PARTITI: tramortiti, ringalluzziti, liquefatti, esultanti. A Nardò silenti e davvero non è un buon segno
Le ultime elezioni politiche hanno procurato seri smottamenti in Puglia.
Partiti tramortiti dal risultato negativo (Pd) e inevitabile resa dei conti, favorita da qualche indecisione di troppo del segretario regionale Blasi, soprattutto sul versante ragionamento-opportunità : se debba restare o lasciare (ma in queste ore si parla anche di un suo coinvolgimento nella prossima giunta Vendola). Se a Bari affilano le armi nondimeno tutto ciò succede anche a Lecce e un po’ dappertutto, volendo chiarire (ah chiarire!) la stessa funzione del partito. A questo ormai si è arrivati. La dialettica che si (ri)affaccia in ritardo. In ogni caso, si può parlare di vento forte e mare in burrasca.
Partiti ringalluzziti (Pdl) che alzano la voce, intenzionati a sfruttare la scia favorevole. Questo il senso delle ultime dichiarazioni di Raffaele Fitto, incurante dei suoi guai giudiziari (e di Berlusconi compreso). Risultato come farmaco lenitivo e sferzante contro Vendola, che decide di restare in Regione, orfano però - dice Fitto – “della stagione dei forum e delle fabbriche”. Il Fitto galvanizzato, che si spinge sulla necessità di aprire nuove sezioni (quando c’è qualcuno che vorrebbe chiuderle) ed “essere costantemente in campagna elettorale!” Tempi moderni. In ogni caso “combattivo”, al pari dello stesso Vendola che, per non essere da meno, ha promesso una “giunta da combattimento”. Si vedrà.
Partiti vicini alla liquefazione (Udc, Fli, Grande Sud) che rischiano di essere spazzati via (e tentati da possibile trasmigrazione-rigenerazione). In questo scenario s’è fatto vivo il sempiterno Ruggeri, pronto a rincuorare i suoi. Riunione post elezioni e brindisi a future battaglie..
Partiti silenti, invece, a Nardò dove i risultati ricalcano quelli regionali e dove la “voce” parla di una maggioranza in difficoltà. “Tace” l’Udc, perno di questa amministrazione. Rauca e senza voce, a causa del pessimo risultato elettorale. Furenti e furibondi per lunghi tratti, inevitabilmente dovranno rientrare nei ranghi. Altra appartenenza bizzarra, di nicchia, l’enclave IoSud, oggi Grande Sud, rappresentata dall’assessorato Fracella. Eppoi, una minutaglia di civiche che non si capisce oggi a quale progetto rispondano. Infatti, sta qui il punto, forse la necessità di ripensare un percorso.
Su altro versante, il simil-partito esultante Movimento 5 Stelle, variabile di difficile collocazione in questo frangente politico e ovattato silenzio da parte di Frasca che incassa un bel risultato, si mostra laconico sul giudizio negativo dell’amministrazione neritina, ma si dichiara lontano dall’idea di entrare in conflitto con la stessa. “Mancano tre anni alla fine della consiliatura – ha chiosato. Comprensivo o bugiardo. Non c’è dubbio, comunque, che la giunta Risi abbia bisogno di qualche ricostituente per parare il prevedibile assedio. Basta che non sia stallo o arroccamento. Cosa che non farebbe bene a nessuno, a cominciare dalla città che si aspetta azioni incisive. Di qui l’attesa per il tipo di risposta. Per il momento ci fermiamo a un paio: cominciare a sfrecciare come un treno (mano al programma) o restare ferma in stazione, in attesa di nuove carrozze (allargamenti).
Luigi Nanni