NARDO' - Da qualche tempo la portella del cuore ha ripreso a vivificare la propria vena umanistica. E pare che, nel vischioso panorama generale dell'informazione online, qualcuno stia apprezzando. Ecco perché introduciamo questa riflessione di due giovani esponenti del Pd da una breve sinossi di una famosissima favola di Fedro. I classici, come al solito, ci insegnano tanto.
La favola narra di un gruppo di rane che, abituate da tempo a muoversi liberamente per lo stagno, chiedono a Zeus un re autoritario che reprima il loro modo di vivere sregolato. Il dio, divertito dalla richiesta, non fa altro che lanciare un pezzo di legno (un "travicello"), indicandolo come nuovo monarca dello stagno. Inizialmente le rane sono intimorite dal tonfo e vanno sul fondo ma, poco dopo, scoprono che il loro sovrano non fa nulla a parte galleggiare. Iniziano così ad avvicinarsi, a toccarlo, a salirvi sopra. Infine, lo provocano con ogni tipo di ingiuria e sberleffo, ovviamente senza ottenere alcuna reazione. Deluse dal dono, si rivolgono di nuovo a Zeus chiedendo un re più reattivo. Il dio manda allora nello stagno una serpe, che inizia a divorarle una ad una. Le rane per la paura perdono la voce; le poche che si salvano mandano un'ambasciata all'Olimpo attraverso Ermes, supplicando di essere risparmiate. Zeus però risponde loro "Poiché un buon re vi dispiacque, abbiatene uno malvagio".
"Dopo aver letto le dichiarazioni del Sindaco Marcello Risi in merito alla "nuova" Giunta non si può restare in silenzio".
Non si può restare in silenzio di fronte a chi afferma, ancora una volta, con grande sfacciataggine, che nei prossimi due anni si vedrà realizzato il Piano Parco, l'asfaltatura di molte strade sterrate, dieci chilometri di piste ciclabili, il trasferimento di molti uffici comunali nella nuova sede in Piazza Salandra, il rifacimento di Piazza S. Antonio e moltissime altre opere.
Tutto già sentito e risentito. Tutte opere da libro dei sogni che il Sindaco e la sua Giunta credono ancora di poter darle a bere ai cittadini di Nardò. Non sono forse le stesse opere e progetti di cui il Sindaco aveva promesso la realizzazione nella conferenza stampa di inizio 2013? Non era, forse, il 2013 l'anno del PUG, del Piano Parco, del trasferimento degli uffici comunali e della diminuzione della tassa sui rifiuti? Come se non bastassero, alle bugie si aggiungono le direttive, gli "ordini di scuderia" che l'ormai "Re Marcello" tenta di emanare a mezzo stampa. Sono, infatti, recenti i "rimproveri" che il Sindaco avrebbe rivolto nei confronti dei Consiglieri Piccione e Luci che hanno rispedito al mittente gli "incarichetti" affidatigli dallo stesso Sindaco durante la conferenza stampa in cui annunciava chi stava per occupare le nuove poltrone in seno alla Giunta Comunale.
Al Consigliere Piccione il Sindaco affidava la delega ai parcheggi ed al Piano traffico, definita "elemosina" dallo stesso Piccione, mentre al Consigliere Luci la delega alle Politiche della Salute che, ad avviso del Sindaco, il Consigliere Luci avrebbe l'obbligo di accettare poiché Medico ed Amministratore di questa Città. Lo stesso obbligo che aveva "Re Marcello" di rispettare il suo forte impegno preso in campagna elettorale, cioè quello della riapertura dell'Ospedale? Impegno puntualmente disatteso come quasi tutto il resto, d'altronde. Sarebbe infatti bello sapere che fine hanno fatto quei 2500 posti di lavoro in cinque anni, paventati da Risi.
Da giovani impegnati in Politica, da giovani neritini, da giovani che credono ancora che in questa Città possa cambiare qualcosa, invitiamo tutti gli uomini e le donne, giovani e meno giovani ad esprimere pubblicamente il proprio parere su questa Amministrazione. A criticare, a proporre, a mettere in gioco le proprie idee per far si che le proprie speranze non vengano schiacciate da una classe dirigente sempre più sorda e che continua a vedere i cittadini come delle pecore.
Lorenzo Siciliano
Giorgio De Vincenzo - Delegato Provinciale Partito Democratico