NARDO' - “Il contrasto alla contaminazione mafiosa: etica e trasparenza come strumenti di resistenza”. È questo il tema dell’interessante incontro promosso da Rivista231, che si terrà oggi, mercoledì 25 gennaio, a Nardò, nel chiostro dei Carmelitani, in via Vittorio Emanuele II, dalle 18 alle 20.
Il convegno si concentrerà sul ruolo che l’etica e la trasparenza possono occupare nella prevenzione dell’infiltrazione mafiosa. In quest’ottica, sarà valorizzato il ruolo che può assumere un modello organizzativo-gestionale ex d.lgs. 231/2001, una sorta di “filo di Arianna” nel labirinto normativo della legislazione antimafia. Dall’ethos greco alla normativa antimafia, dalla letteratura alla cronaca giudiziaria, etica e trasparenza sono valori universali e senza tempo che saranno ancora una volta oggetto della riflessione dei relatori.
I lavori saranno coordinati da Paolo Russo, giornalista di Repubblica, al quale si aggiungeranno, in qualità di relatori, la docente di Lettere Rossella Marzano e il Procuratore aggiunto Antonio Negro, della Procura della Repubblica di Brindisi. A discutere con loro anche gli avvocati Michele Bonsegna e Serena Miceli, autori del libro “Il labirinto normativo a danno delle imprese: il modello 231 come filo di Arianna”, che con l’occasione sarà presentato.
L’evento è patrocinato dall’Ordine degli avvocati di Lecce (che ha riconosciuto anche n. 3 crediti formativi professionali), da Confindustria Lecce, dal Comune di Nardò e dal Caffè Letterario di Nardò.