NARDO'- Si ripete anche quest'anno il tradizionale appuntamento con la Fiaccolata dell'Immacolata. La manifestazione, organizzata dalla Società Operaia di Nardò, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, inizia alle 18.30 dalla sede del sodalizio e, dopo un percorso che si snoda per le principali vie cittadine, si conclude in Piazza Salandra con i Vigili de Fuoco che depositano ai piedi della statua della Madonna una corona floreale offerta dalla Confraternita dell’Immacolata. L’edizione 2011 vede inoltre un importante corollario alla manifestazione dell’8 dicembre: l’appuntamento con la donazione di sangue, in collaborazione con la FIDAS Sezione di Nardò, a partire dalle 8.00 alle 11.30 presso il Chiostro dei Carmelitani.
Il Presidente della Società Operaia, Giovanni Potenza, pronuncerà il discorso di apertura della manifestazione, cui seguirà l’atto di affidamento della Città alla Madonna, che sarà pronunciato dal Sindaco, Marcello Risi. Interverranno il Presidente della Provincia Antonio Gabellone e S.E. il Vescovo della Diocesi Nardò – Gallipoli, Mons. Domenico Caliandro, che impartirà la solenne benedizione. Chiuderà la manifestazione la tradizionale bengalata.
Quest’anno, dopo oltre due secoli dalla realizzazione della guglia votiva, eretta quale segno di devozione mariana e ringraziamento del popolo neretino per lo scampato pericolo dopo il tragico terremoto del 1743, la Confraternita dell’Immacolata e la Pia Unione S. Rita hanno voluto donare all’Immacolata una nuova aureola. La corona deposta sulla testa della statua è ancora quella originale, realizzata nel 1769 e mostra ora, comprensibilmente, segni di degrado: più di una stella, delle dodici originarie, è andata perduta e la stessa aureola rischia il distacco per l’avanzato stato di ossidazione nei punti di saldatura.
La ditta incaricata di realizzare la nuova aureola, Serpone & C., di Napoli, non è nuova a lavori così delicati: al suo attivo ha, tra l’altro, la nuova aureola deposta sulla testa della Madonnina del Duomo di Milano, le aste che sorreggono le bandiere a Palazzo Montecitorio a Roma, interventi nella Basilica di San Pietro e nella reggia di Caserta. Le due pie Associazioni neretine hanno infatti voluto, per la statua della Madonna, una delle migliori ditte a livello europeo, d’intesa con la Soprintendenza ai Beni Artistici sia per la scelta della Ditta specializzata che per tutto il complesso iter, ancora in corso, relativo al rifacimento del pregevole manufatto.
PROGRAMMA
Giovedì 8 dicembre 2011
ore 18.00 – Corso Vittorio Emanuele II - Raduno presso la sede della Società Operaia
ore 18.30 - Partenza della Fiaccolata secondo il seguente itinerario: corso Vittorio Emanuele II, piazza della Repubblica, via Grassi, corso Galliano, piazza Diaz, via Roma, via Regina Elena, piazza Umberto I, corso Garibaldi, piazza Salandra
ore 20.00 – Piazza Salandra .Saluto del Presidente della Società Operaia. Intervento del Presidente della Provincia dott. Antonio Gabellone. Atto di affidamento della Città alla Madonna Immacolata rivolto dal Sindaco Avv. Marcello Risi.. Benedizione del Vescovo della Diocesi di Nardò – Gallipoli S.E. Mons. Domenico Caliandro e deposizione omaggio floreale alla statua della Madonna a cura dei Vigili del Fuoco di Lecce
ore 20.30 - Accensione bengalata.
UN PO' DI STORIA. La Guglia dell’Immacolata votiva fu eretta per volontà popolare, come riportato nell’epigrafe incisa sulla modanatura architettonica sotto il globo di base della Statua, Honorificentia Populi Nostri, nel 1769, in segno di ringraziamento alla Madonna per lo scampato pericolo dopo il terremoto del 1743.
E’ il simbolo della grande devozione mariana di una città che già nel sec. XI aveva dedicato alla Vergine Assunta la chiesa più importante, divenuta cattedrale nel 1413.
La guglia, alta 19 metri, è stata realizzata in carparo ed ha la forma di una piramide ottagonale che si restringe in alto. Il prospetto è scandito in cinque livelli sovrapposti ed è decorato con ricchi fregi, festoni, cuspidi, rilievi floreali, volute e con l’aggiunta di quattro elementi decorativi, i pennacchi situati sul terzo livello. In corrispondenza del primo livello sono poggiate quattro statue in pietra leccese, che rappresentano S. Giuseppe, S. Domenico, S. Anna e S. Giovanni Battista.
Sulla sommità, quasi librata tra cielo e terra, poggiata su un globo di marmo grigio cipollino, la statua in marmo bianco di Carrara di Maria.