essere sempre sollecitati?). Leggendo alcune sue dichiarazioni ,si punta all’obiettivo di dodici auto che potranno parcheggiare (non sono poche), facendo capire che ci saranno le “eccezioni”, quando ricorreranno motivi istituzionali fra cui Consigli Provinciali, Commissioni e tavoli tecnici istituzionali su specifiche tematiche. A buon intenditori, poche parole.
Non è una bella estate nemmeno per il sindaco dinastico di Otranto Pierpaolo Cariddi alle prese con questa storia dei pontili in mare che dovranno essere smontati. Parola definitiva del Consiglio dei Ministri. E’ tutto chiaro? Certo che no, poiché la politica ora si ribella e pure Federalberghi, Confindustria e sindacati non vedono giusto la cosa. Un tirammolla che ha procurato solo ritardi nel prendere le decisioni conseguenti. Ha prevalso la linea ambientalista della Soprintendenza, tanto da far dire all’ex parlamentare Fitz Massa di “impostazione autoreferenziale e ideologica e oggettivo ostacolo per lo sviluppo economico della provincia di Lecce”. Ovviamente, è tutto da dimostrare, aggiungendo che il raffinato eloquio l’eloquio è quello dell’avvocato Massa. Così nella vita.
Sull’opposto versante marino il sindaco di Porto Cesareo Salvatore Albano cerca di allontanare il distintivo che spesso associa il suo comune al reato ambientale. Per stare alle ultime notizie, qualcuno non ci ha pensato molto per spianare le dune e creare posti a parcheggio. Fortunatamente subito scoperto, ma col danno già fatto. Come si fa a ripristinare una duna? Come per l’odioso reato della raccolta dei “cannulicchi”, con la devastazione di interi tratti di scogliera. Si tratta di un crimine che lo stesso Codice non riesce a contemplare. Cosa più lieve, ma apparentemente, con quanto avviene all’Isola Grande (detta l’Isola dei Conigli), habitat naturalistico di grande pregio, che vede la presenza di un certo numero di coniglietti (nel senso di conigli giovanissimi; sono stati inseriti qualche tempo fa per giustificarne l’indicazione). Ebbene, ora viene detto che si sono moltiplicati e bisogna ridurne il numero (esagerano e basta andarvi per scoprirlo; eppoi sono un’attrazione e non fanno nulla di male; il male che, invece, avrebbero già ricevuto fatto con alcuni casi di avvelenamento).
Nardò, da parte sua, con Pippi Mellone, ha altri temi cui interessarsi, anche per meritare appieno l’assegnazione delle prestigiose Cinque Vele. Però, dovremmo fare di più. Sempre in tema di traffico nelle marine. Resta congestionato, non riuscendo ad accogliere il gran numero di mezzi. Intervenire sulla segnaletica orizzontale e verticale e sul reperimento di aree di parcheggio. Si vedrà cosa fare (sarà per la prossima stagione), semmai con interventi radicali. E occhio all’odiosa pratica dei parcheggiatori abusivi. Se non stroncata in tempo sarà difficile toglierseli di mezzo. Ma anche in questo caso la legge c’è e basta applicarla (compreso Daspo etc). L’esempio “tremendo” lo possiamo prendere sempre da Gallipoli, completamente consegnatasi ai “custodi delle auto”: al mercato del mercoledì, all’ospedale, al porto, sulle strade delle discoteche, in pieno centro storico. Meglio, in tutti questi casi, farsi un tuffo in mare.
LUIGI NANNI