NARDO' - Il lungo ed invitante rettilineo "tradisce" una ciclista. L'episodio è accaduto dopo le 10.30 del mattino.
Ancora un sinistro stradale. Per la verità non inatteso. Una ragazza pedalava sulla ciclabile di via Bonfante che è molto lunga e, perciò, alletta più di altri tratti i ciclisti.
All'altezza di via Flascassovitti, però, una automobile che si immetteva sulla strada (di fronte alla ferramenta) ha speronato la bici. La vettura avrebbe colpito solo la ruota del mezzo leggero facendo cadere rovinosamente per terra la ragazza, una ventenne del posto.
Immediati i soccorsi da parte dei tanti passanti e dei commercianti che hanno dato aiuto alla giovanissima in attesa dell'arrivo dell'autoambulanza. Anche l'uomo che era nell'auto, preso dallo sconforto dell'accaduto, si è prodigato nell'aiuto.
Per scansare le facili critiche da parte di chi, per partito preso e per motivi politici, difende a spada tratta la ciclabile, dobbiamo fare una osservazione "costruttiva". Tutti coloro che si immettono su via Bonfante, infatti, guardano e controllano alla propria sinistra, cioè il lato dal quale possono provenire le automobili nell'unico senso di marcia.Parliamo, ovviamente, del lato della strada in cui si trova la ciclabile.
A destra, per istinto, non si bada perché si presume che non venga nessuno. Invece da destra possono arrivare le bici: la ciclabile, infatti, è a doppio senso di circolazione.
Perché abbiamo fatto questa osservazione? Semplicemente perché abbiamo notato che tutti gli incidenti hanno la stessa, identica, dinamica: auto che speronano biciclette o altri mezzi leggeri che viaggiano dai campetti verso il Moccia. Diciamo "lecitamente ma in senso vietato". Qualcosa, insomma, vorrà significare e chi è deputato al governo della città invece di criticare e trincerarsi dietro Verità Dogmatiche forse potrebbe cercare correttivi.