NARDO' - Rinviato a giudizio un 52enne di Nardò accusato di stalking. L'uomo dovrà comparire davanti al giudice del tribunale di Nardò nel prossimo mese di aprile perché accusato di aver commesso atti persecutori nei confronti di una donna di 33 anni. Il 52enne è assistito dall'avvocato Ezio Maria Tarantino (nella foto) e si dichiara totalmente estraneo dalle accuse emerse nel corso delle indagini preliminari.
Si tratta di una storia d'amore finita male tra un neritino di 52 anni e una donna polacca di 33. Un rapporto complicato, fatto di diverbi e forse di qualche gesto inconsulto, che adesso avrà il suo epilogo in un'aula di tribunale. L'uomo, infatti, è accusato di stalking (articolo 612/bis del codice penale) e di aver perseguitato in varie maniere la donna arrivata a Nardò per svolgere le mansioni di assistente per anziani.
La condotta persecutoria dell'uomo, che vive solo di una pensione legata alla sua invalidità, sarebbe iniziata nel marzo del 2011, quando tra i due è scoccata una scintilla. I due si conoscevano: la donna, nei mesi precedenti, si era rivolta al neritino per trovare lavoro e occupazione presso qualche famiglia per fare la badante. Lui, se è stato necessario, l'ha ospitata in casa sua in quei periodi in cui lei non lavorava. Si è instaurato un legame sentimentale più profondo che però non è durato a lungo.
E così, secondo la denuncia sporta della donna ai carabinieri, lui non si è arreso e l'avrebbe molestata chiamandola in continuazione. Telefonate incessanti e pedinamenti conditi da insulti. In una occasione si sarebbe pure presentato, tentando di accedervi, davanti all'abitazione dove la donna aveva trovato lavoro.
La storia è finita sulle scrivanie della locale stazione dell'Arma da dove sono partiti i controlli ai tabulati telefonici in seguito alla querela della polacca. L'elenco è lungo, i due si sono telefonati e si "messaggiati" per molto tempo. Ora il giudice farà chiarezza sull'intera vicenda.