NARDÒ - Ecco che cos'erano quei volantini affissi anche a Nardò, soprattutto nella zona di via XX Settembre. Disagi anche alle porte di Lecce, sulla statale 613 all'altezza di Surbo, dove i tir occupano solamente la carreggiata nord. Si tratta della rivolta dei forconi, capeggiata da autotrasportatori, artigiani, commercianti e qualche sparuta frangia politica. A dire la verità, compresi i motivi della protesta, riteniamo che si tratti di una iniziativa da guardare con grande attenzione: la rabbia nei confronti delle caste, delle lobby, dei potentati non può essere più arginata. Ed è soprattutto l'attuale classe politica nazionale, selezionata in base a criteri oligarchici ed anacronistici, a dover recitare i mea culpa: serve un colpo di spugna che sia da promemoria anche per i prossimi nostri rappresentati ai governi di ogni livello.
Nel centro di Brindisi e lungo la superstrada che collega Brindisi a Lecce la protesta conta diverse manifestazioni: in mattinata alcuni tir hanno parzialmente bloccato la Statale 379, consentendo comunque la circolazione sulla corsia di sorpasso. Poi, un corteo di cittadini, alcuni dei quali con striscioni di protesta, ha attraversato il centro della città partendo da via Appia per sostare dinanzi al Comune.
Alcuni commercianti hanno abbassato le saracinesche dei propri negozi in segno di solidarietà e adesione alle rimostranze.
Il manifesto sulla serranda di un negozio in via Bonfante a Nardò (foto da facebook)