NARDO' - Proposta shock a Santa Caterina: metter mano alla viabilità con un nuovo piano traffico dopo anni di inerzia in tal senso. In verità, però, la soluzione pare sia obbligata per non indispettire i residenti di via Fumarola, ormai sul piede di guerra per la eliminazione della “loro” zona a traffico limitato.
Ma andiamo con ordine: il progetto di massima, ora al vaglio degli uffici per verificarne la fattibilità, è di chiudere al traffico dei veicoli l'intero centro della marina all'altezza del “canalone” della spiaggetta. Tutto ciò, però, avverrebbe solo in serata, dalle 22 in poi.
Praticamente verrebbe invertito il senso di marcia della cosiddetta “discesa del Podestà” che diverrebbe “salita”. Le auto provenienti da Santa Maria verrebbero incanalate verso la risalita, senza attraversare la piazzetta della marina per andare verso via Pietro Micca, attuale “via di fuga”. Alla fine della salita – e anche questo è al vaglio dei tecnici – potrebbe essere finalmente realizzato il parcheggio in un'area lasciata a disposizione in seguito alla lottizzazione di Santa Caterina alta.
Molti i problemi a partire dalla complicata manovra ad “U” che dovrebbero effettuare i veicoli per imboccare la curva a gomito e risalire, innestando la prima marcia. C'è il rischio che si formino code chilometriche a meno che non sia realizzabile una specie di rotonda spartitraffico. L'altro problema è rappresentato dai commercianti che non gradiranno di certo che il flusso dei mezzi passi così lontano dalle loro attività.
Isolata dalle auto resterebbe la piazzetta e la piazza grande fino alla spiaggia (dal Barrueco fino al canalone, per intenderci) delimitata dalle sole due strade aperte alla viabilità per uscire da Santa Caterina: via Sardegna da un lato, per chi entra da nord, e la strada del Podestà per chi viene da Santa Maria.
Il risvolto della medaglia: i residenti delle vie Fumarola, Quinto Ennio, Mastro Gioffreda, Canonico Angelelli (che in queste ore stanno tempestando gli amministratori perché venga ripristinato il loro privilegio di una ztl “riservata”) otterranno quel che vogliono e, di fatto, un parcheggio privato dalle 22 in avanti. Ma almeno anche quelli di via Pietro Micca – che della Ztl si prendevano solo tutti i disagi – saranno tutelati.