NARDÒ - Ancora un incidente ma questa volta le condizioni degli occupanti una Renault Xsara sono gravi: si tratta di una coppia di coniugi, di 50 e 46 anni, ricoverata d'urgenza all'ospedale di Gallipoli dove i due sono stati sottoposti a Tac.
La loro auto si è schiantata contro una recinzione, lo spigolo della stessa, all'inizio della strada provinciale per Gallipoli, a poche decine di metri dalla rotonda dei Pagani ed a poca distanza da quella del Villaggio Santa Rita. Si tratta di una strada ad alto indice di incidentalità.
I due procedevano verso una zona rurale in direzione delle marine, tra Nardò e Galatone, dove risiedono da tempo essendo impiegati, entrambi presso una grossa azienda di Nardò che si occupa di agricoltura intensiva. L'auto, esattamente all'altezza della concessionaria Dava, è uscita fuori strada attraversando la corsia opposta e si è schiantata contro una barriera di muratura con una soletta-basamento in cemento armato alto circa un metro. L'asse dell'auto, tanto forte la botta, si è curvato verso l'interno. Solo gli airbag hanno evitato che i due venissero espulsi dall'abitacolo ma i danni sono stati comunque notevoli: l'uomo ha riportato un forte trauma cranico per aver colpito col capo il parabrezza e anche toracico. Le condizioni della donna sono apparse più gravi perché oltre ai traumi aveva presentava uno squarcio, una profonda ferita, sul braccio.
L'uomo, estratto da alcuni passanti e lucido al momento dei soccorsi, ha raccontato di essersi trovato davanti un'automobile scura il cui guidatore era incerto sul da farsi e ha zigzagato prima di decidere da quale parte girare. Per scansarlo il guidatore della Xsara avrebbe sbandato, finendo poi fuori strada. Sul posto gli agenti motociclisti della municipale di Nardò che hanno coordinato le operazioni di soccorso a cura di due ambulanze del 118 e hanno anche gestito l'arrivo, disperato, dei figli e parenti della coppia.
Estremamente singolare, infine, il fatto che l'auto si sia inchiodata proprio ai piedi della palina stradale dedicata solo qualche giorno fa a Mario Bernardini, giornalista e archeologo. Singolare soprattutto che il palo sia rimasto praticamente intatto e che ieri ricorressero centodieci anni esatti dalla nascita dello studioso, nato il primo novembre del 1903.
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