NARDO' - E’ stata presentata questa mattina la stagione di prosa e danza 2012 del Teatro Comunale di Nardò dal titolo ‘Lo spettatore incantato’. La nostra Serena Tondo ha seguito la presentazione per tutti i lettori della portella del cuore.
Il cartellone è nato dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Nardò nelle persone del Sindaco Marcello Risi e dell’Assessore alla cultura Carlo Falangone, il Teatro Pubblico Pugliese, la Residenza Teatrale del progetto Teatri Abitati guidata da Terramare Teatro e Dansystem, la neonata rete della danza pugliese. La stagione è davvero ricca e variegata e il cartellone offre spettacoli per tutti i gusti, dalle compagnie nazionali e internazionali al teatro per ragazzi.
Il cartellone è infatti diviso in sette sezioni. Abbiamo il cartellone serale che prevede, tra gli altri, spettacoli di circo contemporaneo come ’20 decibel’ di una compagnia di artisti circensi formatisi a Bruxelles, in scena il 14 gennaio, o un omaggio al cantautore foggiano Matteo Salvatore a cura di Sergio Rubini, artista pugliese tra i più autorevoli a livello nazionale e per altro molto legato alla città di Nardò.
Si darà largo spazio alle compagnie locali come Factory, formazione trans adriatica adottata all’interno della Residenza, che sarà in scena con una divertente rivisitazione di ‘Romeo e Giulietta, e con ‘Sogno di una notte di mezz’estate’. Si esibiranno i Cantieri Koreja, Salvatore Della Villa e due straordinari interpreti pirandelliani, Stefano Randisi ed Enzo Avetrano.
Sono inseriti in cartellone anche spettacoli realizzati da diverse compagnie teatrali amatoriali del posto, come il gruppo Ntartieni, l’associazione Ardire o il Piccolo teatro di Nardò che diventano una realtà sempre più importante e che la Residenza ha come obiettivo di promuovere nel migliore dei modi. Sono previsti inoltre progetti per gli anziani e i più giovani attraverso il coinvolgimento delle scuole.
La stagione è partita in ritardo rispetto alle altre a causa dei problemi economici che l’Amministrazione comunale ha dovuto affrontare subito dopo l’insediamento, in materia di risanamento del bilancio. Ma come ha precisato il Sindaco Risi, una volta rimesso in pari il bilancio e nonostante il periodo di crisi, il Comune di Nardò ha voluto investire nella cultura credendo che lo sviluppo di un territorio dipenda in gran parte dalla sua crescita culturale. Crescita che viene dimostrata anche dalla stagione teatrale 2012.
Questo è decisamente un cartellone ricco che dimostra soprattutto quanto lo sforzo effettuato da tutti coloro che lavorano alla gestione del Teatro Comunale stia portando i suoi frutti. La realtà teatrale di Nardò è in una fase di netta crescita e pian piano si stanno raggiungendo traguardi importanti, primo fra tutti quello di riavvicinare il pubblico al teatro che deve essere visto come una realtà fruibile e accessibile a tutti. Inoltre si sta contribuendo a far crescere compagnie locali professionali e non e soprattutto si cerca di ridare alla città di Nardò una centralità culturale che merita grazie alle sue grandi risorse e che per troppo tempo ha perduto.
Serena Tondo
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PROGRAMMAZIONE INTEGRALE
LO SPETTATORE INCANTATO
Stagione di prosa e danza 2012
Teatro Comunale di Nardò
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Sabato 14 gennaio ore 21.00 – fuori abbonamento
EL GRITO CONTEMPORARY CIRCUS (Bruxelles)
20 DECIBEL
non c’è storia senza ascolto
di e con Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Constantini
messa in scena Louis Spagna
ricerca acrobatica Catherine Magis
aiuto alla concezione musicale Paul Miquet
produzione cie EL GRITO
coprodotto da Espace Catastrophe (BE) & Sosta Palmizi (I)
20 DECIBEL è un’ esplosione di fantasia e libertà‚ provocazione e bellezza. Un invito all’ascolto‚ ad affinare i sensi per percepire il "piccolo" che si nasconde dietro "l’evidente". Un viaggio in un universo dove acrobazie aeree‚ colpi di pistola‚ danze e giocolerie non devono prevalere su immagini e suoni più tenui. I corpi si trasformano‚ le rifessioni possono durare all’infinito‚ gli oggetti suonano la loro anima.
La compagnia EL GRITO nasce nel 2007 a Bruxelles dall’incontro tra Fabiana Ruiz Diaz (Montevideo – Uruguay) e Giacomo Costantini (Roma – Italia). Grazie al successo del loro primo spettacolo la compagnia entra velocemente nel circuito professionale Belga attirando su di se l’attenzione di differenti realtà culturali ed artistiche.
Domenica 22 gennaio ore 21.00
Cerchio di Gesso / La Controra
Sergio Rubini
DI FAME DI DENARO DI PASSIONI
Matteo Salvatore raccontato da Sergio Rubini
con Sergio Rubini
musica dal vivo di Umberto Sangiovanni e DauniaOrchestra
pianoforte e composizioni di Umberto Sangiovanni
voce Gabriella Profeta
contrabbasso Stefano Nunzi
Il cantastorie pugliese Matteo Salvatore, poeta degli “ultimi”, raccontato attraverso musica e parole da Sergio Rubini, altro orgoglio tutto pugliese. Una vita densa, difficile ma affascinante che ha portato Salvatore dalla miseria dei primi anni ad un’agiatezza che derivava da un mestiere in cui nemmeno lui aveva creduto fino in fondo. Il carcere per l’omicidio della sua compagna Adriana nel 1973 da cui ha saputo riemergere grazie alla sua forza, al suo talento, alla sua musica. Una biografia dolorosa che va raccontata per rendere giusto omaggio ad un’artista che per troppo tempo è rimasto in silenzio.
Venerdì 10 febbraio ore 21.00
Factory compagnia transadriatica
ROMEO E GIULIETTA
di William Shakespeare
adattamento e traduzione di Francesco Niccolini
con Lea Barletti, Dario Cadei, Ippolito Chiarello, Angela De Gaetano, Filippo Paolasini, Luca Pastore, Fabio Tinella
scene di Roberta Dori Puddu
costumi di Lucia Lapolla
luci di Davide Arsenio
assistente alla regia Paola Leone
regia di TONIO DE NITTO
Romeo e Giulietta è chiedersi quanto i genitori amino veramente i figli, quanto possano capirli, quanto invece non imparino a farlo troppo tardi. È un gruppo di famiglia sbiadito e accartocciato dal tempo, una foto che ritrova vigore e carne per poi consumarsi e scolorirsi di nuovo. Sono le morti innocenti, i desideri irrealizzati e la capacità di sognare che non può esserci tolta. Sono due adolescenti di una comitiva che si cancella per sempre nel tempo di un paio di giorni.
Giovedì 16 febbraio ore 21.00
Centro Polivalente di Cultura Gruppo Abeliano
RE BORBONE E TRE BARBONI
di Vito Maurogiovanni; scena e costumi di Tommaso Lagattolla; luci di Peppino Ruggiero; musiche originali di Gianni Giannotti; direzione di scena di Michele Iannone; assistente alla regia Leonor Dhani
con Paolo Panaro, Tina Tempesta, Alfredo Vasco, Franco Blasi, Antonella Genga, Enzo Sarcina; con la partecipazione di Mario Mancini e con Pino Di Modugno, Gianni Giannotti e Sergio Lella
regia di VITO SIGNORILE
Uno spettacolo tutto pugliese, sia nella parte creativa che nella parte tecnica. Anche l'ambientazione è pugliese, la storia infatti si svolge a Bari, dove arriva da Caserta il re Ferdinando di Borbone per il matrimonio di suo figlio Francesco. Ferdinando è molto malato, prossimo alla fine come il suo regno, ormai in mano a briganti e liberali unitari, ma queste vicende a tratti drammatiche, vengono stemperate nella commedia e nella farsa. Questo spettacolo oltre a narrare il viaggio di Ferdinando e la sua breve permanenza a Bari, intende ricomporre il quadro storico complessivo in cui questo avviene, un'ulteriore celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia.
Venerdì 24 febbraio ore 20.45 – fuori abbonamento
Factory compagnia Transadriatica
con il sostegno di Teatri Abitati e Terrammare Teatro
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
di William Shakespeare; luci di Davide Arsenio; costumi di Stefania Miscuglio; elementi di scena a cura di Francesca Carallo
con Angela De Gaetano, Chiara De Pascalis, Enrico Di Giambattista, Nikola Krneta, Milivoje Lakic, Ana Mulanovic, Luca Pastore, Andrea Simonetti, Fabio Tinella
adattamento e regia di Tonio De Nitto
Questo sogno è come un grande coloratissimo cartoon, dove gesti meccanici e burattineschi si ripetono di continuo lasciando che gli attori li facciano credere ogni volta unici. Nel delicato intreccio, sei personaggi rincorrono l'amore, lo confondono e giocano sotto un influsso magico. E poi ci sono strane apparizioni, creature indefinibili, siparietti musicali ed improbabili attori alle prese con un'altra tragicomica commedia. Tutto questo è un sogno. Nove interpreti provenienti da diversi paesi restituiscono con le loro lingue di appartenenza i differenti piani dell'azione scenica del testo originario: la spigolosità del serbo-croato per le schermaglie di Oberon e Titania, l'improbabile inglese usato ogni tanto come lingua comune e inflazionata, il continuo gioco di cambi e scambi degli amanti che sotto influsso magico perdono e scambiano anche la propria connotazione linguistica, la musica stessa e le canzoni si sostituiscono in più di una scena all'originale drammaturgia di Shakespeare.
sabato 3 marzo ore 21.00
Teatro Mascaranu
Compagnia Salvatore Della Villa
IL GRIGIO
di Giorgio GABER e Sandro LUPORINI
regia di SALVATORE DELLA VILLA
Un uomo decide di allontanarsi da tutto andando a vivere in una nuova casa di periferia per riflettere, ritrovarsi, rimettere un po’ a posto le cose della sua vita.
Nella ricerca di una sua ipotetica e rigeneratrice pace dovrà affrontare l’astuzia e la malvagità di un ospite inaspettato e indesiderato Il Grigio che lo metterà alla prova nel profondo della sua esistenza, in un duello comico e paradossale, che metterà in luce la solitudine e i sentimenti dell’uomo.
L’Amore è una parola strana. Vola troppo. Andrebbe sostituita.
Domenica 11 marzo ore 21.00
Teatro de Gli Incamminati / Diablogues - Compagnia Vetrano/Randisi
FANTASMI
L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA e SGOMBERO di Luigi Pirandello
e frammenti da TOTÒ E VICÈ di Franco Scaldati
con Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Margherita Smedile
luci di Maurizio Viani
scene di Marc’Antonio Brandolini
costumi di Mela Dell’Erba
suono di Alessandro Saviozzi
testo e regia di ENZO VETRANO e STEFANO RANDISI
Con l'allestimento di Sgombero e de L'uomo dal fiore in bocca, Vetrano e Randisi raccolgono i fili del loro lungo percorso pirandelliano. La rilettura si intreccia in un gioco di contaminazioni e di sovrapposizioni a dialoghi surreali citazioni fulminee attinte dal repertorio di Totò e Vicé.
Il luogo delle azioni - una stazione ferroviaria in cui sembra si sia fermato il tempo, per un bombardamento o una calamitá naturale - diventa la "stanza della tortura" che Giovanni Macchia individua come topos costante nei lavori pirandelliani. E il fiore in bocca diventa malattia di una intera societá. Una riflessione umoristica e struggente sull’attesa, il rifiuto e l’accettazione della fine.
Sabato 31 marzo ore 21.00
Cantieri Teatrali Koreja
IANCU, un paese vuol dire.
progetto di Fabrizio Saccomanno
testo di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno
scenografia di Lucio Diana
con Fabrizio Saccomanno
regia di Salvatore Tramacere
Questo è il racconto di una giornata. Una domenica dell'agosto del 1976 in cui la grande Storia, quella con la S maiuscola, invade la vita e le strade di un paese del Salento. Un famoso bandito, fuggito dal carcere di Lecce due giorni prima, è stato riconosciuto mentre si nasconde nelle campagne del paese. Inizia così una tragicomica caccia all'uomo che coinvolge un po' tutti, bambini compresi. Ma questo non è solo il racconto di una giornata.
E' il racconto di un'infanzia e degli inganni e le illusioni che la circondano. Ed è soprattutto il racconto di un'epoca. Attraverso gli occhi di un bambino di otto anni viene ricostruito il mosaico del ricordo: uno strano e deformato affresco di quegli anni nel profondo Sud. Un sud che oggi non c'è più, piazze e comunità che si sono svuotate e si sono imbarbarite, o sono state svendute. Con quegli occhi a volte spalancati, altre socchiusi, altre ancora addormentati e in sogno, si racconta un mondo, frammenti di storia e di uomini e di donne, di battaglie tra bande e rivali e giochi pericolosi.
sabato 14 aprile ore 21.00
Sosia & Pistoia/ Mismaonda
FERMATA PROVVISORIA
di e con David Riondino
Un nuovo recital per David Riondino ancora una volta con una formula essenziale: una chitarra, una sedia, un leggio sotto una luce bianca dove il menestrello di oggi, come quelli del passato, si ispira alla radice popolare di ogni letteratura per raccontare storie che si intrecciano tra loro così come tra luoghi e tempi diversi. Un lavoro comico che trova applausi e l'ilarità sulla base di una ricerca storica e letteraria, in una continua attività di reinvenzione e riscrittura. Lo guardi e ti sembra un comico per caso. Anzi neanche un comico, perché ti appare troppo colto per la sua categoria, perche non si lascia scappare neanche una parolaccia e perché non accenna mai a quelle parti anatomiche che molti suoi colleghi considerano indispensabili allo scatenamento dell'applauso. Lo spettacolo Fermata Provvisoria è uno spettacolo preciso ed impreciso, dato che ci siamo e non ci siamo...... con chitarra sedia e leggio va all'incontro con se stesso, scende al nocciolo popolare di ogni letteratura, lascia scorgere il proprio lavoro di reinvenzione e riscrittura....David Riondino è una forma formalizzata in acido toscano. Ed è qui il suo segreto.
Sabato 21 Aprile ore 20.45 – fuori abbonamento
Astragali
DIVENIRE ANIMALE.
Prima scrittura di una commedia da Uccelli di Aristofane e Attar
vede in scena : Lenia Gadaleta, Roberta Quarta, Serena Stifani, Fatima Sai, Antonio Palumbo, Gaetano Fidanza, Iula Marzulli, Manuela Mastria, Eleonice Mastria, Francis Léonési, Tiziana Pezzuto, Simonetta Rotundo, Stefania Romano, Chiara Verardi.
Regia: Fabio Tolledi
Aprendo un’interrogazione sul destino della forma-città e della forma-stato, Divenire animale impone una riflessione sulle categorie del politico, sull’azione del potere e , esperienza non nuova per la letteratura antica, sulla relazione tra l’animale e l’umano. Liberamente ispirata alla commedia di Aristofane Uccelli, Divenire animale interroga, con Baudrillard, la relazione tra polis-politica- polizia che costituisce la politeia. Esiste una prospettiva disancorata dalla polis, dalla politeia, esiste una dimensione disancorata dalla costruzione del muro, una dimensione in cui la vita si dia umana al di fuori delle forme della polis? Si può ‘divenire animali’ in una prospettiva non umana, scevra dall’addomesticamento (Deleuze), dall’assoggettamento e dal consumo?
E mentre le questioni appaiono stringenti, convocando alcune tra le contraddizioni più ineludibili della contemporaneità, in scena il lavoro degli attori è lieve, l’azione punta ad essere semplice ed essenziale, i corpi sono corpi danzanti, corpi che librano, corpi che non recitano ma parlano parole, in una ricerca d’attore dove è possibile, per ognuno dei corpi in scena, praticare il suono presso il proprio senso.
Mercoledì 9 – giovedì 10 maggio ore 21.00 – fuori abbonamento
Terrammare Teatro
Teatri Abitati
LEZIONE DI CLASSE
Con Gigi Gherzi e Silvia Civilla
Regia di Gianluigi Gherzi
In aula è presente con i suoi segni Teresa Ciulli
Spettacolo per 60 spettatori
Lezione di classeè il teatro che si fa incontro. Vuole di volta in volta chiamare studenti, insegnanti, genitori, pubblico in generale a risedersi su un banco di scuola. Due professori, un uomo e una donna. Il pubblico diviso in due aule. A fare l'esperienza teatrale di una riflessione e di un gioco sui temi della scuola e dell'apprendere. Condividendo storie, aneddoti, emozioni. Su quei banchi di scuola, rivivendo come pubblico i momenti degli appelli, delle interrogazioni, dei dettati alla lavagna, dei temi, delle scoperte dell'apprendimento. Parole di scrittori, di maestri, riflessioni personali degli attori e del pubblico ad accompagnare il percorso. In Lezione di classe il teatro, occasione d'incontro e rito di civiltà, incontra lo spettatore, ne stimola le reazioni, lo spinge alla scrittura e alla parola, ne valorizza i pensieri e le emozioni. Dentro le aule scolastiche, ogni sera, un'esperienza di “teatro dello spettatore”.
Lo spettacolo ritorna a Nardò dopo le importanti partecipazioni ai festival internazionali di Lugano, Parma e Bari.
TEATRO PER DILETTO
Un piccolo cartellone nel cartellone per dar casa e voce alla ricca tradizione amatoriale neretina.
Dal 4 al 9 gennaio ore 20.45
Piccolo Teatro di Nardò
L'OCCA TI LA GENTE
di Mimino Spano e Piccolo Teatro di Nardò
regia Paolo Zacchino
Dopo il grande successo degli anni '70/'80 e quello della scorsa stagione teatrale ritorna a grande richiesta L'Occa ti la gente. Spettacolo che ha sempre registrato il tutto esaurito giungendo ormai oltre le 60 repliche.
La vicenda trae spunto dalle ingiuste affermazioni da parte di Peppu Lengualonga (interpretato da Gregorio Caputo) per un infamante accusa di infedeltà della moglie di un suo vicino di casa. Un susseguirsi di situazioni frizzanti e divertenti coninvolgeranno il pubblico che, grazie a questo spettacolo, ha potuto e potrà riscoprire i più felici momenti di quella parte di storia alla quale appartiene la tradizione Neritina e di tutto il Salento.
Mercoledì 18 e giovedì 19 gennaio ore 20.45
Compagnia teatrale Tramuntana Tretta
LA SACRISTIA DI PAPA RONZU
Autore Lino Prete
Regia Lino Prete
Ahi tempora…ahi mores…che tempi…che cose…E di cose strane ne succedono davvero tante nella Sacrestia di Don Oronzo, un sacerdote colto e intelligente, devoto e gentile che ascolta e risolve i problemi della gente. E di gente che frequenta la Sacristia di Papa Ronzu ce n’ è davvero tanta…Per fortuna però, come dice Papa Ronzu, le vie del Signore sono infinite e a tutti i problemi si può trovare una soluzione…anche se a volte ha ragione Serafino quando dice : “C’è tiempi…e poi morse”!
Martedì 27, Mercoledì 28 e giovedì 29 marzo ore 20.45
Ntartieni
L'OTTAVU GIURNU CRIO' LA SOCRA
Farsa in due atti in vernacolo neritino
tratta dall’omonima opera di William Fiorentino
regia di Pierpaolo Ronzino
Siamo nel 2000, in una famiglia nobile, dove regna incontrastato il carattere arrogante e insopportabile di una suocera alle prese con i suoi tanti generi. I rapporti tra marito e moglie non sempre sono idilliaci; se poi ci si mette di mezzo anche la suocera la rovina è assicurata! E' quello che accade in una famiglia dei nostri giorni: dispetti, litigi e nuovi amori sono gli ingredienti principali di questo nuova commedia tutta da ridere!
Un “Beautiful” versione casereccio tutto da scoprire.
Mercoledì 11 e giovedì 12 aprile ore 20.45
Gruppo Ardire
IL BERRETTO A SONAGLI
da Luigi Pirandello
libero adattamento di Fabrizio Dell’Abate
regia Vittorio Cazzato
La signora Beatrice Fiorica vuole denunciare al buffo delegato Spano' il
tradimento del marito con la giovane moglie del suo scrivano Ciampa, anziano e a conoscenza dei fatti, che tollera la situazione purché venga salvato il suo “pupo”, cioe' la sua rispettabilita' e la “faccia”. Inutilmente Ciampa cerca di evitare la denuncia, ma la signora Beatrice non ci vuol sentire e fa scoppiare lo scandalo e tutta la famiglia le va contro. Ma é proprio al Ciampa, al marito tradito, che la cosa ora non va più bene e cercherà di porre rimedio alla situazione tentando di fare ricoverare la donna in un manicomio.
Giovedì 3 e venerdì 4 maggio ore 20.45
Princi... pianti
UNGI L’ASSU CA LA ROTA CAMINA
Liberamente tratto da “La Uardia” di Raffaele Protopapa
Adattamento e regia di Clara De Braco
La commedia racconta la storia della famiglia Cannetta che vive con orgoglio l’affermazione sociale del figlio Requenzino, suscitando invidie, gelosie e pettegolezzi da parte del vicinato, tra equivoci e situazioni divertenti che rendono brillante e ricca di sorprese la storia.
La rappresentazione ambientata negli anni sessanta ci riporta a usi, costumi e ad “espedienti”, frutto della “furbizia” salentina antica e nello stesso tempo attuale. La compagnia attiva da 15 anni in ambito comunale e provinciale come associazione culturale non a fini di lucro, ha voluto già nelle precedenti esperienze proporsi al pubblico con diverse rappresentazioni, per creare occasioni di solidarietà e in particolare realizzare adozioni a distanza.
NONNI A TEATRO
Un appuntamento gratuito pomeridiano dedicato ai nonni che hanno sempre avuto il Teatro Comunale nel cuore.
CHIARI DI LUNA, ARTE E SPETTACOLO DOMOVOJ
PAPA GALEAZZO
Vita, morte e miracoli
di Giovanni Delle Donne
con MASSIMO GIORDANO
Regia MATTEO TARASCO
Assistente alla regia MAURA COLAZZO
Costumi ROSANNA DE DONNO – MARIELLA GALATI
La storia dell’arciprete di Lucugnano, Domenico Galeazzo, vissuto nel ‘500, è storia folkloristica, a metà tra realtà e leggenda. E lo stesso personaggio di Papa Galeazzo vive in quel territorio di mezzo tra fantasia, sogno, mistificazione e vita vissuta; in quel territorio dove la maschera si confonde con il volto, dove la tradizione orale incontra la Storia e diventa memoria viva di un territorio e della sua tradizione.
Il nostro spettacolo è un racconto delle gesta di Papa Galeazzo, un racconto affettivo, offertoci da un umile sacrestano che ha vissuto da vicino il mito di Papa Galeazzo, ma che conosce anche limiti e difetti di un eroe atipico, burlone e irriverente, quel Papa Galeazzo da Lucugnano che è immortale, come le maschere della commedia dell’arte, e che è certamente un antenato della moderna commedia all’italiana.
Attraverso la città…
Il Paese occupato dal teatro deve essere spaesato
e non confermato e incoraggiato nel suo ordinario sviluppo.
Piuttosto il suo piccolo ruolo è quello di dare il sogno
e il momento di uno straordinario e disobbediente progresso….
è quello di fare di ogni luogo un altro luogo,
e intanto far innamorare e non inorgoglire i suoi abitanti…
Innamorarli del proprio territorio,
rianimato e un po’ trasfigurato, truccato, dal teatro.
Piergiorgio Giacchè
Docente di Antropologia del teatro e dello spettacolo
presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Perugia
Crediamo che il tempo del teatro dovrebbe esser capace di coniugare il tempo dell’approfondimento a quello dell’estro creativo, della suggestione poetica. La principale ragion d’essere di un progetto artistico dovrebbe quindi essere quella di contribuire a creare un pensiero critico, permettere ad ogni individuo di divenire un cittadino responsabile, informato, curioso del mondo. E far tutto questo attraverso pratiche artistiche.
Crediamo, infine, che la ricchezza di un progetto artistico si basi sull’incontro: incontro di campi artistici differenti, incontri tra spettatori ed artisti, incontri tra cittadini, incontri individuali.
Abbiamo quindi cercato di elaborare nuove proposte che permettano un confronto con altri linguaggi oltre a quello prettamente teatrale ed in particolare abbiamo rivolto la nostra attenzione all’ambito letterario e cinematografico.
Dal primo seme fiduciosamente lanciato lo scorso anno, con il progetto ATTAVERSO LA CITTA’ ricco di appuntamenti con i protagonisti della stagione teatrale in diversi luoghi della città, abbiamo iniziato ad intravedere i germogli di collaborazioni nuove che, ne siamo certi, tornando NEL teatro, lo arricchiranno con interventi di elevato livello culturale e di sicura attrazione per quei tanti cittadini che, ci auguriamo, sentono sempre più questo Teatro Abitato, come un luogo familiare e consueto.
Da queste considerazioni è maturato il desiderio di stringere una collaborazione con i Presìdi del Libro, con i quali abbiamo pensato ad una serie di appuntamenti per approfondire la conoscenza di autori letterari e con il Centro Servizi Culturali & Bibliotecari e l’ Ecologico International Film Festival grazie ai quali potremo assistere ad un paio di proiezioni tratte dall’ormai ricco ed articolato archivio del Festival a preludio dell’ edizione successiva.
Presìdi del Libro
Venerdì 27 Gennaio ore 10,00
In occasione del mese della memoria
I FIGLI DEGLI ANNI TERRIBILI
MAURIZIO FUMAROLA – MAURO e SIMONETTA GHEZZI - coautori del libro "Quelli di Brioni" edito da Besa
Protagonista è l’avvocato leccese che, deportato nei lager nazisti appena diciottenne, mantiene intatta la vitalità del ricordo e l’urgenza della narrazione.
Il volume si prefigge lo scopo di offrire, attraverso una sofferta testimonianza e prescindendo dall’ottica di una sola nazione e di un solo schieramento, una visione più completa e un giudizio più equanime sul significato di quanto accadde in quegli anni.
Modera Luisa Ruggio
Venerdì 17 Febbraio ore 19,00
L’ILLUSIONE DEL CAMBIAMENTO
FRANCO UNGARO autore del libro ”Lecce sbarocca” edito da Besa
Tra saggio, racconto autobiografico e testo letterario, uno sguardo su una città troppo spesso irretita dalla propria bellezza, uno sguardo da innamorato dolente e a volte deluso, che, malgrado ciò, si adopera tenacemente per dar linfa a processi di efficace mutamento.
Lunedì 7 Maggio ore 19,00
LA SCUOLA E’ FINITA!
MARCO LODOLI - Il rosso e il blu. Cuori ed errori nella scuola italiana edito da Einaudi collana Super ET
ANDREA BAJANI – Se consideri le colpe / Domani niente scuola – Editi da Einaudi
In via di definizione
Ripartire dalla cultura, ripartire dalla scuola.
In un tempo, come il nostro, sempre più schiacciato sul presente, spesso incapace di trovarne le fila di senso, questo monito arriva da più parti e con sempre maggiore insistenza. Ma davvero la scuola è ancora riconosciuta da tutti come un bene primario di una nazione, come il luogo attorno al quale si organizza una comunità?
Questo appuntamento come occasione per un confronto su un’ emergenza, quella del sistema scolastico, che tocca tutti quanti da vicino e non solo chi, insegnante o genitore, si trova ad affrontarne la complessità per proprie scelte di vita.
Centro Servizi Culturali & Bibliotecari ed Ecologico International Film Festival
Venerdì 8 Giugno ore 19,00
PINK GANG
di Enrico Bisi
Il tema della lotta delle donne per la parità di diritti in India attraverso la storia di una donna
coraggiosa che ha fondato un movimento di lotta molto importante.Sabato 9 Giugno ore 19,00
A MAO E A LUVA
di Roberto Orazi
Un'esperienza bellissima sul tema della condivisione dei libri in uno sperduto villaggio brasiliano.