NARDO' - Il tribunale del riesame ha rigettato l'appello del pm Giovanni De Palma accogliendo la linea difensiva dell'avvocato Ezio Maria Tarantino. Il quarantenne neritino nel pomeriggio di Ognissanti ha investito volontariamente con la sua auto Antonella Bisanti, titolare del bar "Plaza Cafè".
La donna è ancora ricoverata al "Vito Fazzi" per le conseguenze dell'incidente. L'uomo, accusato di tentato omicidio e omissione di soccorso, quindi, potrà affrontare l'udienza preliminare in stato di libertà. Piccione - si ricorderà - dopo un breve periodo trascorso agli arresti domiciliari è stato rimesso in libertà dal gip perché, a distanza di un mese dall'episodio, sarebbe venuto meno il rischio di inquinamento delle prove.
La linea difensiva dell'avvocato Tarantino, confortata dalle valutazioni del gip Carlo Cazzella, che ha ritenuto «credibile» la versione di Piccione «nella parte relativa alle provocazioni subite», ha sostenuto per l'accusato la «causa di giustificazione dovendosi sottrarre ad una inevitabile aggressione». De Palma, invece, invocava per Piccione una misura cautelare in carcere mentre i giudici del riesame non hanno riconosciuto ulteriori estremi per disporre un aggravamento di misura. Per i prossimi giorni, intanto, è atteso il deposito delle perizia affidata all'ingegnere Sergio Carati sull'auto dell'investitore, una Toyota Corolla.
La vettura è stata sequestrata su disposizione del pm inquirente per accertare eventuali ammaccature sulla carrozzeria. La perizia potrebbe contribuire, forse, ad una più completa ricostruzione della dinamica dei fatti.