NARDO' - Siamo all'assurdo, al paradossale e anche all'incomprensibile per certi versi. Ancora non riesco a realizzare, a comprendere bene, quanto è accaduto a danno mio e della mia famiglia.
Se davvero i motivi dell'attentato dell'altra notte sono questi, così come riportato dai giornali, allora davvero è il caso di dire che chiunque può nascondere, dietro la sua faccia di apparente brava persona, quella di un criminale.
Al di là di quello che si può pensare del sottoscritto, i rapporti con i miei vicini sono all'insegna del rispetto e della civile convivenza.
Sembrerà irragionevole e anche insensato ciò che sto dicendo, ma dopo due anni che abito in questa casa se dovessi incontrare per strada i “presunti autori del fattaccio” giuro che non li conosco e che con costoro non mi è capitato neanche una volta, a differenza di altre persone, di scambiare una parola.
Mi chiedo: E' forse la mia onestà professionale, la mia rettitudine e correttezza, riconosciuta dai più, le miei mille battaglie in difesa della democrazia sindacale, dei diritti democratici di chi lavora e della legalità che danno fastidio e sono scomodi? Non ci posso far nulla.
C'è chi nasce per delinquere e far saltare in aria e incendiare auto, c'è invece chi come me ama la nostra carta costituzionale nata dalla resistenza antifascista.
Se qualcuno ha ordito cattivi pensieri di far “pagare”, così come è in classico stile para-mafioso, noi giusti e onesti per colpe che non abbiamo commesso, per lavare la loro sporca coscienza, purtroppo hanno bisogno di guardare nel loro interno, negli errori e fallimenti personali.
Sono ancora sbigottito e anche frastornato per ciò che mi è accaduto, per un atto di prepotenza, spavalderia ed arroganza.
A questo punto CHIEDO con forza alla magistratura di andare fino in fondo in questa ottima azione giudiziaria e di assicurare alla giustizia i colpevoli e responsabili dell'altra notte. Finchè sono a piede libero io e la mia famiglia non ci sentiremo al sicuro neanche nella nostra casa.
Una volta accertato il tutto mi attendo da parte dell'associazione dei commercianti un atto, un cenno di solidarietà e se vogliamo di condanna e presa di distanza da “questi prepotenti “ Credo decisamente che il mondo del commercio laborioso ed operoso non ha nulla a che vedere con simili delitti e crimini.
Maurizio Maccagnano
sindacalista dissidente