NARDO' - La Porsche a colloquio con il sindaco Risi dopo l’acquisto della Pista: il futuro del circuito secondo l’azienda di Stoccarda.
Si è svolto a Palazzo di Città l’incontro tra il Sindaco, Marcello Risi, i massimi dirigenti del gruppo Porsche – azienda Porsche AG e Porsche Engineering – rappresentati dall’AD Malte Radmann, e i rappresentanti della società Prototipo Spa, proprietaria fino ad oggi della Pista Nardò Technical Center, con l’Ingegner Francesco Nobile, AD della Pista. Alla presenza del Segretario Generale del Comune, Giuseppe Leopizzi, di Derk Philipp, responsabile per Porsche Engineering, e dei tecnici incaricati, ingegneri Alberto e Fabio De Pascalis, si è illustrata l’importante operazione di acquisto della pista della società Prototipo, definendo gli ambiziosi progetti di rilancio avviati dal prestigioso marchio automobilistico.
Tanto lavoro in programmazione che, a partire dalla definizione delle pratiche burocratiche, verrà svolto dai tecnici incaricati, con l’obiettivo di utilizzare e rilanciare la Pista neretina.
“L’acquisto appena concluso” ha affermato Risi “ è di assoluta rilevanza per il territorio e per le prospettive occupazionali. La Pista, unica al mondo per le sue caratteristiche tecniche, potrà garantire massime livelli di ricerca nell’utilizzo delle moderne tecnologie.
Approviamo la scelta di importanti imprenditori stranieri di investire nella nostra città.
Auspichiamo ulteriori investimenti anche in altri settori. A chi vuole investire lanciamo un messaggio chiaro e forte: questo è il territorio giusto e questo è il momento migliore.”.
L’incontro è stato aperto da Luca Baldin, responsabile finanziario di Porsche Italia, che ha illustrato gli obiettivi principali che hanno portato l’azienda all’acquisizione. “Porsche è sicuramente il miglior cliente possibile per la NTC - ha affermato, dato il prestigio dell’azienda nel mondo”.
Malte Radmann ha chiarito che la NTC manterrà gli attuali clienti, oltre a quelli della Porsche e, soprattutto, ha precisato l’intenzione di raddoppiare la capacità produttiva, portandola a 200 mila vetture annue.
L’operazione è ambiziosa ed è stata incentivata, ha concluso Radmann, dalle positive notizie sul territorio e sulle sue potenzialità.