NARDO' - "Il portavoce provinciale dell’UDC, prima di lanciare salvagenti nei confronti dei due Assessori e del Segretario cittadino, è pregato di cercare almeno di interloquire con tutti i protagonisti di questa querelle e non assuefarsi alle dichiarazioni di parte".
Il solo fermarsi alla lettura degli articoli, riportati dalla Gazzetta de Mezzogiorno e a sparare incondizionata fiducia senza conoscere la reale situazione in cui versa l’Udc di Nardò, è a dir poco quantomeno azzardato.
Da tempo l’Udc sta vivendo una situazione di incomprensioni e di colpi di mano certamente non ispirati a democrazia, a rispetto delle persone, a coinvolgimento, a condivisione.
Assistiamo da tempo a scelte decise in partito e subito dopo modificate senza alcuna spiegazione, ripetutamente attuate da pochi intimi e mai portate a conoscenza del gruppo intero.
La gestione del partito è confusa, contraddittoria, priva di slancio, senza idee e programmi precisi. A tal proposito gradiremmo conoscere un pratico esempio di proposta legata ai valori e agli ideali UDC anzi assistiamo a sottoscrizione di documenti critici nei confronti del Sindaco RISI da noi non avallata.
La nostra non partecipazione assidua alle riunioni di partito è determinata dal fatto che non intendiamo prestarci a coinvolgimenti dei quali non si conoscono premesse, ragioni e finalità.
I comportamenti sinora adottati da parte di alcuni hanno determinato una conduzione oligarchica, arrogante, sprezzante, irrispettosa e irriverente anche delle indicazioni avanzate a più riprese dallo stesso Segretario provinciale.
Siamo ormai di fronte ad un limitato gruppo di potere (Assessori e Segretario) che decidono isolatamente pretendendo di imporre agli altri le scelte già assunte, attraverso farsesche riunioni di partito.
E’ assolutamente inaccettabile tale modo di procedere in quanto in un consesso democratico le scelte , le proposte, i programmi, i singoli progetti devono essere necessariamente portati all’attenzione di chi deve esprime parere e votazione.
Non è tollerabile che alcuni vogliano servirsi di rappresentare 5 componenti di Consiglio comunale e due Assessori per sostenere scelte e indicazioni mai proposte, discusse e condivise collegialmente.
Più che un comunicato compiacente e indotto, avremmo gradito un incontro collegiale (anzi da tempo richiesto da Calabrese) nel quale comprendere le ragioni degli uni e di noi altri.
Invitiamo l’addetto stampa del partito provinciale a venire a Nardò e ascoltare “de visu” le critiche, gli ammiccamenti, le definizioni, le allusioni che i cittadini e le forze di maggioranza e minoranza esprimono apertamente nei confronti della conduzione del partito e della presenza in Giunta.
In questo giudizio generale per fortuna nessuno ha coinvolto le nostre persone e la cittadinanza e le altre forze politiche guardano a noi come unici veri responsabili e interpreti degli interessi generali del Paese e del Partito UDC.
I Consiglieri comunali
Salvatore ANTONAZZO - Salvatore CALABRESE