NARDO' - Si è concluso oggi con l’assoluzione degli imputati il processo penale che ha visto coinvolti il dottor Silvano Turco, gestore, all’epoca dei fatti contestati, della discoteca Casablanca di Porto Selvaggio, in Nardò; la dottoressa Andretta Borsatti, nella sua qualità di dirigente dell’ufficio Commercio del Comune di Nardò e l’architetto Giancarlo De Pascalis, al tempo vicesindaco del Comune neritino.
Nel luglio 2009, furono apposti i sigilli, da parte della Procura di Lecce, alla nota discoteca della riviera neritina: l’accusa era quella di aver esercitato l’attività di pubblico spettacolo – con violazione dell’art. 681 c.p. – senza la necessaria autorizzazione amministrativa. La discoteca venne dissequestrata ma, ciononostante, l’Ufficio del P.M. rinviò a giudizio tanto il proprietario del locale notturno quanto la Dirigente ed il Vice Sindaco, firmatari dei due provvedimenti amministrativi che, secondo l’accusa, avevano consentito l’apertura della discoteca.
Molto clamore destò sulla stampa e nella vita politica neritina la notizia del processo, anche in ragione della carica pubblica ricoperta all’epoca dall’Arch. De Pascalis.
Ebbene, il Giudice Monocratico del Tribunale di Lecce, Sezione distaccata di Nardò, dott. Giuseppe Biondi, ha assolto tutti gli imputati: con la formula perché il fatto non sussiste per il titolare della discoteca e per il vice Sindaco dell’epoca e perché il fatto non costituisce reato per la dott.ssa Andretta Borsatti.
“Sono veramente soddisfatto dell’esito del processo – riferisce l’Arch. Giancarlo De Pascalis – perché, ad onta di ogni speculazione da parte dei mie avversari, è stata fatta chiarezza e resa giustizia sul fatto che mi ha visto coinvolto all’epoca in cui ero Vice Sindaco del Comune di Nardò. Ho sempre auto piena fiducia nella Magistratura. Mi sono difeso nel processo e ringrazio i miei legali per avermi supportato”.
“Sono felice del buon esito della vicenda: i dubbi sollevati circa il mio operato sono stati fugati, perché avevo emesso il provvedimento amministrativo nell’interesse della collettività e nell’assoluto rispetto della legge”, afferma la dott.ssa Andretta Borsatti.
Tutti gli imputati erano assistiti dai sottoscritti avvocati Michele e Giuseppe Bonsegna.