NARDO' - Arriva la lettera che non t'aspetti, che rinnova il dolore per la perdita di un ragazzo ad un mese dalla sua scomparsa. A scriverci dall'ambasciata italiana a Pechino è Maurizio Russano, papà del giovanissimo Federico. Ad un mese dal funerale e nella ricorrenza della festa dei papà invitiamo tutti i neritini a recitare una preghiera per questa famiglia colpita da un lutto così grave e riservare un pensiero per l'anima bella di questo ragazzo del quale suo padre, teneramente e con orgoglio, ci racconta.
Gentilissimo Direttore,
la ricorrenza del primo mese della perdita di nostro figlio Federico, chiamato a miglior vita il giorno 11 febbraio 2013 nella citta' dei Mandarini (come usava chiamarla Federico) ci porta a contattarLa al fine di rendere partecipe Lei e tutte le Autorita' Militari, Civili e tutta la cittadinanza di Nardo', intervenuta il giorno 20 Febbraio u.s. in occasione dell'ultimo saluto c/o la Chiesa Santa Maria Degli Angeli ove si sono svolti i funerali di Federico, gia' pubblicamente ringraziate.
Gradiremmo che Lei, Egregio Direttore, pur non essendo diretamente a conoscenza delle nostre personalita', sia cosi' cortese da ricordare l'evento alla popolazione e a rinnovare i nostri ringraziamenti a tutti coloro che, pur non conoscendo il nostro caro ragazzo, hanno partecipato al dolore che ha colpito l'intero pianeta. Federico era amato da tutti in tutto il mondo.
Studiava presso la Canadian International School di Pechino e aspirava a recarsi negli USA a frequentare l'universita' dopo il conseguimento del diploma qui a Pechino.
Non tutti sanno, caro Direttore, che Federico parlava correttamente tre lingue alla sola eta' di 15 anni. Orgoglio familiare che ci conduce a chiederLe con forza di voler far ricordare il nostro Federico nelle forme che Lei riterra' opportuno adoperare.
Consapevoli di quanto questo sara' a Lei e alla sua intera redazione oggetto di valutazione.
Un cordiale saluto
Maurizio Salvatore RUSSANO