NARDO' - E’ accaduto a Nardò, nel pomeriggio di ieri, allorquando il personale del Commissariato di PS è intervenuto in via Giuggiola nr. 57 dove era stata segnalata tramite utenza 113 un’avvenuta rapina.
Sul posto veniva rintracciata la richiedente, una signora di 72 anni la quale, ancora spaventata per quanto accaduto, riferiva agli investigatori che, poco prima del loro arrivo, si erano introdotti nella sua abitazione due giovani con il volto coperto da maschere di carnevale, mentre lei era intenta a parlare al telefono con una sua parente.
All’improvviso la donna se li era visti proprio di fronte ed uno dei due, armato di pistola, dopo avergliela puntata contro, le strappava dal collo una collana d’oro.
In quel frangente la maschera si abbassava tanto da far intravedere il volto dell’uomo che la signora riconosceva senza ombra di dubbio essere DELL’ATTI Graziano (foto sopra) di 21 anni, un suo vicino di casa ,con il quale peraltro in passato si erano anche scambiati delle cortesie.
La donna al momento non riusciva a fornire alcun particolare utile all’individuazione del complice.
Alla luce della descrizione del rapinatore che, subito dopo essersi impossessato della collana era fuggito con il suo complice senza asportare null’altro, e di altri elementi utili al rintraccio, gli investigatori si ponevano subito alla ricerca dei due.
Il Dell’Atti ovviamente non era in casa, pertanto gli agenti hanno dovuto compiere delle ricerche sul domicilio dei suoi familiari, coscienti che solo un intervento tempestivo avrebbe potuto assicurare alla giustizia i due malviventi.
Alla fine l’uomo veniva rintracciato in casa del padre, dove nell’immediatezza aveva detto agli investigatori di essere stato per tutto il pomeriggio, tuttavia, condotto in Commissariato e posto di fronte all’evidenza dei fatti, confessava di aver perpetrato la rapina della collana, insieme a CONTE Giorgio (foto sotto) un ventenne anch’egli di Nardò.
Subito dopo essersi impossessati del monile in oro raffigurante un’immagine sacra con alcune pietre preziose, i due si erano recati da un compro oro della zona che aveva acquistato la collana al prezzo di 230 euro.
Presso l’esercizio commerciale indicato, dove i due avevano in passato venduto altri monili, gli agenti sequestravano la collana asportata.
Anche il Conte veniva rintracciato presso la propria abitazione e condotto in Commissariato dove spontaneamente consegnava una pistola giocattolo del tutto identica ad una Beretta mod. 925 (simile a quelle in dotazione alle Forze Armate).
I due, tratti in arresto per tentata rapina consegnavano agli investigatori anche la somma ricavata dalla vendita della collana.