NARDÒ – E' ormai a buon punto la realizzazione della Centrale a Biogas in agro di Galatone, al confine con l'agro di Nardò. Per richiamare l'attenzione dei media, delle istituzioni sulla questione, i cittadini aderenti al MoVimento 5 Stelle di Nardò e Galatone hanno manifestato la propria contrarietà davanti ai cancelli della costruenda centrale.
Ciò che si contesta: "In larga parte, è la assoluta mancanza di coinvolgimento delle popolazioni in queste scelte così fortemente impattanti; da una parte Nisi e dall'altra Risi, sembrano non essere molto informati sulla vicenda, visto che, a loro dire, tale centrale non necessita di specifiche autorizzazioni locali".
Il Comitato Cittadini, Associazioni e Industriali di Galatone e Nardò ha presentato un esposto in Procura, a firma di oltre 500 cittadini, nel quale si evidenziano almeno decine di lampanti incongruenze amministrative, prima ancora che ambientali. La manifestazione di ieri, cui hanno preso parte i volontari della Guardia Nazionale AEZA ed altri esponenti di associazioni ambientaliste, si è poi mossa dai cancelli della Centrale a biogas verso quelli del Depuratore, posto a pochissimi metri di distanza ed intervallato da un campo fotovoltaico. Anche sullo sversamento di queste acque, che si presume siano depurate, nel corso del canale Asso, i manifestatnti hanno espresso i loro timori, legati sempre all'impossibilità di essere informati sui metodi e tecniche della depurazione.
Il canale Asso, infatti, confluisce nelle “vore” naturali, le quali, com'è noto, rappresentano un importante contatto con le falde sottostanti. Il timore dei manifestanti è che, ancora una volta, si prediliga l'aspetto speculativo a quello della difesa del territorio. L'incremento di patologie sembra, infatti, tristemente legato a queste forme di abuso della natura. Seguiranno altre forme di protesta, giurano gli attivisti del moVimento 5 Stelle, allo scopo di aprire un dibattito politico in cui i cittadini siano artefici del propri futuro.