NARDO' - Crolla un caposaldo dell'interesse privato mantenuto a scapito di quello collettivo: con una ordinanza del dirigente alla Mobilità urbana, l'ingegnere Nicola D'Alessandro, e dopo una specifica riunione del sei marzo, presenti sindaco, dirigenti ed assessori alla polizia locale, al turismo e ai lavori pubblici, è stata revocata la zona a traffico limitato di via Fumarola.
La novità riguarda anche via Quinto Ennio, via Canonico Angelelli e via Mastro Gioffreda che rappresentano un quadrilatero nel cuore di Santa Caterina che, dal lontano 1999, erano interdette al traffico dei veicoli per l'intera estate. All'inizio di luglio, in pratica, arrivavano i vigili con le transenne e bloccavano chiunque volesse salire in quello che è stato definito il “resort dei privilegiati”.
Beninteso, il “trenino” delle auto in transito lungo quelle strade (spesse volte alla ricerca di un parcheggio) era e sarà insopportabile. Ma di certo questi tredici anni hanno rappresentato una sofferenza per quanti si sorbivano l'intero traffico veicolare in uscita da Santa Caterina: i residenti di via Pietro Micca, la notissima “salita” della marina, attraversata in seconda o terza marcia, sempre in accelerata a causa della pendenza, da migliaia di automobili e motorini di notte e di giorno.
Oltre al disagio di restare chiusi in casa con l'aria condizionata a palla per non soffocare, i residenti hanno spesso evidenziato – con note di fuoco inviate agli amministratori ed anche con un esposto ai carabinieri – il pericolo corso dai pedoni in una situazione di traffico così caotica e congestionata.
Perché di estati travagliate, i residenti, ne hanno avute già una decina e ad ogni anno che arriva presentano la canonica raccolta di firme (ben quaranta), fanno telefonate amichevoli agli amministratori, scrivono diffide a firma loro e del legale Paolo Gaballo, le ultime in luglio e settembre scorsi.
Oggi il Comune interviene, butta giù l'ordinanza istitutiva della Ztl dell'estate 1999 e parla apertamente degli effetti della mitigazione che scaturirebbero dalla ripartizione del carico complessivo sul percorso alternativo costituito dalle vie del “quadrilatero”. L'Amministrazione, insomma, ammette che c'è necessità di un studio ulteriore per approfondire le dinamiche della circolazione a Santa Caterina ma, intanto, parla una arcana lingua democratica: la pena va divisa equamente tra i residenti, in parti uguali. La novità ha già provocato qualche tumultuosa reazione nell'ambito della maggioranza da parte di qualche consigliere o esponente politico, segno che la casta è dura a morire quando si vede sottrarre i diritti, o meglio gli abusi, che si ritenevano acquisiti: che l'Amministrazione comunale tremi per questo, però, appare veramente preoccupante.
IL MISTERO DELLA ZTL
Può una intera strada, la più importante di Santa Caterina, “sparire” dalla zona a traffico limitato individuata dall'Amministrazione comunale?
E' successo a via Pietro Micca, nel 2003 inserita nella Ztl prevista dal regolamento del commissario prefettizio Nicola Prete, che l'aveva redatto nel 2001, ma mai chiusa al traffico. Nemmeno per un solo giorno.
La singolare scoperta, venuta alla luce qualche giorno fa “riesumando” vecchie carte e delibere (tra cui la fatidica numero 300 del 2003 che reca la firma del vicesindaco Marcello Risi), è stata fatta da un agguerrito comitato di cittadini che si deve sorbire, per tutta l'estate, il monossido di carbonio di migliaia di automobili che “sgasano” in salita per ritornare verso l'entroterra.
La questione sale agli onori della cronaca volutamente in inverno perché, secondo la logica, sarebbe il periodo migliore per mettere in cottura una soluzione da attuare in estate senza arrivare a giugno col fiato sul collo.
Perché di estati travagliate, i residenti, ne hanno sul groppone già altre nove ed ogni anno presentano raccolte di firme (ben quaranta), fanno telefonate amichevoli agli amministratori, infine lanciano una serie di diffide a firma loro e del legale Paolo Gaballo, le ultime in luglio e settembre 2012. Senza ottenere mai nulla dal Comune: nemmeno una risposta. Anche gli ultimi tentativi, quelli di parlare con gli uffici preposti, solo qualche giorno fa, non hanno sortito alcun risultato.
Morale: via Pietro Micca, prevista nella Ztl, rimane aperta al traffico veicolare che, in estate, muove diverse migliaia di auto e moto al giorno. Via Fumarola e via Mastro Gioffreda, parallele a questa strada, vengono chiuse al traffico (come previsto dalla Ztl) e “blindate” con tanto di transenna e vigile urbano. Ma c'è di più: con la chiusura di queste due strade si “perde” anche il parcheggio pubblico di via Canonico Angelelli che diventa, con la ztl, una sorta di recinto privato per i residenti.
Vista l'inerzia degli amministratori, vincolati dalla residenza nel quartiere a traffico limitato di diversi esponenti politici cittadini, i residenti hanno individuato una soluzione “autarchica”: un rondò, da realizzare o a ridosso della piazzetta o all'ingresso della spiaggetta, intorno al quale il traffico proveniente da Santa Maria può tornare comodamente indietro. In questo modo via Pietro Micca si potrebbe chiudere al traffico. Se poi si volessero istituire i parcheggi a pagamento e con quei soldi finanziare i bus navetta, Santa Caterina diventerebbe davvero un'isola felice. Per tutti e senza disparità.