NARDO' - Abuso dei mezzi di correzione: approda nel tribunale di Nardò una lunga vicenda processuale che vede coinvolta una maestra sessantenne e un'alunna. L'episodio che ha scatenato l'iniziativa dei genitori della bambina si è verificato in una scuola elementare e nel prossimo mese di luglio l'insegnante dovrà affrontare il processo (la donna è assistita dall'avvocato Ezio Maria Tarantino).
I fatti risalgono al 2008. L'allieva, stando all'accusa, sarebbe stata strattonata dopo una deludente
interrogazione e una volta tornata a casa ha raccontato l'accaduto.
Da qui la querela. A loro modo di pensare, la reazione della maestra dopo la pessima interrogazione è stata eccessiva. E così hanno raggiunto la stazione dei carabinieri più vicina per segnalare l'episodio. La tesi difensiva proverà a disinnescare l'impianto accusatorio tentando di dimostrare che si è trattato solo di un grosso equivoco.
Sono ormai lontani i tempi delle sculacciate e delle bacchettate sulle mani come metodi educativi. Oltre al rimprovero dell'inse gnante, infatti, era prassi consolidata esser puniti una seconda volta anche dai genitori.