PDM - "Il tuo sesso e il mio onore". Una tragedia contemporanea nelle righe di Paolo Congedo.
PDM - "Il tuo sesso e il mio onore". Una tragedia contemporanea nelle righe di Paolo Congedo.
PDM - RIVOLUZIONE, COMPAGNI.
PDM - Ricordi? Ti offristi a lui con la speranza di essere depredata, nelle tue forme tanto pesanti quanto generose verso gli uomini. Lui, dal suo canto, in quel ruolo di punta, dove vige una discreta necessità di apparire, rifiutò ripetutamente il tuo invito. Le faceva schifo la carne in eccesso.
PDM - E si stava in compagnia, quella notte di una primavera inoltrata, a bere del buon whisky o rum scuro, d'annata.
PDM - Cordialità, mi disse, e invece non rimase più nulla sotto quella cappa di una nebbia che segnava già le nostre distanze, quel mattino.
PDM - Io amavo le donne, non avevo vincoli e non avevo limiti da rispettare, tutto mi era consentito e di questo status me ne giovavo continuamente.
PDM - "Il Led pullulava di emozioni, qui gli avventori erano senza maschere e i volti erano quelli veri, non c'era spazio per una seconda vita: già la prima era alquanto trasgressiva".
PDM - Paolo Congedo incontra Florentino Ariza e questi gli chiede di trascrivere la sua lettera all'amata.
PDM - Paolo Congedo incontra Dino Campana e il poeta gli chiede di trascrivere l'addio a Sibilla Aleramo.
PDM - E più sentivo il peso delle delusioni gravare sulle mie spalle e più tendevo a rannicchiarmi e più tendevo a chiudermi su me stesso. Ritornare alla vita era un'impresa titanica che non mi tangeva. Scegliere di non vivere, questo cercavo di fare. Ma questo venne dopo.
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