NO, DUE SIGNORE NO!
No, non si tirano per i capelli, ma è un inedito assoluto il botta e risposta sui ristori tra l’assessore al Welfare Maria Grazia Sodero e l’onorevole Soave Alemanno.
Un tocco di “femminilità” in uno scontro elettorale rivolto tutto al maschile.
“Parlerà soltanto quando avrà qualcosa di concreto da dire” ( e, per analogia, dover poi mettere in atto quello che promette).
Detto così, sembrava una massima evangelica, o qualcosa di simile, tratto comunque da letture poco frequentate. E, invece, tutto (e detto da tutti) si riferiva al nostro presidente del Consiglio Mario Draghi che, per tanti giorni di governo, silenziosissimo, non accennava a fare dichiarazioni (tutto il contrario di Conte) e, per giunta, avviato a sua insaputa a vero processo di canonizzazione, l’anticamera prima di diventare Santo. E, dato i tempi che corrono, chissà che non possa davvero meritarlo!
Ovviamente non mi pongo sullo stesso piano, però farò come lui e, sempre in argomento, non dirò più nulla sulla situazione politica cittadina, fintantoché non avrò qualcosa di concreto da dire. Mi atterrò, dunque, ai fatti, perché poi, dovessi e volessi sempre scrivervi (mi conoscete), non avrei alcuna difficoltà a rimpolpare il discorso. Come, per esempio, a segnalare la debolezza, qualcuno parla anche di evanescenza (forse transitoria) dei candidati che si opporranno a Mellone, non essendo al momento a conoscenza del numero raggiunto, se alla lista bisogna aggiungerne qualcun altro, come è parso di capire da notizie di giornale per l’avvocato Salvatore Donadei, ottima figura e patron della locale squadra di calcio. Chissa!
E, dunque, non scriverò nemmeno delle trattative sottobanco (sera tardi è il momento preferito), per ascoltarsi, considerato il limite della mascherina. Quante liste, chi entra, chi può determinare, chi si abbina (da regolamento, si vota uomo-donna) e chi va in cerca del partner. Insomma, per capire, basta muoversi, anche facendo una semplice passeggiata per il territorio comunale. Me l’ha consigliata un amico pensando chissà a quale scoperta o sorpresa mi riservasse. Ma l’ho accontentato e poichè mi sentivo un po’ in sovrappeso (non elettorale, non sono candidato), munito di autocertificazione, ho fatto il lungo giro delle mura, poi mi sono incuneato nel centro storico.
Un’oretta, con la luce, per notare l’aggiunta di altri manifesti, sempre degli stessi, accanto a nuovi candidati, intonsi, con facce fotografiche di qualità (complimenti al fotografo). Davvero, non una novità assoluta, tuttavia mi ha incuriosito il giudizio di un passante che non apprezzava e nemmeno disprezzava. Però, era curioso. Chiedeva soltanto che gli venisse spiegato. Si vedeva che era esperto, età avanzata e lucidissimo. In pratica s’era messo in testa di voler chiedere il senso di quel diluvio cartaceo che s’inoltrerà sino a tutto settembre e ottobre, a non lasciare spazio nemmeno a manifesti di defunti, avvisi di pubblicità-progresso e, alla fine, a un po’ di “bianco”, il non-colore che fa riposare gli occhi e – viene detto – rinfranca anche lo spirito. Qualcuno vorrà rispondergli?
Così stando le cose, mi sono ripromesso durante questo periodo di chiusura sino a Pasqua, di non trattare l’argomento e semmai passare ad altro. Cosa che certamente farò. Però, concedetemi di intrattenervi su due succose novità: la prima riguarda il diverbio donna-donna , tra l’assessore comunale al welfare Maria Grazia Sodero e la deputata cinquestelle Soave Alemanno.
La contesa riguarda i ristori, con la prima che accusa la seconda di essere confusa, per l’appunto, su tempi e modi dell’erogazione e la seconda che risponde a tono e ricorda come il Governo abbia messo a disposizione dei Comuni ulteriori fondi per il rinnovi del bonus spesa. Materia un po’ complicata e che, comunque, non ammette interpretazioni. Sempre, per promessa, ci interesseremo la prossima volta.
Però, tifiamo affinchè le donne siano al riparo da crude dispute! Non siamo all’antica, però queste scontri lasciateli agli … uomini! La seconda, riguarda una domanda che è sulla bocca di (quasi) tutti: la questione delle firme. Regolari, irregolari, falsificate?
Ai posteri con quel che segue, sembra incoraggiare gli anti-melloniani che hanno fatto le loro mosse (denunce). Anche qui, un capitolo tutto da decifrare e non ci vuole molto a capire che occorrerà del tempo per dipanare la matassa. Tempo (che occorre) di qua, tempo di là, con qualsiasi tempo, tanto da immaginare (lasciatocelo fare) che, informato della situazione di Nardò, il Ministero degli Interni, riunitosi in conclave, proprio per questo abbia poi deciso di far slittare le elezioni. Per farle a suo tempo.
LUIGI NANNI