PORTO CESAREO - Pazzesco incidente nei pressi dello stabilimento balneare: due giovani con il kitesurf si schiantano contro la costa. Uno finisce addirittura sulla parete della villa di un noto imprenditore salentino, contro i balconi del primo piano.
Uno degli sportivi è stato trasportato in ospedale con il 118 in codice rosso. Le sue condizioni sarebbero preoccupanti. A causare l'incidente sarebbero state le mutate condizioni atmosferiche: un forte vento che ha lanciato i due surfer verso terra come proiettili.
Si tratta di due trentenni, Gianluca De Paolis, di Copertino, e Loris Curatolo, di Lecce. L’incidente accanto allo stabilimento “Le Dune”, luogo di ritrovo di kiter e surfisti. De Paolis, infermiere presso l’ospedale del suo paese, è andato a sbattere contro balcone della villetta, Curatolo invece contro un muretto. Sul posto vigili del fuoco, 118 e carabinieri .
De Paolis è stato accompagnato d’urgenza al Vito Fazzi di Lecce, dove è ricoverato nel reparto di Rianimazione, con prognosi riservata. Curatolo è stato trasportato a Copertino, per un trauma addominale.
Il kitesurfing (o kitesurf o kiteboarding) è uno sport acquatico, di recente invenzione (1999), nato come variante del surf; consiste nel farsi trascinare da un aquilone ( "kite” in inglese), che usa la potenza del vento come propulsore e che viene manovrato attraverso una “barra di controllo” (boma), collegata al kite da sottili cavi (due o quattro) di dyneema o spectra detti "linee" e lunghi tra i 22 e i 27 m. Il kitesurfing richiede inoltre l’utilizzo di una tavola per solcare il mare.
Le condizioni di vento ideali per i principianti del kitesurf sono comprese tra i 12 e i 24 nodi. L'esperto riuscirà, con l'opportuna attrezzatura, ad usare venti compresi tra gli 8 ed oltre i 40 kts. A differenza, per esempio, del windsurf, il kitesurf si può praticare con venti ritenuti "deboli" permettendo trick, velocità ed accelerazioni.