"A San Martino ogni mosto diventa vino"
Miracolo famoso
del santo religioso:
l’acqua in vino
trasforma San Martino.
Dell’oste è il protettore,
del sommelier, del viticoltore,
del cavaliere, del bevitore,
dell’ubriaco, del vendemmiatore.
Il legame con il vino
il giorno di San Martino
si presenta assai stretto
in un vincolo perfetto.
Un tempo questa data
era la fine dell’annata,
del ciclo del raccolto
sperando fosse molto.
Si era in festa per il Ringraziamento
dei prodotti del momento.
La scadenza pur segnava
dell’affitto, che non si amava,
per le terre di coltivazione;
così in tal occasione
i mosti accantonati
vin novello eran diventati,
per la prima volta bevuto,
ognun era compiaciuto.
Tradizione rurale
ancor vige, è normale,
si mangia e si beve
alla grande, come si deve!
Mostre d’arte, fiere,
sagre, feste vere,
“cantine aperte” per offrire
il vin novello e gioire
in questo giorno speciale,
di una magia senza eguale
godendo del tepore
che riscalda il cuore.
Miti giornate
all’episodio legate
del mantello di San Martino;
il santo al poverino
una parte ne cede
con grandissima fede.
Lo premia il Signore
per il suo grande amore,
un caldo sole fa uscire
che il freddo non fa sentire.
E’ l’ ”Estate di San Martino”,
il santo “del vino”,
“ogni mosto diventa vino!”
Ornella De Benedittis
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