NARDO' - Nei giorni scorsi il decreto di trasferimento è stato trasmesso al Comune. Trasferita al Comune di Nardò la struttura in località “Fiume” in località Santa Maria al bagno, confiscata con sentenza del marzo 2002 del Tribunale di Lecce.
Adottata già la necessaria delibera di giunta. La struttura sarà destinata a centro ricreativo per i ragazzi di Santa Maria al Bagno. È stato traferito al Comune di Nardò il ristorante in località Santa Maria al Bagno, confiscato con sentenza del marzo 2002 del Tribunale di Lecce. Il decreto che dispone il trasferimento del locale commerciale di circa 633mq è stato trasmesso al Comune nei giorni scorsi dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Il Comune di Nardò aveva manifestato interesse all’acquisizione del bene al proprio patrimonio con una nota indirizzata nell’agosto del 2012 all’Agenzia. Nella nota si manifestava da parte dell’Amministrazione comunale l’interesse ad acquisire la struttura che si trova a Santa Maria al Bagno per destinarla ad attività ludico ricreative per minori.
Dopo aver appurato l’assenza sul bene in questioni di gravami, iscrizioni o/e o trascrizioni opponibili, il Direttore dell’Agenzia, Giuseppe Caruso, ha subito provveduto ad emettere il decreto e ha notificarlo al Comune.
Soddisfazione per l’esito della vicenda amministrativa è stata espressa dal sindaco Marcello Risi e dal vicesindaco Carlo Falangone.
E’ stata già adottata la necessaria delibera con quale si prende atto del trasferimento e si ribadisce la volontà di utilizzare l’ex ristorante per realizzarne una struttura ricreativa dedicata al ai minori. Per i necessari lavori di ristrutturazione che permetteranno al locale di diventare un centro di aggregazione per i ragazzi ed i bambini di Santa Maria al Bagno gli uffici sono ora al lavoro per reperire i finanziamenti previsti dalla legge. Si tratta di finanziamenti agevolati previsti proprio per l’adeguamento di beni confiscati che consentono di utilizzare il 100 per cento in conto capitale delle somme erogate.