NARDÒ - Raccontiamo la parabola di un partito “nuovamente” sparito tra congresso annullato, duro scontro tra il nuovo segretario provinciale Luciano Marrocco e Maurizio Leuzzi, uscito vincitore dal congresso, ma “disarcionato” a seguito di ricorso. C’è speranza per questo gruppo politico? Vogliamo andare a fondo. Ma non come sta succedendo al Partito Democratico.
NEMMENO LE “PRIMARIE” SONO BASTATE A RIVITALIZZARLO!
La triste storia del PD neritino, “nuovamente” sparito. Congresso annullato. Duro scontro tra il nuovo segretario provinciale Luciano Marrocco e Maurizio Leuzzi, uscito vincitore dal congresso, ma “disarcionato” a seguito di ricorso. C’è speranza?
No! No! No! (detto tre volte).
E forse nemmeno basta per “illustrare” lo scempio o palude (fate voi) in cui sembra affogare il Pd di Nardò. Ammesso che ancora esista o, meglio, sopravviva (la qual cosa non significa, invece, che “vive” come un “normale” organismo) con la sparuta pattuglia di consiglieri comunali che fanno la loro parte ma che, detto senza offesa, stanno lì a testimoniare il disfacimento verso cui è stato condotto un partito che, se pure non indossa la livrea della gloria fulgidissima, certamente ha un degno passato. E che, pur tra tante difficoltà, ha visto la sua forza rappresentare bisogni e istanze dei cittadini. E lo diciamo a mo’ d’invettiva, in un momento in cui il partito sostanzialmente non esiste, se dobbiamo attenerci a come una forza politica deve collocarsi e cosa pensa di fare.
Ebbene, dopo un lungo periodo di “inesistenza in vita”, con un partito commissariato da anni e che aveva verificato la sua debolezza, confermata dal pessimo risultato nelle ultime elezioni comunali, si era affacciata una “ciambella di salvataggio”, rappresentata dalla mobilitazione per l’elezione del segretario del Pd nazionale e dei relativi segretari di circolo ( Elly Schlein ha poi vinto il ballottaggio con Bonaccini ndr). Appuntamento quello del 26 febbraio, cioè delle primarie, comunque pieno d’incognite per il semplice fatto che il partito non portava in dote lavoro politico di sostanza, né c’era senza quella carica necessaria, un minimo se non d’entusiasmo, quantomeno di voglia, per conseguire un qualche risultato. Cosa, invece, è successo? E’ successo che i democratici di Nardò, hanno mostrato buona volontà e per una volta hanno messo da parte la sfiducia, per andare invece al seggio ed esprimere il loro voto. Sono stati quasi 500! E si tratta di quanti hanno votato per la mozione Schlein e altri per la mozione-Bonaccini, che poi ha prevalso nel circolo di Nardò.
Insomma, si trattava di un buon rilancio, comunque da consolidare, e anche il dato numerico dei votanti poteva ritenersi soddisfacente. E, invece, tutto viene azzerato e, si può dire, oggi è molto peggio di prima. A questo punto, a tutti indistintamente, bisognerebbe chiedere scusa per quanto è successo. Sì, perché “sembrava” dai voti espressi che si fosse eletto finalmente il nuovo segretario ( l’ex assessore della Giunta Risi, Maurizio Leuzzi) e invece no. L’altra parte ( per semplicità chiamiamola mozione-Bonaccini) ha fatto ricorso e tutto, poi, si è azzerato. Siamo al punto di partenza, vale a dire che il circolo di Nardò, oggi, è ancora commissariato.
E’ finita? Certo che no. E’ appena Iniziato il “secondo tempo” , con una battaglia a tutto campo, non sul piano della linea politica da confermare o adattare alle nuove necessità, non al contrasto di una politica di governo cittadino che vede tanti yes men alla corte del sindaco Mellone, quando, invece bisognava “bussare alla porta” di tanti cittadini che in tutto questo tempo (di anni!) si sono chiesto cosa succedeva nel Partito democratico di Nardò. Niente di questo è successo.
Invece, la battaglia ora è sui giornali, botta e risposta, tra il segretario Maurizio Leuzzi , vincitore nell’urna, ma poi “deposto” (si può dire così) da un ricorso dell’altra anima del Pd e il segretario provinciale Luciano Marrocco. Sì, poiché si viene a sapere che nell’attuale Pd ci sarebbero due o tre e anche più “anime”. Per serietà, lasciamo stare.
Volutamente voglio risparmiare ai lettori di spremersi le meningi (ammesso che siano interessati) per seguire lo scontro poi avvenuto tra il nuovo segretario provinciale Luciano Marrocco che ha deciso di commissariare il circolo di Nardò e sempre lo stesso Maurizio Leuzzi, per le asserite gravi ombre sul tesseramento. Si parla di pacchetti di voto. Cosa è già odioso sentirla. E’ evidente che Marrocco ha “preso per buono” il ricorso presentato se poi ha fatto di testa sua. Ma in questa storia in cui viene coinvolta la Commissione Provinciale di Garanzia, non tutto sembra marciare con chiarezza. Anzi, la frattura appare così netta da non riuscire a intravedere una composizione della lite. E (personale opinione) ammesso che ciò succeda, di fatto il partito persisterà nella sua spaccatura. Salvo, ovviamente,un miracolo in cui è difficile credere.
Una sfilza di accuse e controaccuse. Ma a chi possono interessare? Chi ha ragione e chi ha torto? C’è chi vuole portare questa situazione …all’attenzione della Schlein. Ma lasciamola in pace la nuova segretaria per dispute di questo tipo! Totò (fosse vivo) direbbe: “ma mi faccia il piacere!”. Davvero, siamo di fronte a una situazione insensata rispetto alla quale bisogna mostrare responsabilità. Sta di fatto che quei cinquecento che sono andati a votare probabilmente si staranno chiedendo, se non l’hanno già fatto, chi gliel’ha fatta fare a perdere tempo e recarsi al seggio (quel giorno, anche con un po’ di pioggia), per poi sentirsi dire che nulla di serio è successo, oppure, detto con le migliori intenzioni - “non si sono messi d’accordo”.
Un’altra annotazione: il livore, lo scontro tra le parti in causa (forse) è destinato a perdurare. La domanda è: c’è ancora qualcuno del Pd di Nardò che vuole ancora ”fare politica”? La domanda non è peregrina. Mettiamola così: se la risposta è positiva, se ne potrà parlare (sotterrando divisioni e dandosi finalmente da fare), altrimenti “amici come prima”, facendo altre cose che stanno maggiormente a cuore. Come quella di fare attività sportiva regolarmente, dopo aver tanto trascurato il corpo, darsi alle buone letture, frequentare di più gli amici che si lamentano di tanti mancati appuntamenti, e stare con la moglie, invece di andare a vedere la partita di pallone.
LUIGI NANNI