NARDO' - Una esponente di spicco dell’Amministrazione comunale dovrà presentarsi come imputata il 22 settembre prossimo davanti al Giudice di Pace. La vicenda prende le mosse da una banale lite, per problemi di vicinato.
La citazione a giudizio è stata emessa dalla Procura della Repubblica di Lecce, procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi.
La questione non riguarda l’esercizio della politica ma una lite che l’ha vista protagonista insieme ad altre due persone, sue congiunte. L’accusa nei confronti dei tre è di minacce per aver pronunciato frasi pesanti nei confronti di una quarta persona, una avvocatessa di Napoli residente in quel periodo a Nardò.
La vicenda prende le mosse da una probabile lite di vicinato, addirittura condominiale.
Le indagini sono state portate avanti dai carabinieri di Nardò in base a fatti accaduti tra il 10 ed il 12 agosto 2022. In una occasione sarebbero state pronunciate dagli imputati queste parole nei confronti dell’avvocatessa: ”ti renderò la vita impossibile, non sai chi sono io, napoletana di m..., ti faccio sparire da Nardò” e anche altre espressioni che riguarderebbero l’incolumità della denunciante.
Ora, ovviamente, il magistrato ascolterà i testimoni (ce ne sono diversi) e deciderà in base a quanto accaduto e ricostruito. Non si potrà mettere la parola fine alla vicenda fino al pronunciamento da parte del giudice. La parte offesa è difesa dall'avvocato Alessandro Di Paola, del Foro di Roma. I tre imputati dall'avvocato Massimo Muci.
La storia riveste, ovviamente, interesse politico per il livello della persona imputata, facente parte della maggioranza di Mellone. Non è dato sapere al momento se preferirà dimettersi ed attendere il giudizio o se resterà in carica, magari chiarendo la vicenda in Consiglio comunale prima del processo.