NARDO' - “Il mio impegno e quello dei miei collaboratori è semplicemente finalizzato ad onorare il genio artistico di Lucio Battisti affinché resti per sempre, nel cuore, nell’anima”.
Il cuore è quello immenso di Maurizio Leuzzi che, quindici anni fa e ad un solo mese dalla scomparsa del suo “migliore amico”, decise di mettere in piedi una manifestazione che, tra sontuose edizioni e anni di errante testimonianza, non ha mai fatto mancare il tributo alla memoria del cantautore di Poggio Bustone.
Stasera siamo a quindici, con la partecipazione straordinaria dell'artista che riceverà il premio dopo Bruno Lauzi, Formula 3, Francesco Libetta, Paolo Belli, Ettore Romano, Mario Lavezzi, Loredana Bertè, Mariella Nava, Marcello Cirillo, Veronica Piris, Antonino, i Dik Dik, Simone Cristicchi, Antonella Ruggiero, Alberto Fortis.
Sarà Ron a salire sul palco neritino alle 20.30 nell'edizione che festeggerà i settant'anni dalla nascita di Battisti e la scelta pare davvero azzeccata perché proprio Rosalino Cellamare, vero nome dell'artista, è evidentemente un cultore di quella fase maggiormente ermetica del cantautore tanto da interpretare la splendida “Le cose che pensano”, brano incluso nell'album Don Giovanni.
“Si tratta di un periodo che divise i fan di Battisti – dice Leuzzi – ma che è interessante e stimolante da riscoprire”. Praticamente inedito per molti estimatori legati alla musica immortale di Emozioni, I giardini di marzo, La canzone del sole, Acqua azzurra acqua chiara, il sodalizio con il poeta Pasquale Panella paga dazio allo storico “gemellaggio” di Battisti con un genio della musica leggera italiana, il mitico Mogol.
Partecipano Carla Casarano, "Il Peccato di Eva", Luciano Carlino, Giulia Marzano e Marzia Presta, Veronica Granatiero, Alex Zuccaro, Tommaso Zuccaro. Presenta Giuseppe Ienuso mentre l'orchestra sarà diretta dal maestro Antonio Palazzo.
Il premio è una maiolica dipinta a mano dall'artista neritino Marcello Malandugno e, anche quest'anno, la serata porrà un'attenzione particolare per la solidarietà, con un progetto in collaborazione con la Fidas di Nardò guidata dal presidente Salvatore De Razza. L’evento godrà del sostegno e del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Nardò.
In attesa della festa nello scrigno barocco della piazza splendida di Nardò, l'omaggio finale va al Battisti meno noto, proprio quello declinato dalla poesia di Panella: “Son le cose che pensano ed hanno di te sentimento. Esse t'amano, e non io come assente, rimpiangono te. Son le cose, prolungano te”.