NARDO' - la storia è rimasta a lungo "in sospeso", tra realtà e fantasia. Invece ecco il resoconto della calca di una cinquantina di curiosi che assistevano alle botte e poi all'arrivo della polizia in pieno centro.
A causa di due ragazzini che non se la sanno vedere da soli la serata di Pasqua viene movimentata dall'arrivo degli agenti del commissariato neritino che devono sedare una situazione esplosiva. Tutto succede sulla "villa" di vai XX Settembre, luogo da sempre deputato all'incontro tra giovanissimi. Così è anche nella serata di festa quando due quindicenni si incrociano ma non c'è simpatia reciproca.
Dagli sguardi, infatti, si passa presto ai fatti con spintoni e parole grosse. Così come deve succedere quando si verificano situazioni del genere il padre di uno dei due contendenti si trova a passare e prende sottobraccio l'avversario del figlio per allontanarlo e chiedergli conto dei motivi del litigio.
Non fosse mai accaduto: in breve l'uomo è stato circondato da almeno una quarantina di teenager, minacciosi, e che ritenevano di dover intervenire. Poi è arrivato l'altro genitore, il padre del ragazzo preso in disparte, che ha aggredito l'uomo. Parrebbe sia partito anche qualche schiaffone ma questo sarà compito della polizia di appurare. Sul posto anche altri parenti, adulti, dei due ragazzini e, ad un certo punto, si è rischiata la rissa. (continua dopo il salto)
Certo è che la situazione non è passata inosservata alla polizia di Stato, il commissariato è a cento metri dal posto in oggetto, da dove è partita una volante all'arrivo della quale il capannello si è presto dissolto. Ma gli agenti sono stati informati di tutto ed anche delle identità degli adulti che sono intervenuti anche in maniera scomposta, peggiorando la situazione o dando un pessimo esempio ai più giovani.