NARDO' - L’Ecologico International Film Festival, diretto dal regista Roberto Quarta, porta ancora una volta il cinema indipendente internazionale e alcuni dei suoi protagonisti nel Salento confermando la sua attenzione nei confronti delle nuove produzioni che ben esprimono la molteplicità della proposta culturale e sociale del festival, volto alla continua ricerca e promozione di idee e talenti, sia in ambito nazionale che internazionale, che per le loro caratteristiche sono di difficile fruizione attraverso i tradizionali ed omologati canali distributivi.
La manifestazione si terrà, come di consueto, nel centro storico di Nardò tra il 18 ed il 24 agosto prossimi. Lo scenario suggestivo e il cielo stellato di Piazza delle Erbe faranno da scenografia a una settimana di proiezioni. Un momento di svago, ma anche di riflessione: il festival vuole essere un laboratorio partecipato in cui promuovere, attraverso il cinema, un modo di pensare e vivere “ecologico”.
Il Festival, incentrato su un ampio ventaglio di tematiche sociali e ambientali, evita volutamente gli argomenti monotematici nell'intento di educare, coinvolgere e realizzare un cambiamento sociale positivo. L’obiettivo è quello di ispirare un mondo migliore, creare una coscienza e ispirare all'azione positiva.
Realizzata con il contributo del Comune di Nardò e della Regione Puglia, la VI edizione dell’Ecologico International Film Festival conferma le sue scelte di qualità nella programmazione cinematografica e propone un programma ricchissimo con alcune novità, come l’istituzione del nuovo trofeo ufficiale della manifestazione: il “Taurus”, una scultura in bronzo dell’artista Alessandro Kokocinski, raffigurante il toro, simbolo di Nardò.
Tre le sezioni competitive: International Film Competition, Debut Italian Movies e Taranta Movies. Saranno 74, nel complesso, i lavori scelti per contendersi gli ambiti Taurus fra gli oltre 300 film candidati da tutto il mondo, in rappresentanza di 52 nazioni.
Novità anche per la giuria del Festival che sarà composta da famosi rappresentanti del mondo del cinema, dell’economia e della cultura, come il presidente che sarà il Direttore della Fotografia, premio David di Donatello, Fabio Zamarion, la regista Francesca Muci e il manager Valerio Zingarelli.
L’evento partirà domenica 18 agosto, alle ore 21, con la presentazione del Festival e del Taurus a cui seguiranno l’inaugurazione della mostra di opere di Alessandro Kokocinski e la proiezione, fuori concorso, del suo documentario “Alejandro es la vida”.
Il via alla programmazione sarà dato lunedì 19 e proseguirà fino a venerdì 23 con la proiezione dei film, prevista tutti i giorni dalle ore 17 alle ore 19 presso la sala convegni del Centro Servizi Culturali e Bibliotecari e dalle 21 in poi in Piazza delle Erbe, a cui seguirà il dibattito con alcuni autori.
La giornata conclusiva, sabato 24 agosto, prevede la proiezione in anteprima mondiale del documentario di Roberto Quarta “Away from Gaza”, la premiazione dei film vincitori e una serata di gala solidale.
GLI EVENTI
SABATO 17 AGOSTO
H. 10.30 Museo della Memoria e dell’Accoglienza
Lungomare Alfonso Lamarmora - S. Maria al Bagno
-
Conferenza Stampa di presentazione EIFF 2013
Saluto del Vice Sindaco di Nardò Carlo Falangone
Introduzione dell’on. avv. Franco Danieli, presidente del Comitato organizzatore
Presentazione di Roberto Quarta, direttore artistico del Festival
Con la partecipazione di Airan Berg, coordinatore artistico di “Lcce 2019”
-
Inaugurazione della Mostra “La Palestina della convivenza”
Introduce Cinzia Nachira (Jura Gentium)
Presenta Nabil Salameh (Radiodervish)
DOMENICA 18 AGOSTO
H. 20.30 Centro per i Servizi Culturali e Bibliotecari
Via V. Emanuele II - Chiostro dei Carmelitani
-
Inaugurazione della Mostra di Alessandro Kokocinski “TERRA e FUOCO” sculture
Saluto del Vice Sindaco Carlo Falangone
Presentazione di Fernando Mandorino (Artista)
-
Franco Danieli conversa con Alessandro Kokocinski
-
Proiezione del film “Alejandro es la vida” di Alessandro Kokocinski (18’-IT-2009)
-
Presentazione Taurus Award
LUNEDI’ 19 AGOSTO
H. 19.00 Piazza delle Erbe
-
Intervista con Marco Amoretti (Autonauta)
Presentazione del libro “Il mio giro d’Italia in Maserati” di Marco Amoretti
-
Proiezione del film “Odissea nell'Oceano in automobile. 119 giorni sull'Atlantico ... trovarono se stessi inseguendo un sogno” di Marco Amoretti
MARTEDI’ 20 AGOSTO
H. 19.00 Piazza delle Erbe
-
Apereiff con Performance musicale di Alberto Piccinni
Aperitivo Solidale per sostenere Nahla e Musleh vittime dei bombardamenti al Fosforo Bianco.
MERCOLEDI’ 21 AGOSTO
H. 19.00 Centro per i Servizi Culturali e Bibliotecari
Via V. Emanuele II - Chiostro dei Carmelitani
-
Il Cinema incontra il Sociale. Incontro con Maura Crudeli
Presenta Roberto Quarta
GIOVEDI’ 22 AGOSTO
H. 19.00 Piazza delle Erbe
-
Introduzione ecologico-musicale di Alberto Piccinni
-
Il Salento tra Cultura e Spettacolo. Incontro con Airan Berg (Coordinatore artistico di Lecce 2019)
con Paolo Perrone (Sindaco della Città di Lecce), Mimmo Consales (Sindaco della Città di Brindisi) e Marcello Risi (Sindaco della Città di Nardò)
VENERDI’ 23 AGOSTO
H. 19.00 Piazza delle Erbe
-
Smartfuture – Giovani protagonisti di un futuro Intelligente. Incontro con Valerio Zingarelli e l’assessore regionale Guglielmo Minervini
SABATO 24 AGOSTO
H. 21.00 Chiostro S. Antonio
Via Osanna 1
-
Anteprima “Away from Gaza” (in corso di lavorazione)
Breve anticipazione del film “Away from Gaza” di Roberto Quarta
-
Premiazione
Con
Sindaco di Nardò Marcello Risi
Khalil Altoubat (Membro Consulta Araba)
Marco Amoretti
Nabil Salameh
Alessandro Kokocinski
Valerio Zingarelli
Maura Crudeli
-
Closing Party Solidale + Musica dal vivo
Programma delle proiezioni
LUNEDI' 19 AGOSTO
H. 16.00 Chiostro Carmelitani
-
Fairlights di Ilinca Hopfner-HelgeHennIng (Ger 10’ Animaz. 2013) IFC
-
SIMON. Parents and children di Vlad Barbe (Fed. Russa 13' Animaz. 2012) IFC
-
Ultima Chiamata di Enrico Cerasuolo (Norway 52’ Doc 2013) IFC
-
Newcomers di Mariana_Duarte_Oliveira (Bel 17’ Doc 2013) IFC
-
My Island di Martin Zinggl ( Austria 29’ Doc 2011) IFC
-
The Black Queen di Nisvet Hrustic (Bos Herz 21’ Doc 2013) IFC
-
Faces di Said Najmi (Giord 16’ Doc 2012) IFC
-
June di Viplab Majumder ( India 18’ Fic 2012) IFC
H. 20.30 Piazza delle Erbe
-
“Odissea nell'Oceano in automobile. 119 giorni sull'Atlantico... trovarono se stessi inseguendo un sogno” di Marco Amoretti (It 60’ Doc 2012) Fuori Concorso
-
Where is my house? di Matteo Di Calisto (Italia 60’ Doc 2012) IDF
-
La poitrine di Dmytro Bondarchuk (Ucraina 2’ Animaz. 2011) IFC
-
Genesi di Donatella Altieri (Italia 12’ Fic 2012) IDF
-
Matilde di Vito Palmieri (Italia 10’ Fic 2013) IFC
-
L'Incognita di Enrico Muzzi (Italia 22’ Fic 2013) IFC
-
Dear Mr. Ken Loach di Nicola Di Lecce (Italia 30’ Doc 2013) IDF
-
Megalithos Dolmen e Menhir di Antonella Caramia (Italia 110’ Doc 2012) TM
MARTEDI' 20 AGOSTO
H. 16.00 Chiostro Carmelitani
-
Exit K1 di Janis Rafailidou (Greece 15’ Doc 2012) IFC
-
Women di Shahab Ahmadyar (Afganistan 11’ Doc 2012) IFC
-
The Cloud Has Passed over Us di Yaşar Arif Karagülle (Turk 15’ Fic 2012) IFC
-
Feeding 500 di Rafed Alharthi (Emirates 18’ Doc 2012) IFC
-
DNA Dreams di Bregtje Van der Haak (Neth 54’ Doc 2013) IFC
-
Fishermen di Viktoria Marinov (Polonia 79’ Doc 2012) IFC
H. 21.00 Piazza delle Erbe
-
Idropoly di Antonio Faglioni (Italia 10’ Fic 2012) IDF
-
Il giorno che verrà di Simone Salvemini (Italia 65’ Doc 2013) IFC
-
E' nato scemo di Guido Di Paolo (Italia 15’ Fic 2012) IDF
-
L'appartamento di Giulia di Mauro Villani (Italia 14’ Fic 2012) IDF
-
Come un porporato che balla l'hip-hop di Martina Marzagalli (Italia 41’ Doc 2012) IDF
-
Working man blues di Hermes Mangialardo (Italia 5’ Animaz. 2011) IFC
-
Monsters Do Not Exist di Paul Urkijo (Spagna 9’ Fic 2012) IFC
-
Una volta fuori di Renato Chiocca (Italia 11’ Fic 2012) IDF
-
L'Isola di Lorenzo di Enrico Conte (Italia 23’ Fic 2012) IFC
-
Mohamed e il pescatore di Marco Leopardi (Italia 54’ Doc 2012) IFC
MERCOLEDI' 21 AGOSTO
H. 16.00 Chiostro Carmelitani
-
Amazzonia: nel nome della Madre Terra di Giorgio Cingolani (IT 50’ Doc 2012) IFC
-
Denok & Gareng di Dwi Sujanti Nugraheni (Indonesia 89’ Doc 2012) IFC
-
The Visit di Fany De La Chica (Esp 52’ Doc 2013) IFC
H. 21.00 Piazza delle Erbe
-
Istinti di Davide Pellegrino (Israele 15’ Fic 2013) IDF
-
Sconosciuti di Tommaso Landucci (Italia 11’ Fic 2012) IDF
-
Tracos no lixo di Angelo Maci (Brasile 47’ Doc 2012) IDF
-
Running water di Jean Michel Rolland (Francia 6’ Doc 2012) IFC
-
Life and Hereafter di Khaled Khella (Egitto 4’ Doc 2012) IFC
-
Deus et Machina di Koldo Almandoz (Spagna 8’ Fic 2012) IFC
-
What remains di Liv Scharbatke (Germania 6’ Fic 2012) IFC
-
Game Over di Seyed Mohsen Pourmohseni Shakib (Iran 4’ Animaz. 2012) IFC
-
Dreaming apecar di Dario Leone (Italia 16’ Fic 2013) IFC
-
God Save the Green di A. Rossi, M. Mellara (Italia 72’ Doc 2012) IFC
-
Vik Utopia. L'omicidio di Vittorio Arrigoni di Anna Maria Selini (Italia 52’ Doc 2012) IFC
GIOVEDI' 22 AGOSTO
H. 16.00 Chiostro Carmelitani
-
Michael Pollan's Food Rules di M. Jacimovic,B. Detalle (Serbia Montenegro 2’ Animaz. 2012) IFC
-
Haiti nella Terra di Annamaria Gallone (IT 21’ Doc 2013) IFC
-
Passive House: A Building Revolution di Faith Morgan (USA 45’ Doc 2013) IFC
-
Andiamo in pace di Ruggiero Cilli (IT 30’ Doc 2013) IFC
-
Agua Bendita di Octavio Guerra (CostaRica 82’ Doc 2013) IFC
H. 21.00 Piazza delle Erbe
-
L'uomo col cappello di Federico Alotto (Italia 115’ Fic 2013) IDF
-
Arcipelaghi di Martin Errichiello (Italia 18’ Doc 2013) IDF
-
Lucciole per lanterne di Stefano Martone (Italia 42’ Doc 2013) IDF
-
The Sweet Life di Maureen Walshe (Irlanda 3’ Doc 2013) IFC
-
Calle Cortes di Antonella Deplano e Stefano Ricci (Italia 44’ Doc 2012) IFC
-
Natura morta in giallo di Carlo Michele Schirinzi (Italia 21’ Doc 2012) TM
VENERDI' 23 AGOSTO
H. 16.00 Chiostro Carmelitani
-
The Assistant di David Guiraud (Italia 15’ Fic 2012) IFC
-
E-Wasteland di David Fedele (Austria 20’ Doc 2012) IFC
-
Good Garbage di A Ushpiz, S. Shlam (Austria 91’ Doc 2012) IFC
-
Volo in ombra di Olmo Cerri (Svizzera 52’ Doc 2013) IFC
H. 21.00 Piazza delle Erbe
-
La ballata dei precari di Silvia Lombardo (Italia 82’ Fic 2012) IDF
-
Oroverde di Pierluigi Ferrandini (Italia 15’ Doc 2012) TM
-
Nero d'Italia di Valeria Castellano (Italia 52’ Doc 2012) IDF
-
Complicit di Gavin Hoffman (Italia 4’ Anmaz. 2013) IFC
-
L'acqua e la pazienza di Edoardo Leo (Italia 15’ Fic 2011) IDF
-
La realtà al contrario di Daniele Cini (Italia 7’ Fic 2012) Fuori Concorso
-
Dea Bendata di Ivan La Ragione (Italia 10’ Fic 2012) IFC
-
Palabras pendientes di Juan Carlos Guerra (Spagna 11’ Fic 2013) IFC
-
Learning to fish di Teemu Auersalo (Irlanda 4’ Animaz. 2012) IFC
-
Second Wind di Sergey Tsyss (Fed. Russa 7’ Fic 2012) IFC
-
Quagga di Tatiana Olga Poliektova (Fed. Russa 2’ Animaz. 2012) IFC
-
One Way Ticket to Paradise di Thor Arnarsson (USA 5’ Fic 2013) IFC
-
Nomos di Andrea Gadaleta Caldarola (Italia 29’ Fic 2012) IFC
SOSTENIAMO L’ECOLOGIA INVESTENDO SUL CAMBIAMENTO DELLE NOSTRE ABITUDINI DI VITA QUOTIDIANE
Promosso da
REGIONE PUGLIA
COMUNE DI NARDO’
Con il Patrocinio di
UNIVERSITA’ AL QUDS DI GERUSALEMME
UNIVERSITA’ BIR ZEIT DI RAMALLAH
ALTERNATIVE INFORMATION CENTER DI GERUSALEMME
Sponsor
FONDAZIONE VALERIO ZINGARELLI
Partner
MEMOPAL
CENTRO PER I SERVIZI CULTURALI E BIBLIOTECARI DEL COMUNE DI NARD0’
OFFICINEMA
COOL CLUB
LIBLAB
KAMA
Gemellato con
Thess International Short Film Festival di Salonicco
The Doc Village Festival di Milano
Rete del Caffè Sospeso
Cinema Elio di Calimera
Organizzato da
Associazione Culturale Contemporary Art Addiction – Lecce
Contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
INDICE
Il nuovo E.I.F.F. di Franco Danieli
Una Fondazione “a misura d’uomo”di Valeri Zingarelli
Il Cinema di domani di Roberto Quarta
Marco Amoretti
Maura Crudeli
Alberto Piccinni
Mostra fotografica “La Palestina della Convivenza”
Away from Gaza di Roberto Quarta
Campagna di sostegno alle vittime del Fosforo Bianco
Luoghi, premi e giuria
Comitato d’Onore
Comitato Organizzatore e Staff
IL NUOVO E.I.F.F.
L’Italia è il paese dei festival. È sufficiente una rapida ricerca in rete per scoprire che quasi in ogni comune si svolge una manifestazione cinematografica, con una straordinaria varietà di suggestive denominazioni.
Il cinema è indubbiamente da oltre un secolo ormai una delle forme più diffuse di cultura e di spettacolo nella società moderna e contemporanea; ecco il tema: Cultura e Spettacolo.
Moltissimi di questi eventi in Italia, e anche in Puglia e nel Salento, generosamente finanziati da istituzioni pubbliche, sono puro spettacolo, a volte avanspettacolo, decine di premi, decine di ospiti, fuochi di artificio e cotillons.
L’E.I.F.F. al contrario, nel panorama festivaliero si colloca con coerenza tra i pochi eventi culturali di alto profilo; ne è riprova l’alto numero di partecipazioni (quest’anno, nella sua sesta edizione 302 film provenienti da 52 nazioni) e la disponibilità di molte personalità a fare parte del Comitato d’Onore e, per alcune, ad essere presenti nel corso della rassegna.
L’E.I.F.F. è Cultura per le tematiche proposte: “che trattino in termini di attualità il rapporto tra le comunità sociali e tra queste con l'ambiente; che tutelino e promuovano i diritti umani, la democrazia pluralista e lo stato di diritto; che favoriscano la presa di coscienza e la valorizzazione della identità e della diversità culturale nel mondo, della convivenza tra diversi popoli, religioni ed etnie; che indichino soluzioni comuni ai problemi delle società contemporanee”.
L’E.I.F.F. è Cultura per il coinvolgimento delle scuole e degli studenti che: “attraverso la realizzazione delle loro opere video possono lasciare una traccia tangibile del loro contributo alla trasformazione culturale. La scuola diventa così lo spazio di costruzione culturale entro il quale nuove e più giuste regole possono essere introdotte affinché si modifichino i comportamenti verso la natura, l'ambiente, il paesaggio e gli altri esseri umani”.
L’E.I.F.F. è Cultura perché è il prodotto del lavoro gratuito, della convinzione e della passione di quanti lo hanno creato e continuano con enormi sacrifici a sostenerlo, assieme alla sensibilità e disponibilità del Sindaco e della Città di Nardò.
Con la sesta edizione l’E.I.F.F. inizia un nuovo percorso, che lo porterà sempre di più ad assumere quel rilievo sul piano nazionale ed internazionale che si è conquistato e pienamente merita.
Franco Danieli
Presidente del Comitato Organizzatore dell’EIFF
Una Fondazione “a misura d’uomo”
La nascita della Fondazione Valerio Zingarelli – ONLUS rappresenta il coronamento di lunghi anni di iniziative e interessi nel “sociale”. In primis per gli emarginati, i discriminati, le vittime di violenza, i disabili.
Ma “sociale”, per quanto mi riguarda, vuol dire anche contribuire a realizzare direttamente progetti per una migliore qualità della vita di tutti. Il che vuol dire la diffusione della cultura della conoscenza dell’ambiente, delle risorse naturali, della convivenza negli ambienti urbani e nelle giungle d’asfalto e cemento……
Quando mi è stato presentato l’Ecologico International Film Festival ho visto con entusiasmo la possibilità di coniugare le diverse anime che mi appartengono: la passione per il cinema come forma d’arte, l’amore per la natura e per il pianeta Terra abitato oggi da 7 miliardi di persone e la mia passione per la scienza e la tecnologia, che in realtà rappresentano la mia forma mentis, il mio imprinting e….. la mia professione.
Negli ultimi anni mi sono dedicato a studiare e a sviluppare le migliori e più innovative tecnologie per la realizzazione di quelle che oggi sono chiamate le “smart city”, termine con cui intendiamo le città a misura d’uomo, sostenibili sia per quanto riguarda la produzione e il consumo delle risorse energetiche, sia per quanto riguarda la mobilità, i materiali, la minimizzazione dell’inquinamento dell’ambiente naturale. Ma “smart” anche perché devono essere inclusive e non discriminanti per tutti, perché devono dare a tutti i migliori mezzi e metodi di informazione, di comunicazione, di “edutainment”, di protezione e sicurezza.
Il tema delle “smart city” può rappresentare una formidabile opportunità di sviluppo e lavoro, a cominciare dai giovani, che sono chiamati a ideare e sviluppare soluzioni innovative nei mille settori e servizi che compongono il nuovo paradigma di convivenza urbana. Il mezzo di comunicazione e informazione, e in particolare il cinema e le forme di espressione tramite immagini e video, anche nelle loro forme più nuove, dal web ai social network agli smartphone, appartengono a tale paradigma e permetteranno di diffondere la conoscenza e la partecipazione allo sviluppo di un futuro di alta qualità.
Valerio Zingarelli
Presidente della Fondazione “Valerio Zingarelli”
Main Sponsor del Festival
Il cinema di domani
Mi chiedo, spesso, se la crisi economica modificherà il nostro modo di fare le cose, se cambierà le nostre abitudini di vita quotidiane. Mi domando se ci saranno ancora le grandi industrie, le grandi banche, le colossali catene d’ipermercati. Se esisterà il multisala e se ci sarà ancora l’industria del cinema.
Io mi auguro che ci sia un cambiamento!
Anche se ci vorrà tanto tempo, il cambiamento dell’attuale modello economico è l’unica vera opportunità che ci viene offerta dalla crisi.
Immagino un futuro dove la parola “sostenibile” non sia più coniugata solo con “sviluppo”, immagino la ricchezza di un Paese misurata in BIL (Benessere Interno Lordo) e non in PIL. Immagino una società fondata su un patto di solidarietà fra i cittadini che hanno stessi diritti e stessi doveri. Immagino un sistema economico basato su crediti e debiti, nel quale il “tempo” sia scambiato come valuta. Immagino (e qui mi rendo conto di dirla grossa) un tetto alla ricchezza individuale. Immagino una società che premi e realizzi le idee intelligenti che favoriscono lo sviluppo e il benessere della collettività. Immagino un cinema artigianale, vicino alle persone, che ricostruisca la memoria collettiva e culturale dei luoghi. Ma soprattutto un cinema che favorisca il professionismo e alieni il divismo. Un cinema, per dirla alla Zavattini, che vada incontro all’uomo. Un cinema che sia misurato attraverso la qualità e la pregevolezza dei contenuti e delle immagini e non attraverso gli incassi al botteghino.
Aggiungo, vorrei un cinema senza botteghino!
Siamo arrivati alla sesta edizione e continuiamo a essere dei sognatori! Crediamo ancora molto nell’EIFF e ci mettiamo sempre tanto impegno ed entusiasmo nel realizzarlo.
Se siamo sopravvissuti alla crisi, lo dobbiamo solo al fatto che, in modo lungimirante, abbiamo sin dall’inizio applicato un modello organizzativo sostenibile che consente di fare molto con poche risorse.
Dallo scorso anno il Comune di Nardò ci ospita presso il Centro per i Servizi Culturali e Bibliotecari, dove ha sede l’Archivio Filmico del Festival che raccoglie ormai oltre mille film. E tutto questo lo dobbiamo al sindaco Marcello Risi e al vicesindaco Carlo Falangone che, credendo nel nostro progetto culturale, ci sostengono in maniera forte e determinata.
Quest’anno il Festival presenta importanti novità. Innanzitutto è cambiata l’organizzazione.
Franco Danieli è colui che, presiedendo il Comitato Organizzatore del Festival, ci guida con la sua esperienza e le sue idee. È lui che ha portato (o ha convinto?) Fabio Zamarion, storico Direttore della Fotografia di molti film di Tornatore (compreso l’ultimo “La migliore offerta” con Jeoffrey Rush), ad accettare la responsabilità di presiedere la Giuria dell’EIFF.
Un’altra novità è rappresentata dal Comitato d’Onore che, composto d’importanti personalità del cinema, della cultura e del giornalismo, promuove il festival in Italia e nel Mondo.
Ancora, abbiamo introdotto due nuove sezioni di concorso che arricchiscono il parterre delle preesistenti. Da quest’anno c’è la sezione per le opere prime e seconde del Cinema Italiano, denominata “Italian Debut Film”, e poi c’è quella, chiamata “Taranta Movie”, per i film sulle tradizioni popolari della cultura salentina.
Però, la novità più eclatante di questa edizione è il trofeo: il Taurus Award. Eh si, abbiamo un nuovo trofeo che caratterizzerà, d’ora in poi, l’Ecologico International Film Festival e che campeggia sul logo dell’EIFF (nuovo anch’esso).
Il Taurus è una pregevole scultura bronzea dell’artista Alessandro Kokocinski, che ringrazio per aver realizzato e donato al festival l’opera che da questa edizione diventa il premio ufficiale dell’EIFF.
Per gli altri trofei in palio, ringrazio Franco Valente per aver realizzato e donato il trofeo del Taranta Movie e Marco Calogiuri per aver realizzato il Mer Khamis, il trofeo che da quest’anno sarà assegnato come premio della critica.
A proposito di Juliano Mer Khamis, da quest’anno un caro amico del festival, Khalil Altoubat (presente nell’edizione 2011 durante gli incontri per ricordare Juliano), ci sostiene nel Comitato Organizzatore.
Senza avvedermene sono giunto ai ringraziamenti, ma devo ancora annunciare un’altra novità: il premio più importante, quello assegnato al miglior lungometraggio, si chiamerà Taurus “Fondazione Valerio Zingarelli”.
Valerio Zingarelli, membro del Comitato d’Onore del Festival, ha creduto nella nostra proposta culturale e ha voluto sostenere l’EIFF. Per questo lo ringrazio a nome di tutto lo staff.
E, a proposito di Staff, vorrei ringraziare: Mauro Vaglio che sin dalla prima edizione offre un grande sostegno logistico e affettivo al festival, Stefano Conte che già dalla scorsa edizione ha apportato una grande trasformazione al festival contribuendo a renderlo più innovativo e conosciuto nel mondo, Roberto Randazzo e Anna Lopalco che sin dalla prima edizione concorrono, attraverso il web il primo e la grafica la seconda, a far conoscere e riconoscere il festival, Fernando Mandorino, new entry che cura e organizza la mostra di Alessandro Kokocinski, Cinzia Nachira che introduce la mostra sulla Palestina realizzata da Awiyya – Onlus, Nabil Salameh che presenta la mostra sulla Palestina realizzata da Awiyya – Onlus, Andrea Pisacane, altra new entry, che da quest’anno ci aiuta nell’editing e nella post produzione video con grande professionalità e competenza. E, infine, ringrazio la giuria del festival composta da: Fabio Zamarion, Pippo Affinito, Franco Danieli, Francesca Muci, Andrea Pisacane, Alfredo Quarta, Gabriele Russo, Mauro Vaglio e Valerio Zingarelli.
Anche quest’anno il festival propone tante idee per il cambiamento, i seminari, gli incontri con gli autori, la presentazione di libri, la campagna contro i bombardamenti e, naturalmente, i film. Tantissimi film provenienti da 32 paesi del mondo … ovviamente, senza botteghino!!!
Roberto Quarta
Direttore dell’EIFF
Marco Amoretti
Nell'immaginario collettivo sono gli «autonauti». Ma il termine, nella sua sintesi, non riesce a dare contezza dello spessore tecnico e, ancor di più morale, dell’impresa straordinaria che, oltre 14 anni fa, portò Marco Amoretti e Marco De Candia, residenti a Fosdinovo, da Las Palmas (alle isole Canarie) fino alla Martinica (nelle piccole Antille).
Compirono il «viaggio» in auto: 119 giorni di navigazione, dal 4 maggio al 31 agosto 1999, tra calme piatte, tempeste e la coda di un uragano, a bordo di una vecchia Ford Taunus e una Passat Volkswagen, adattate nel giardino di casa, a Fosdinovo, per affrontare il mare, tra «iniezioni» di polistirolo espanso, siliconature, posa sul tetto di zattere pneumatiche e l’approntamento di rudimentali attrezzature funzionali ad issare piccoli stracci di vela. Quei ’lenzuoli’ destinati a catturare ciò che, per loro, costituiva l’unica garanzia di essere trasportati verso Ovest: l’Aliseo di Nord Est. Obiettivo: mettere piede sulle sponde occidentali dell’Oceano Atlantico. Dove? In quanto tempo? A quale prezzo? Per Marco Amoretti e Marco De Candia erano, quelli, interrogativi secondari, che comunque non dovevano preoccuparli più di tanto.
L'importante era prendere il largo, assecondare il sogno compulsato nelle loro menti, nel loro cuore, da Giorgio, il padre di Marco, che per una vita ha anche ragionato attorno alla fattibilità dell’impresa, per dovervi poi, all’ultimo, rinunciare, sotto l’incalzare di un cancro.
La Nazione, 08/gen/2012
Maura Crudeli
Nata a Gorizia l’8 settembre 1973, si è laureata in Sociologia con 110 e lode, presso l'Università "La Sapienza" di Roma e ha conseguito un Master di II livello in Tutela Internazionale dei Diritti Umani.
Ha concluso una serie di corsi di specializzazione all'Universidad Complutense de Madrid in Cooperazione Internazionale e Gestione di progetti di sviluppo sostenibile.
Da diversi anni si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica attraverso l'organizzazione e il coordinamento di vari eventi culturali e sociali sui temi delle minoranze etniche, dell'autodeterminazione dei popoli e della violazione dei diritti umani.
Nasce come sociologa della comunicazione e mass media ed applica tali competenze nel mondo della comunicazione sociale e del mondo digitale. Esperta in ideazione e creazione di contenuti multimediali, elabora strategie comunicative per la generazione di traffici massivi nei siti web attraverso la creazione di comunità d’interesse e di competizione, lo studio di social game e la produzione di contest creativi.
Oggi è Presidente di Esc, Ethical Social Communication, dove ricopre ruoli di project management e ricerca degli ambiti di integrazione tra comunicazione di massa e social network. Ama definirsi un’antropologa visuale esperta nel coolhunting, realizza documentari e campagne di sensibilizzazione per diverse istituzioni e grandi organizzazioni non governative (Unhcr, Unicri, Navdanja, Iscos-Cisl, Ministero Affari Esteri), individua nel mondo virtuale, con gli strumenti della ricerca e le metodologie dell’investigazione sociale, i fattori di successo e di novità della comunicazione vincente.
Alberto Piccinni
Alberto Piccinni aka ibn kalb nasce nel Capo di Leuca e attualmente si dedica a diversi progetti di cooperazione culturale nelle vesti di educatore, musicista, curatore del suono o project manager.
"Arte, musica ed impegno sociale sono un corpus unico, convinzione etica ed estetica che lo ha portato a lavorare in mille zone del mondo" (Francia, Portogallo, Campi profughi Saharawi, Argentina, Egitto, Germania, Spagna, Irlanda oltre ovviamente all'Italia).
Laureato all'Università di Bologna, nasce chitarrista ma costruisce e utilizza molti strumenti non convenzionali ottenuti con materiali di risulta effettuando sonorizzazioni, performance, laboratori e interazioni con le arti visive, il teatro, il cinema. La ricerca nel linguaggio estemporaneo, nell'utilizzo di strumenti homemade (talvolta realizzati direttamente durante le performance) sono aspetti che conferiscono imprevedibilità alle esibizioni e ai lavori.
qui i suoi lavori
https://sites.google.com/site/albertopiccinni/home/musicperformance
La Palestina della convivenza non è né uno slogan né un’utopia. La Palestina della convivenza è un accaduto al tempo stesso lontano e vicino. La Palestina della convivenza non è una forzatura, è un percorso che abbiamo costruito attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta e di chi l’ha fotografata. Per conoscere un paese bisogna penetrare dentro lo sguardo di chi l’ ha vissuto, occorre accompagnare le sue genti nel quotidiano, mentre lavorano, mentre cantano, mentre sorridono, mentre soffrono o mentre resistono. Chi guarda gli scatti è doppiamente privilegiato. Non soltanto perché si esamina chi fotografa e chi viene fotografato, ma lo si fa soprattutto a posteriori. Perciò gli scatti sono stati raccontati nel loro intimo da didascalie che ne descrivono la biografia e ne sottoscrivono il contesto storico, culturale, politico e antropologico, che nella mente di chi fotografa e soprattutto di chi viene fotografato non è mai percepito nella sua totalità. Le persone e “le cose” ritratte in questi scatti hanno consegnato alla storia una testimonianza unica quanto veritiera per il solo fatto di essere stati fotografati. Le persone si possono mettere in posa per il tempo di uno scatto, ma ciò che le fotografie ritraggono è un mondo reale che esiste ancor prima che la fotografia lo immortali, anzi la fotografia e il fotografo sono proprio attratti da quel mondo che li precede. La Palestina della convivenza è una terra ricca e ospitale che vive e fa vivere le sue genti. Negli scatti di Karima Abud, la fotografa palestinese che visse a Nazareth fra il 1896 e 1955, incontriamo i volti della Palestina colta e borghese, emancipata e aperta alla vita e alla modernità. Negli scatti di Felix Bonfils scopriamo la Palestina urbana e rurale, con i suoi campi coltivati, con le sue fortificazioni maestose, con la sua varietà di persone e etnie. Nell’archivio Assebat Association abbiamo una panoramica di una Palestina che cammina a braccetto con la modernità. Tutti gli scatti si erigono a testimoni parziali e inconfutabili di un paese vivace, inserito nel suo contesto regionale e internazionale, soggetto, come è naturale che sia, al flusso e riflusso di civiltà e culture. Questo Percorso Fotografico, il più possibile documentato storicamente, ha l’intento di fornire informazione. Nulla è stato aggiunto né manomesso, è stato solamente letto a voce alta ciò che altri hanno scritto e hanno fotografato. Sarebbe legittimo chiedersi se si ha il diritto di riesumare quei volti, quei paesaggi e quelle vite, ma forse alla fine non è di diritto che si tratta bensì di dovere. Il dovere di ridare memoria alla memoria. Il dovere etico di riportare alla luce delle narrazioni che a lungo sono state accantonate. La storia è una cosa seria e complessa, ecco perché bisogna andare a cercarla nei dettagli, non nelle gesta degli eroi e dei conquistatori, ma nelle mani di chi coltiva la speranza, negli sguardi di chi è ebbro di vita, nella fatica di chi ara la terra e accudisce l’olivo. Gli scatti senza parola alcuna gridano la loro verità, parlano alla nostra coscien- za, denunciano il nostro distacco e la nostra indifferenza. Ci chiedono : dov’è ora la Palestina della convivenza?
Rabii El Gamrani
Away from Gaza
(Lontani da Gaza)
Nahla e Musleh sono i protagonisti di “Away from Gaza”, il film che racconta l’odissea di questi due fratelli.
Nahla Abu Sweireh, 36 anni, laureata in lingue e letteratura araba all’università Al Azhar di Gaza. Periodicamente riusciva a strappare dei piccoli contratti d’insegnamento, ma era prevalentemente una disoccupata.
Musleh Abu Sweireh, 28 anni, frequentava la facoltà di Studi islamici all’università Islamica di Gaza.
Entrambi abitavano con la famiglia composta dai genitori e da 7 figli.
Musleh era l’unico figlio maschio e la sua nascita, avvenuta dopo quella di sei figlie, è stata salutata come una benedizione dal padre che desiderava tanto avere almeno un figlio maschio.
Vivevano nella striscia di Gaza, a Nuseirat, un piccolo villaggio a sud di Gaza City.
Il 27 dicembre 2008 gli israeliani hanno lanciato una spaventosa e crudele offensiva sulla striscia di Gaza.
Spaventosa per l’impiego di un contingente bellico costituito da forze navali, aeree, terrestri, droni e migliaia di uomini perfettamente addestrati (l’esercito israeliano è considerato il più forte per addestramento tecnologico), mezzi d’assalto modernissimi e l’utilizzo strategico di bombardamenti di copertura per le truppe che invadevano Gaza. A tutto questo spiegamento di forze rispondeva il “braccio armato” di Hamas, costituito da poco più di un migliaio di uomini male armati, male equipaggiati e, c’è addirittura chi sostiene, pure male assortiti.
L’offensiva è stata crudele perché gli israeliani hanno utilizzato armi “non convenzionali” per bombardare Gaza. In particolare, non hanno lesinato il fosforo bianco. Migliaia di “Mani di fuoco” ne hanno incendiato i cieli di giorno e di notte nell’arco di 22 giorni di operazione militare.
Il fosforo bianco, il cui uso è considerato sempre ingiustificabile per le conseguenze gravissime che causa ai feriti, è stato utilizzato a Gaza prevalentemente per illuminare durante gli attacchi notturni. Ma, durante il giorno, è servito in maniera funzionalmente strategica per colpire gli abitanti e aumentare il numero dei feriti. Il fosforo bianco, infatti, può colpire in diversi modi. Quando è sparato dall’alto con i traccianti esala anidride solforosa estremamente tossica e corrosiva. Un fumo bianco che crea una densa cortina che penetra nelle case e non lascia scampo ai civili rifugiati nelle proprie abitazioni. I pezzetti di fosforo bianco che ricadono sul terreno dopo un po’ smettono di fumare e si trasformano in comuni sassolini bianchi. Questi, al contatto con l’acqua, si riattivano ritornando a esalare fumo nocivo fino a che non si esaurisce il fosforo. Se un bambino, per gioco, raccoglie un sassolino di fosforo bianco, scambiandolo per un comune sasso, con l’umidità delle mani riattiva il fosforo che si trasforma in acido solforico. Il fosforo ulcera la pelle e penetra in profondità fino a consumare la carne e lasciare le ossa scoperte.
Il “braccio armato” di Hamas, dal 18 giugno al 26 dicembre 2008, mediante il lancio di razzi Kassam dalla striscia di Gaza alla volta di Israele, ha ucciso 3 civili israeliani e 2 civili di Gaza.
Nei 22 giorni in cui si è protratta l’operazione “Piombo fuso”, secondo le fonti israeliane, sono stati 1166 i palestinesi uccisi.*
Una tale sproporzione non può non balzare all’occhio. Ma, non più a quelli di Nahla e Musleh che li hanno persi proprio durante uno dei bombardamenti al fosforo bianco in corso durante questa terribile operazione.
Nahla e Musleh pensavano di essere al sicuro a casa mentre le “dita di fuoco” abbracciavano con la loro carezza mortale il cielo di Nuseirat. Dopo pochi secondi dalla caduta di una bomba al fosforo nei pressi della loro abitazione, appena il fumo penetrò in casa, i loro occhi furono “consumati” dalle infernali esalazioni e il buio calò come un drappo ineluttabile sulla loro vita.
L’Autorità Nazionale Palestinese li ha aiutati a trovare cure mediche in Italia sostenendoli nei lunghi e ricorrenti ricoveri presso l’Ospedale Forlanini di Roma.
Oggi Nahla e Musleh, a distanza di quattro anni, hanno ricominciato a vedere grazie a uno speciale trattamento protesico frutto dell’ingegno italiano.
Il film è ancora in fase di montaggio e non vi racconto altro perché mi aspetto che veniate a vederlo.
Per dare una mano a Nahla e Musleh abbiamo dato vita a una campagna di raccolta fondi a cui vi invitiamo ad aderire.
Abbiamo stampato una T-shirt molto simpatica dal titolo “Non sempre il fosforo fa diventare più intelligenti”, illustrata dal grafico Matteo Guiotto che ha donato l’immagine del cervello con la miccia accesa.
Acquistando la T-shirt anche tu aiuterai Nahla e Musleh a ritornare a Gaza.
Roberto Quarta
Regista di “Away from Gaza”
*Tutti i dati citati sono tratti dal“Rapporto Goldstone sui crimini di guerra israeliani a Gaza”.
Campagna di sostegno alle vittime del Fosforo Bianco
Il futuro di Nahla e Musleh non è semplice. Certamente, riacquisteranno la vista, ma non perfettamente. Trattandosi di protesi oculari avranno bisogno a vita di cure specialistiche e di altri interventi chirurgici. Noi abbiamo pensato di aiutarli, se anche tu vorrai sostenerli ti basterà acquistare una maglietta sul sito www.eiff.it oppure scrivendo a:
Associazione Culturale Contemporary Art Addiction
P.le Grosseto, 8
73100 LECCE
La raccolta fondi non ha un termine, quindi ogni qual volta vorrai far un regalo “intelligente” potrai donare la nostra T-Shirt “intelligente” e aiuterai Nahla e Musleh.
Tutti i contributi saranno versati presso l’Ambasciata Palestinese di Roma che sostiene e si occupa delle loro esigenze. Attualmente, il nostro obiettivo è quello di aiutare Nahla e Musleh ad andare a vivere insieme. Attualmente Nahla è ospitata da una famiglia italiana e Musleh vive con altri nove ragazzi in un seminterrato. Le condizioni abitative di Musleh sono certamente peggiori di quelle di Nahla, ma entrambi sentono l’esigenza di ricostruire il “senso” di una famiglia e di abitare sotto lo stesso tetto, per ricominciare daccapo a vivere.
Ti ringraziamo per tutto ciò che riuscirai a fare per loro.
Luoghi del Festival
Piazza delle Erbe - Nardò
Chiostro dei Carmelitani - Nardò
Chiostro di S. Antonio - Nardò
Museo della Memoria e dell’Accoglienza – S. Maria al Bagno
GIURIA DEL FESTIVAL
Presidente
Fabio Zamarion (Direttore della Fotografia)
Componenti
Pippo Affinito (Direttore della Fotografia)
Franco Danieli (Presidente C.O. EIFF)
Francesca Muci (Regista-Sceneggiatrice)
Andrea Pisacane (Editor & Postproduction)
Alfredo Quarta (Giornalista)
Roberto Quarta (Filmaker)
Gabriele Russo (Kama Production)
Mauro Vaglio (CSCB-Nardò)
Valerio Zingarelli (Fondazione Zingarelli)
PREMI
Taurus Fondazione Valerio Zingarelli per il miglior lungometraggio
Taurus per il miglior mediometraggio
Taurus per il miglior cortometraggio
Taurus per il miglior Italian Debut Film
Taranta per il miglior film sulla cultura popolare tradizionale salentina
Mer Khamis Award per il miglior film selezionato dalla critica
L'ingresso alle proiezioni,la partecipazione agli eventi artistici, agli incontri e ai seminari sono gratuiti
COMITATO D’ONORE
Daniele Cini - Regista e documentarista, premio Globo d'oro 2009
Maura Crudeli - Filmmaker, sociologa della comunicazione
Annamaria Esposito - Giornalista Rai News 24
Luigi Faccini - Regista e critico cinematografico
Duilio Giammaria - Giornalista e inviato speciale Rai
Giuseppe Giulietti - Giornalista RAI e portavoce di Articolo 21
Alessandro Kokocinski - Pittore, scultore e scenografo
Mario Nanni - Giornalista parlamentare
Moni Ovadia - Attore teatrale, scrittore e compositore
Marina Piperno - Produttrice cinematografica
Renzo Rossellini - Produttore cinematografico e regista
Sergio Rubini - Attore e regista,
Franco Scaglia - Scrittore, giornalista e pubblicista italiano, Presidente di Rai Cinema
Gian Paolo Vallati - Regista
Rosa Villecco Calipari - Parlamentare della Repubblica
Fabio Zamarion - Direttore della fotografia premio David di Donatello
Valerio Zingarelli - Presidente Fondazione Valerio Zingarelli Onlus
Comitato Organizzatore
Presidente
Franco Danieli
Si è occupato e si occupa, tra l’altro, di promozione della cultura italiana nel mondo - www.francodanieli.it
Componenti
Khalil Altoubat
Produttore, Responsabile EIFF per il Cinema Arabo
Stefano Conte
Fondatore di Officinema si occupa di produzione filmica - http://www.officinema.eu
Luigi De Luca
Vice presidente della Fondazione Apulia Film Commission - http://www.apuliafilmcommission.it
Francesca Muci
Regista, sceneggiatrice e scrittrice
Roberto Quarta
Filmaker, ideatore e Direttore dell'EIFF
Marcello Risi
Sindaco di Nardò - http://www.comune.nardo.le.it/
Mauro Vaglio
Direttore dell'Archivio Filmico dell'EIFF
Staff
Direzione artistica: Roberto Quarta
Direttore di Produzione: Stefano Conte
Segreteria organizzativa: Mauro Vaglio
Curatore Sezione Cinema: Vito Garramone
Curatore mostra di Alessandro Kokocinski: Fernando Mandorino
Curatrice eventi sulla questione araba: Cinzia Nachira
Curatore Apereiff: Pierpaolo Lala
Webmasters: Roberto Randazzo
Grafica Sito web: Anna Lopalco
Grafica Stampa: Fernando Mandorino
Editor e Post-production: Andrea Pisacane
Comunicazione e Ufficio Stampa: Stefano Conte