NARDO' - Succedeva esattamente 150 anni fa. Non potevamo mancare all'appuntamento.
20 SETTEMBRE 1870: Presa di Roma o Breccia di Porta Pia
Oggi, centocinquant’anni fa
storico evento accadeva già,
rilevante, con le sue conseguenze
tra lotte, sacrifici e sofferenze:
la PRESA DI ROMA per l’Unificazione,
conquistata davvero con passione
da chi per l’Italia ha combattuto
e con forza tal evento ha vissuto.
Nell’oblio non può rimanere,
consapevolezza occorre avere
del passato, della nostra storia,
della sconfitta e della vittoria
per valorizzare il presente
perché ... SCONTATO E’ NIENTE!!!
Ultimo grande evento
del periodo storico Risorgimento.
Periodo deturpato
da lotte, dominato
da sconfitte e conquiste
con Vittime!!!...È triste!
Urgeva la completa Unificazione
con Roma capitale della Nazione.
Sotto il dominio del Papato,
occorreva intervento mirato.
Vani i tentativi per la conciliazione,
i soldati reagirono con l’azione.
VENTI SETTEMBRE
Milleottocentosettanta,
l’esercito italiano, con forza da novanta,
le mura di Roma iniziò a cannoneggiare,
immediatamente cominciarono a crollare.
Si formò una breccia a Porta Pia,
le truppe entrarono in città: utopia???
Il combattimento quasi subito cessò,
il campo pontificio bandiera bianca sventolò.
Roma fu annessa all’Italia finalmente,
si completò l’Unità Nazionale definitivamente.
L’ Anno seguente divenne capitale,
il Papato perdette il Potere Temporale.
Per lo Stato Pontificio fu la fine,
si chiuse una delle storie “papaline”.
Pio IX reagì naturalmente
ed emanò un’Enciclica celermente;
dichiarò"ingiusta, violenta...” l’occupazione
dei domini Santa Sede e gestione.
Si considerò prigioniero dello Stato italiano
e si barricò all’interno del Vaticano.
Il Tredici Maggio il Governo italiano,
per regolare i rapporti con il Vaticano,
la LEGGE DELLE GUARENTIGIE emanò
e benefici al Papa donò.
Il Pontefice la Legge non accettò,
il contributo economico rifiutò.
Due giorni dopo Pio IX emanò
Enciclica UBI NOS; affermò:
"il Potere Spirituale
non è disgiunto dal Temporale".
Il Papa definì la Legge nella sua intransigenza
“mostruoso prodotto della rivoluzionaria giurisprudenza”.
Difficili i rapporti tra Chiesa e Stato
per vedute e potere acquistato.
Di fronte a tanta intransigenza
lo Stato rispose con resistenza;
emanò in un’ottica laicale
la Riforma anticlericale:
obbligo per i seminaristi alla leva militare;
la Teologia nelle Statali non si poteva insegnare;
il controllo dei seminari divenne statale.
Pio IX pubblicò disposizione papale:
NON EXPEDIT; vietò ai cattolici di partecipare
alla vita politica e di votare.
Con l’Età Giolittiana finalmente,
divieto eliminato progressivamente.
In seguito il PATTO GENTILONI
ripristinò la partecipazione alle Elezioni.
La storia continua…, la conosciamo,
dovere di ricordare tutti abbiamo.
OGGI, dove la breccia fu aperta,
proprio in quella zona “scoperta”,
si erge un bel Monumento
in ricordo dei caduti di combattimento
e di Roma, sottratta al Papato,
annessa all’Italia e allo Stato.
Dinanzi al Monumento, colonna in granito,
simulacro “Vittoria Alata” è scolpito.
Oltre la Porta, al centro del piazzale,
Monumento al Bersagliere, istituzionale
opera commissionata da Mussolini
allo scultore Morbiducci e architetto Mancini.
Il Monumento è stato inaugurato
dinanzi alle autorità dello Stato
in ricordo dell’ingresso trionfale
dei Bersaglieri nella città capitale.
A tal evento per l’Italia e i Romani
è dedicato uno dei primi film italiani:
“La Presa di Roma”, da Alberini diretto,
primo film del cinema italiano a soggetto.
Per molti anni l’odierno anniversario
festività civile fu nel nostro Calendario.
Nel ‘Trenta è stato cancellato
per l’accordo tra Chiesa e Stato:
i “Patti Lateranensi” del ‘Ventinove;
diedero origine a relazioni nuove.
Storia "magistra vitae", nostro passato,
i fatti accaduti hanno un significato;
sono un monito per non ricadere
negli stessi errori e prevalere
il dialogo, la diplomazia e la pace
per una comunicazione efficace.
Ornella De Benedittis