NARDO' - "Da troppi anni ormai nelle nostre campagne si vedono centinaia di persone arrivare con un misto di speranza, rassegnazione e paura dipinto sul volto: centinaia di lavoratori che da li a poco si ritroveranno in condizioni disumane, vittime del caporalato, in un paese in cui l'ingiustizia e l'illegalità la fanno da padrone a pochi chilometri dalle nostre case. E da troppi anni questo fenomeno continua ad essere banalizzato ed ignorato, impegnando minimi fondi per "provvedimenti fantoccio" rivelati poi inutili, spendendo buone parole che non rispecchiano la natura delle azioni".
Quello che abbiamo agli occhi non è altro che schiavitù, sfruttamento e perché no, criminalità organizzata. Non possiamo non rivendicare che ogni migrante è un essere umano e dev'essere considerato come tale, che non merita però la semplice carità dettata da un rimorso occasionale, ma a cui va garantita un'assistenza completa che non solo veda soddisfatte le esigenze dei lavoratori, ma che li aiuti ad integrarsi in una società multietnica e cosmopolita che garantisca il rispetto dei diritti umani.
Da queste condizioni si rende necessaria la fondazione di un Comitato cittadino contro il caporalato al fine di costruire un piano che individui soluzioni concrete al problema.
E' inutile negarlo: il caporalato è il primo responsabile della situazione di illegalità che coinvolge anche la reputazione di molte realtà a noi vicine e in particolare della nostra Nardò che continua a vantare una medaglia d'oro al merito civile per un'accoglienza che è ormai evidentemente passata di moda.
Si sente tanto la necessità di nascondere la polvere sotto al tappeto per non sporcare l'immagine di questa città, che invece è già sporca del sudore e del sangue di chi ogni anno si ritrova senza diritti e senza voce proprio nella città dell'accoglienza.
Da anni ci siamo impegnati in una campagna di sensibilizzazione fuori e dentro le scuole e finalmente oggi l'Unione degli Studenti Nardò si è fatta pietra fondante dell'iniziativa, insieme a Libera, Emergency e Circolo Noveaprile con cui ha discusso nella prima riunione del Comitato definendo struttura, obiettivi e campo d'azione di questo ed invita tutte le associazioni, i partiti politici e i singoli cittadini sensibili a questo tema ad aderire al Comitato, senza badare al colore delle bandiere, uniti solo da quello che è l'obiettivo comune.
Chiediamo a tutti di lottare al nostro fianco, anche solo in nome di un sentimento che sembra dimenticato: umanità.
Uds Nardò
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