NARDO' - Le esigenze di dedicare a quattro vescovi strade adeguate al rango "rallentano" le procedure per intitolare una strada al compianto, e ancora amato, senatore Nicola Borgia. Così nasce un comitato spontaneo per valorizzare agli occhi dei più giovani la ancora vivida immagine del parlamentare, a sedici anni dalla scomparsa. Tutto inizia quando nella commissione comunale per la toponomastica, per la verità molto attiva e straordinariamente efficiente, si sta per decidere a chi intitolare le strade rimaste senza nome.
Negli ultimi anni la commissione ha lavorato con grande solerzia perché la toponomastica è una attività che dà molta soddisfazione ai neritini sin da quando, vent'anni fa, vennero nominate tutte le strade della zona 167 con una operazione che mise fine alla brutta abitudine di individuarle con un freddo numero. Successivamente è toccato alla zona Masserei, ai Pagani, ai vialoni che portano al mare (ricordando, così, Luigi Tarricone e Benedetto Leuzzi) e la commissione si è spinta fino ai confini dell'impero, nelle zone dimenticate di Sant'Isidoro e Boncore.
Un'opera efficace che ha portato a chiamare quasi ogni strada con il proprio nome. Alla fine è rimasto ben poco da denominare ma l'efficienza della commissione è proverbiale e il territorio neritino ampio da far paura. Così si è pensato alla zona industriale con una serie di "nomination" che – e qui casca l'asino – prevedevano anche di dedicare quattro strade ad altrettanti vescovi: i monsignori Corrado Ursi, Antonio Rosario Mennonna, Aldo Garzia, Vittorio Fusco.
Ma la cosa non è passata: troppo in periferia per i quattro illustri prelati. All'interno della commissione, così, si è pensato di rivedere la questione e portare i quattro nomi nella zona 167 dove l'apertura delle strade in prossimità del nuovo mercato settimanale darà la possibilità di individuare piazze e larghi di grande visibilità. Tutta questa santa attenzione, però, sta allarmando quanti tengono viva la memoria del senatore Borgia: sindaco di Nardò all'inizio degli anni settanta con il "merito" di aver inventato, ante litteram, il centrosinistra grazie ad un accordo molto forte della Democrazia Cristiana con il Partito Comunista.
"La nostra istanza – dice il promotore del comitato, Vincenzo De Pace – serve solo a che la figura del compianto senatore, parlamentare dal 1994 al 1996, venga degnamente ricordata con una serie di iniziative e con la dedica di una via importante e centrale della città". De Pace ha chiesto il consenso alla famiglia di Borgia per riunire intorno a questo progetto tutti gli amici e gli estimatori del senatore per creare un dinamico movimento di opinione.