NARDO' - Il pescatore di Sant'Isidoro coinvoltol'altro giorno, con il fratello, in una rissa con un addetto dell'Area marina protetta “Porto Cesareo” non ci sta a passare come un provocatore fuorilegge.
Attraverso il suo legale, l'avvocato Giuseppe Bonsegna, A.N. fa sapere di avere da decenni una regolare licenza di pesca e di non essere, quindi, un pescatore di frodo. I due fratelli hanno spiegato – e lo ribadiranno in una querela sporta in giornata dopo quanto accaduto – che stavano lavorando per caricare le reti su una barchetta da diporto diretta al peschereccio ancorato al largo. E che quindi nessun atto o fatto illecito è stato consumato, tale da richiamare le attenzioni del “controllore”.
Anche la versione del “contatto” dei due germani con il collaboratore dell'Amp è differente da quella fornita fino ad ora: anche A.N., infatti, avrebbe riportato traumi, in particolare una forte contusione toracica, che sono stati riscontrati dall'immediato ricorso ai sanitari del più vicino ospedale. Tutti i fatti accaduti, insomma, sono ancora da accertare.