NARDO' - Ladri certamente attrezzati ma anche molto distratti: rubano centinaia di pannelli fotovoltaici ma dimenticano uno scontrino fiscale sul luogo del furto. E quello scontrino porta gli investigatori in una nota ferramenta della città. E il piccolo tagliando indirizza gli investigatori verso Nardò, in un negozio di ferramenta molto conosciuto in città. Il ritrovamento è avvenuto in uno dei comuni dell’hinterland leccese, in una zona ormai alle prese con i predoni del fotovoltaico. Il fenomeno dei furti di pannelli in silicio, infatti, sembra ormai fuori controllo con decine di furti e tentativi di assalti alle grandi distese sparse nelle campagne salentine.
Quasi una segnalazione al giorno, tra azioni portate a termine e clamorosi colpi sventati all’ultimo minuto con i pannelli smontati e pronti per essere trafugati. La traccia lasciata in uno dei campi presi di mira rappresenta un piccolo aiuto per le forze dell’ordine che indagano sul preoccupante fenomeno. Si tratta di una scatola di cartone con alcuni arnesi “utili” per velocizzare le operazioni di smontaggio.
Oltre a guanti e pinze, l’attenzione degli inquirenti si è concentrata su un piccolo pezzo di carta, uno scontrino fiscale. Una sottile traccia che va incontro alle indagini delle forze dell’ordine ma non risolve il caso. Risalire a chi, nel negozio di Nardò, ha comprato quel materiale non sarà semplice.
Nell’ultima settimana di luglio i ladri si sono scatenati con colpi a raffica, tra Surbo, Cavallino, Corigliano d’Otranto e altre zone. Il 19 luglio scorso, ad esempio, la razzia di pannelli solari ha interessato un impianto fotovoltaico nelle campagne di Surbo, in località “Pate”, sulla strada per Casalabate, subito dopo il cimitero comunale.
I ladri, probabilmente sono entrati in azione pochi uomini, per accedere nel perimetro del campo hanno tagliato in due punti la recinzione metallica. Prima ancora sono riusciti a manomettere il sistema d’allarme collegato ad un istituto di vigilanza della zona. Distrutte, inoltre, due telecamere di sicurezza. E proprio questo particolare ha limitato, in parte, i danni.
L’assenza di segnale video ha messo in allarme le guardie giurate del “Consorzio di vigilanza di Surbo” che in pochi minuti hanno raggiunto contrada Pate. I vigilantes hanno rinvenuto circa cento pannelli già smontati ed accatastati, pronti per essere caricati su veicoli pesanti.