NARDO'- Ricordate la rapina al venditore delle crepes in largo Cimitero? Così si era rivolto al commerciante l'estorsore: "damme centu euru o ti 'mpicciu te e totta la barracca. A Nardò cumandu iò e iti paiare tutti ui commercianti: li sordi so' pi li amici ca stonu intra e ui iti sbuccare sangu. Io so' lu Totò Riina ti Nardò". Determinanti le testimonianze di molti cittadini che assistettero alla scena.
Gli investigatori del locale commissariato di polizia hanno arrestato Egidio Luigi Prete, 31 anni. Ora si lavora per rintracciare i complici che si trovavano nei pressi di largo Cimitero dentro un'utilitaria.
I reati contestati sono quelli di estorsione aggravata anche dall’articolo 7 "per modalità mafiosa" perché ha fatto capire che i soldi servissero per i carcerati. L'uomo è stato prelevato alle cinque del mattino dalla sua abitazione: ha precedenti per per reati contro le persone, patrimonio e per stupefacenti. Il giovane è assistito dall'avvocato Ezio Maria Tarantino.
15 DICEMBRE 2011
Prima gli sferra un pugno violento contro il registratore di cassa, poi gli sfascia una damigiana contro il furgone e minaccia di dar fuoco al carretto.
Alla fine ottiene quel che vuole: cento euro.
Nottata di paura per il noto venditore di crepes di largo Cimitero che deve fare in conti con un esagitato che lo rapina. L'episodio si è verificato attorno all'una della notte di ieri e tutto inizia quando un uomo non ancora identificato si presenta al commerciante – un'istituzione per il popolo della notte – minacciandolo con parole violente. Chiede la consegna di cento euro e le vuole subito. Il pasticciere non ci sta e tenta di allontanarlo rispondendogli a tono ma altro non può fare: sta lì con un baracchino su quattro ruote e non può certo asserragliarsi dentro un locale.
Non resta che la fuga: la vittima, sfilata la cassettiera del registratore, scappa con l’incasso e dopo essersi allontanato per alcuni minuti fa marcia indietro, trovando ancora lì presente il malvivente che torna alla carica e lo minaccia ancora concludendo l'opera con lo sferrare un pugno sul registratore di cassa, che rompe.
La storia pare concludersi lì ed, invece, l'aggressore ci ripensa: prende un contenitore da cinque litri contenente liquido infiammabile e ne sparge il contenuto sui sui teli di plastica della struttura e sul furgone, versando anche del liquido sul braccio della vittima che viene anche minacciata di morte.
A quel punto il commerciante desiste e consegna i cento euro ma la storia non finisce qui perché, nell'andarsene con i soldi strappati dalle mani del commerciante, il 31enne afferra una damigiana vuota e la scaglia con violenza contro il furgone parcheggiato.
Ora si è sulle tracce dei complici.