NARDO' - Lo spettacolo continuerà su tanti altri palcoscenici, in cui Alex sarà tra i protagonisti e rimarrà punto di riferimento di attrazione artistica e di promozione della sua terra, che nel canto e nella musica ha già tanto ricevuto dalla famiglia Zuccaro, a partire dal capostipite Cesare, degno di essere ricordato nella storia toponomastica di Nardò.
Una serata, il 10 novembre, di grande espressione musicale e di profondo impatto nostalgico nel nostro Teatro Comunale.
Ad offrirla, con la collaborazione organizzativa dell’Agenzia Al.Te., è stato Alex Zuccaro, musicista compositore e arrangiatore, a 40 anni della sua esaltante attività, iniziata in forma ufficiale dall’età di 12 anni.
Nel corso dello spettacolo, presentato con brio e competenza professionale da Vincenzo Sparviero, scrittore e già direttore di TeleRama, è stata data l’occasione di rivivere i momenti degli anni ’50 e ‘60 al ricordo di Cesare Zuccaro, cantautore e maestro fisarmonicista, padre di Alex, che anche nell’ambito del Trio Folk con i colleghi Cesare Monte e Mimino Spano ha caratterizzato l’ambiente musicale salentino e diffuso la canzone popolare oltre i confini regionali.
Non poteva, altresì, non essere ricordato anche Paolo Zacchino, attento regista di diversi spettacoli, quasi tutti in dialetto e impostati sulla tradizione neritina e salentina.
A questi spettacoli non poche volte hanno contribuito Alex e suo fratello Tommaso, altro artista musicale, presente anche in questa serata con la sua straordinaria voce.
Vi erano, infatti, anche artisti presenti, ospiti della serata per la loro vicinanza ad Alex, il quale ha aperto il suo repertorio con una canzone insieme a sua figlia Benedetta, già nota per le sue capacità canore, ulteriore testimone di una famiglia di artisti e di operatori musicali all’insegna di autentica professionalità, di impegno, di ricerca, di simpatia umana e di umiltà.
Elementi questi evidenziati dalle testimonianze registrate di tanti artisti, come Al Bano, Romina Power, Rita Pavone, Inti Illimani, Maurizio Fabrizio e Andrea Morricone.
D’altra parte Alex ha avuto modo di farsi apprezzare per i suoi contributi musicali sia in esibizione in grandi spettacoli, come il Festival di Sanremo, sia con le proprie musiche e i propri arrangiamenti in sceneggiati televisivi e film, quali Un medico in famiglia e Come un gatto in tangenziale.
Tanto e tanto altro è stato proiettato con gioiosa sorpresa dei numerosi spettatori, che hanno colmato platea e palchi del Teatro e tra cui vi erano altri artisti, come Marcello Rocca, Ray Campa, Pino Cordisco, Serena Bologna, Max Però e Antonio Gaballo.
Se gli studi condotti da Gino Caputo hanno recuperato la memoria della testimonianza neritina nell’ambito musicale e canoro fino agli anni ’70, sancita in interessanti pubblicazioni, dedicate ai complessi musicali, tra cui i Royals, e ai cantanti che hanno caratterizzato quel periodo, possiamo dire che lo spettacolo del 10 novembre ha colmato il periodo successivo fino ai nostri giorni.
Infatti si sono susseguiti musicisti e cantanti, alquanto ormai imbiancati nelle capigliature, che, attraverso le loro interpretazioni, avevano dato lustro artistico a Nardò e di essa promosso il nome in giro per l’Italia ed oltre.
Ed ecco i Bambini Latini (Davide Tarantino, Raffaello Liquori, Fabio Capone, Enrico Duma e Max Ingrosso); ed ecco i Blanko (Davide Massa, Marco De Jaco e lo stesso Alex); ed ecco Giuseppe Pica, Tonio Giorgino, Roberto Duma, Dario Cota; ed ecco i giovani Giulio Rocca e Francesco Massa; ed ecco Pasquale Chirivì, che, però, non si è espresso in musica ma in prosa con uno scritto dedicato ad Alex.
Anche il teatro ha avuto il suo spazio con Andrea Baccassino, dotato dalla sua plastica vis comica.
Un ulteriore tocco di spessore qualitativo è stato offerto a piene mani e a livello di fama che oltrepassa i confini nazionali, da parte degli artisti Nandu Popu del famoso gruppo Sud Sound System, promotore della musica salentina con proprie musiche e proposte canore; Enzo Petrachi, figlio d’arte, cantautore e interprete eccezionale delle canzoni leccesi; Rita Cammarano, il soprano degli Oscar; e Franco Simone, cantautore e attore televisivo, che ha caratterizzato la canzone italiana dagli anni ’70, promuovendola anche in Europa e, in particolare, in America Latina.
Il susseguirsi di artisti, a cominciare da questi ultimi, offre la misura dello spessore artistico di Alex e della sua fama nell’ambiente musicale in Italia, in Europa e, tramite Franco Simone, in America Latina.
Un riconoscimento ufficiale si è avuto con la presenza di Giulia Puglia, assessora comunale alla Cultura.
Al termine non sono mancati momenti emotivi, allorché Alex ha chiamato sua moglie Stefania sul palco e, successivamente, ha raggiunto nella platea Teresa Romeo, l’insegnante che, intuendo le sue potenzialità musicali e canore, sin dall’età di otto anni lo introdusse in questa arte.
Lo spettacolo continuerà su tanti altri palcoscenici, in cui Alex sarà tra i protagonisti e rimarrà punto di riferimento di attrazione artistica e di promozione della sua terra, che nel canto e nella musica ha già tanto ricevuto dalla famiglia Zuccaro, a partire dal capostipite Cesare, degno di essere ricordato nella storia toponomastica di Nardò.
Mario Mennonna