NARDO'/LECCE - Domani, martedì 15 maggio, dalle 10 ritornano in presidio gli ex collaudatori della pista di Nardò (oggi di proprietà della Porsche) di fronte alla provincia di Lecce con contestuale richiesta di incontro con il presidente Antonio Gabellone.
Tale presidio e tale richiesta sono motivati dalla notizia, pervenuta per caso alla scrivente ed ai lavoratori, di convocazione da parte del presidente Gabellone il 31 maggio p.v. in merito alla situazione nella Pista di Nardò, senza che la sottoscritta ed i citati lavoratori siano fra i convocati. Giusto per essere ancora più chiari fra i convocati ci sono tutte le organizzazioni sindacali possibili (comprese talune che non ci risultano essere presenti in Pista) oltre alle organizzazioni datoriali, N.T.C. e Copat (la nuova cooperativa).
Tale notizia desta stupore in considerazione del fatto che è stata la scrivente a porre all'attenzione delle Istituzioni la vicenda occupazionale di cui sopra. Giusto per citare un esempio, senza voler ricordare il percorso pluriennale ben noto a questi organi di informazione, la presenza di una nuova Cooperativa (la citata Copat)è il frutto di lunghissime trattative, nate dalla spinta dei citati lavoratori organizzati dalla scrivente, durate circa due anni, e condotte in particolare con la Task Force Regionale e con la Prefettura di Lecce; trattative da considerarsi sostanzialmente ancora in corso
Ma ecco che come il cavolo a merenda o come un colpo di teatro del peggiore avanspettacolo, nasce questa convocazione escludendo, con chiaro intento discriminatorio, coloro che per primi e con fatica estrema hanno posto le problematiche occupazionali (e non solo). A ciò si aggiunga che il presidente Gabellone si incontrò con la scrivente e con i lavoratori oltre un anno fa, in un incontro che definire risibile è fargli un complimento e more solito della"politica" da allora e sino ad oggi si era defilato totalmente.
Dunque come nasca questa convocazione con queste esclusioni, non è qui il caso di parlarne per non dilungarsi,e sebbene la scrivente ed i lavoratori, dopo tutti gli accadimenti vissuti, le idee chiare ce le hanno. Fatto sta che intanto si devia un percorso già in piedi che provava a dare dei frutti, alimentati dalla speranza ulteriore dovuta al passaggio a Porsche, riproponendo, invece, elementi di discriminazione verso questi lavoratori. La cui unica colpa, vogliamo ricordarlo, è aver rivendicato alla luce del sole i propri diritti, provando a spazzare via tutte le pratiche di silenzi complici e di clientele, in modo d respirare una aria nuova e fresca, fatte di riconoscimento di diritto e di nessun "piacere", anche dalle nostre parti.
La sensazione forte è, invece, che, nonostante il passaggio a Porsche, si vuole dare continuità a quelle pratiche clientelari e la condizione indispensabile è la discriminazione verso questi lavoratori e di chi li rappresenta.
Per questo il 15 maggio al presidente Gabellone sarà posta con chiarezza e fermezza la domanda:a che gioco sta giocando?
Stante questa situazione durante il presidio di martedì 15 maggio di fronte la Provincia di Lecce alle 11 ci sarà conferenza stampa, per meglio esplicitare la situazione e per annunciare le prossime iniziative, perché per chiarezza questi lavoratori e la scrivente non molleranno di un millimetro.
Con l'occasione si porgono cordiali saluti a tutte/i.
Per COBAS del LAVORO PRIVATO/
Confederazione COBAS
(Salvatore STASI)