NARDO' - La "pillola" di resistenza rischia di diventare una rubrica fissa. Che ne dite?
NARDO' - Grazie all'amico Piero possiamo ammirare, oggi, le "pesche nasone".
NARDO' - Ma c'è una spiegazione plausibile.
A volte qualcuno pensa che fantastico sulle cose che scrivo.
A volte lo penso anch’io ma posso giurare che non è così.
E’ Pasqua! Cristo è Risorto!
Il sepolcro è vuoto nell’orto.
Il silenzio irrompe nel canto,
non c’è spazio per lacrime e pianto.
Mite la terra gioisce,
la natura ridente fiorisce,
il merlo col mitico canto
sembra dare l’annuncio d’incanto.
E’ Pasqua! Cristo è Risorto!
Un germoglio spunta nell’orto,
l’azzurro ricopre il cielo,
nel mare si specchia come un velo.
Il sole risplende coi suoi raggi,
le farfalle volano tra i villaggi,
gli alti alberi della foresta
si rallegrano in un bosco di festa.
E’ Pasqua! Cristo è Risorto!
Motivo non c’è più di sconforto.
Il tempo dell’attesa è terminato,
il sogno di speranza si è avverato.
La morte non ha preso il sopravvento,
la vita è la vittoria dell’evento.
Gioiamo nell’amore del Signore.
Gesù è vivo! E’ Lui il Salvatore!
Buona Pasqua a tutti!
Ornella De Benedittis
Giornata agli scherzi dedicata
come da tradizione consolidata.
NARDO'?- E' successo stamattina, durante la convention di Saverio Congedo, candidato alle primarie della sua coalizione per sindaco di Lecce. Con tutte le *FOTONE*.
NARDO' - Il dottore Giuseppe Potenza, autorità riconosciuta nel campo del Diritto amministrativo e fine giurista, invia uno scritto per molti versi illuminante. La prosa è, come al solito, fluida e accattivante e mai pedante. Potenza, sempre più una sorpresa nelle vesti di comunicatore oltre che docente, riconcilia due aspetti della contemporaneità che compongono un quadro distonico e drammatico: le persone leggono poco e chi scrive si allontana sempre di più da chi non legge. Un divario apparentemente incolmabile. Il nostro invito, nel panorama imperante della superficialità, è di investire qualche minuto per leggere, e poi rileggere, questo contributo. Chi vuole fare politica, o semplicemente essere cittadino consapevole, non può fare a meno della conoscenza. Di questo genere di conoscenza: tecnica sì, ma comunicata con savoir-faire.
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